31/01/08

GNARLS BARKLEY - RUN

- Single Preview -
L'anticipazione della premiata ditta Cee lo - Danger Mouse (sarà il nuovo singolo? In ogni caso in "The Odd Couple" ad aprile), con tutta franchezza, non è niente di eccezionale. L'impressione è quella di un brano a 33 giri che viene forzatamente fatto girare a 45, perdendo moltissimo del suo potenziale. "Run", questo il titolo, è una cavalcata Soul così veloce che a stento si distingue il cavaliere. Proveremo a sentirla rallentata per scoprire se abbiamo ragione. Per riequilibrare, in cuor nostro il peso della bilancia, aggiungiamo un brano live: "Storm Coming", direttamente dal primo album "St. Elsewhere". Questo per farvi notare (se non lo avevate già fatto) quanto i signori stilizzati qui sopra siano, a dispetto dei numerosi campionamenti che usano in studio, due amanti degli strumenti suonati e di un approccio live rudemente e volutamente diretto. "Storm Coming" è ripulito da ogni arricchimento digitale e fatto rotolare nella fanghiglia del wah-wah di una Gibson e di un Hammond febbricitante, trasformato in un pezzo Psych-Soul teso e potente. Se dopo averlo ascoltato sentite il bisogno di altro Soul "infetto" targato G.B., niente paura. "Just a Thought", uno dei più bei brani degli ultimi 5 anni.

Download:
Mp3: Gnarls Barkley - Run

Video - "Storm Coming" (Live)

30/01/08

WORLDWIDE HEROES vol.2: ZLAD!

- Five,Four,Three,One -

E' più di quattro mesi che stavamo aspettando un degno successore del gangsta "vi guardo ne li ochi,eh!" SPITTY CASH . Ora finalmente l'abbiamo trovato. Signore e signori, tenetevi forte e fatevi (tanto) coraggio. Dalla Moldavia, ecco a voi Zladko Vladcik in arte

ONE MAN ORCHESTRA

- Frequenze Review -


Latitudine: Glitch Pop, Folk, Soul, Electronic
Longitudine: Notwist, Fink, Nick Drake, Feist, Bacharach

Chi non lo conosce per nome forse l’avrà sentito alle parti vocali nell’ultimo strepitoso disco di Apparat, con cui collabora e suona da molti anni a Berlino. Si tratta del produttore/vocalist danese Raz Ohara, in questa occasione accompagnato dalla Odd Orchestra, il cui vero nome è Patrick Rasmussen. Realizza un terzo disco sorprendente e meraviglioso tra il digitale e l’analogico. Undici ipnotiche ballate notturne e sentimentali che si sviluppano senza tempo tra arrangiamenti d'archi preziosi e soffice elettronica,con melodie sublimi sostenute da parti vocali sofisticate ed eteree. Questo disco vive della sua bellezza disincantata e romantica. Un disco sofisticato e di rara integrità artistica a cui dedicare più di un attento ascolto. Avanguardia e pop, per una volta insieme a braccetto.

Samples: #1 #2 #3 #4 #5 #6 (click left)

29/01/08

Le Dodici Fatiche Di Hercules

- Video Preview: Hercules & Love Affair 'Blind' -



10 anni dopo i Daft Punk la DFA pare aver idealmente scagionato la discomusic dall’immaginario collettivo, filtrandola e centellinandone ritmiche e partiture in produzioni dall’appeal più indie: su tutte LCD Soundsystem, The Juan Mclean ma pure Rapture (ascoltate ‘I Need Your Love’). A conferma della regola si torna per una volta all’antico dando libero sfogo agli istinti primordiali: riconciliare la sostanza all’estetica con un progetto essenzialmente old-school. Il progetto si chiama Hercules & Love Affair, duo di producers guidato da Andrew Butler che con l’orgoglio di chi sà cosa la disco abbia rappresentato, confeziona una manciata di tracce (4 per ora) retrosperimentali. Un mix di rotondità vocali ammalianti contrapposte ad un suono scarno ed acido con colpo ad effetto finale per assecondare la critica più snobbina: la collaborazione di Antony Hegarty degli Antony and the Johnsons nella traccia ‘Blind’. E’ appena uscito il video; per l’album bisognerà attendere Marzo. Credetemi, sarà un successo ma scommetterci ora pagherà pochissimo. Complimenti alla DFA per averlo fatto con quote assai piu alte.


28/01/08

ISTANT PARTY!

- Suggerimenti da Albione -
di Claudio Cavallaro - Granturismo -

Londra, fine gennaio 08.
Magari è il tuo giorno libero. Magari ti annoi. Magari hai pure la casa libera. E qualche birra in frigo. E magari qualche tuo amico ha degli avanzi di veleno colorato del recente capodanno. E qualcun altro uno speziato dado Knorr o una bustina di rucola frizzante appena acquistati.. E si annoiano anche loro. Mentre la televisione proietta i suoi fantasmi azzurri sul tuo volto polveroso, prendi il telefono e inizi a chiamare. E tiri fuori il giradischi. E i pop corn.
Sì, è proprio quella sensazione. Hai voglia di fare festa, di ballare e divertirti tutta la notte..
Ecco qualche mio suggerimento per il tuo PARTY ISTANTANEO!!!!

BO DIDDLEY "Bo Diddley is a gunslinger":
Da sempre il re di ogni festa. Non può mancare. Bo Diddley Is Jesus.

OS MUTANTES "s/t":
Dal Brasile una pericolosa caipirinha psychopop che scioglierà inesorabilmente al primo sorso il vostro sistema nervoso.

RAMONES "Leave Home":
Non c'è proprio verso di sentirsi giù ascoltando i Ramones. Dovrebbe esserci una piazza intitolata a Joey Ramone in ogni città. Almeno finchè ci sarà in quella città qualche giovane annoiato che ha ancora voglia di andare in giro e fare casino.

STEREOTOTAL "My Melody":
Bo Diddley incontra France Gall e cominciano a giocare con tastierine casio, bere chinotto e limonare.

VELVET UNDERGROUND "VU":
Va bene la Pop Art e Andy Warhol. Va bene l'eroina e la metedrina. Va bene le fruste e i lustrini. Ma i palloncini d'argento della Factory a cosa servivano?! Scoprite come Lou Reed e compagnia bella addobbavano "tutte le feste di domani"..

BANANA SPLITS "s/t":
Vi ricordate quei cagnoloni armati di chitarre e occhiali da sole di un famoso programma per bambini di fine anni'70? Ecco, loro.

MC5 "Back in The USA":
Da Detroit, la città più rumorosa del pianeta, gli MC5. Dopo un seminale album d'esordio rabbioso e protestoso, gli MC5 si tolgono dalle palle John Sinclair e la politica delle White Panthers e cominciano a fare chiasso per il semplice gusto di farlo.
Kick Out The Jam, John Sinclair!!!

THE BEACH BOYS "All Summer Long":
A fine gennaio vi troverete improvvisamente in bermuda a succhiarvi un calippo con il sole negli occhi. Tutta colpa di questa madeleine dei Ragazzi Della Spiaggia per eccellenza. Contiene anche Fun! Fun! Fun!, il cui titolo dice tutto.

JONATHAN RICHMAN & THE MODERN LOVERS "Live":
Suonate "Ice Cream Man" o "I'm A Little Aeroplane" e fatemi sapere com'è andata la festa..

EDOARDO BENNATO "Sono Solo Canzonette":
Uno dei punti più alti (e più sottovalutati) dell'intera produzione musicale italiana. Il menestrello napoletano ti spiattella beffardo tutti i tuoi problemi esistenziali sotto forma di favoletta, e ti permette pure di ballarci sopra (che è un pò l'essenza del rock'n'roll, da "Summertime Blues" in poi). Geniale. Ma in fondo, "sono solo canzonette"..

E tu? Quali dischi mi consigli per fare bisboccia con i miei amici?


25/01/08

FREQUENZE INTERVIEW: GLASVEGAS

- Un' intervista a James e Rab Allan -

Sono le 14 di un giorno a cavallo della fine di un gelido dicembre. Un cielo plumbeo ci tiene compagnia dalle finestre del nostro studio quando, insieme alla nostra collaboratrice e interprete Daniela, ci apprestiamo a telefonare a James Allan, voce e anima dei Glasvegas, (abbondantemente trattati su questo blog, qui e non solo) nuova realtà del panorama indipendente di quella fucina di talenti che da anni è Glasgow. Scopriremo poi che, ad accompagnare James c'è suo cugino Rab, chitarrista negli stessi Glasvegas. La telefonata comincia: in pochi secondi ci rendiamo conto che la presenza di Daniela non è solo ben accetta, è indispensabile. Lo scozzese è una lingua che porge la mano all'inglese strizzando inequivocabilmente l'occhio al turco. Un disastro. Per questo assicuriamo che sarebbe inutile mettere in streaming l'mp3 della conversazione, se non per complicarvi la vita.

Frequenze: Innanzitutto è un piacere e un onore essere i primi in Italia a sentire dal vivo la vostra voce!
James: L'onore è nostro credimi. Siete i primi che credete in noi e che trasmettete la nostra musica da quelle parti, no? Ci state facendo un grosso favore, non possiamo che ringraziarvi.
Frequenze: Beh, ci piace molto quello che fate e in effetti continuiamo a chiederci come possa essere possibile che siate ancora senza una etichetta.
James: Non è importante....Comunque ancora per poco. Una etichetta sta arrivando.
Frequenze: E' uno scoop?
James: E' la realtà ! (ride)
Frequenze: Dici che per voi non è importante essere "Unsigned"; facile dirlo dopo che alla Rough Trade hanno venduto le 500 copie del vostro "Daddy's Gone" in poche ore...non capita tutti i giorni...
James: Non è per quello credimi. E' solo che non ho voglia di preoccuparmi di tutta la cazzo di burocrazia che sta dietro a questa cosa. Io scrivo canzoni, punto. Fortuna vuole che altre persone si occupino di queste cose, persone tipo Dean (il loro manager/accompagnatore) che hanno la voglia e la volontà di farlo. E poi il bello è che adesso è la burocrazia che si preoccupa di noi! Noi preferiamo non averci a che fare e...suonare. Il non avere una etichetta non è mai stato un problema. E per chi lo fosse stato, beh....lascia stare, non lo sarà più.
Frequenze: Avete scelto "Daddy's Gone" come vostro primo singolo, un brano che parla della figura di un padre assente, che ha lasciato i figli. Qualcosa di complicato e personale, nulla di felice. Come d'altronde Flowers and Football Tops, altro viaggio in argomenti tristemente reali. Come mai questa scelta?
James: Ho descritto ciò che mi circonda. La musica dei Glasvegas è poesia ma anche urgenza, realtà. Intorno alla mia sfera di amicizie non molti genitori di chi conosco sono ancora insieme. La nostra società è piena zeppa di situazioni come queste, di persone come queste. Eccoti il motivo per il quale ho scritto una canzone su un padre che abbandona la propria famiglia. Tutto qua. A Glasgow si potrebbe fare un campionato di calcio a 20 squadre con i figli di divorziati! La realtà che ci circonda è importante. Flowers and Football Tops (i pensieri di una madre di un bambino rapito) ne è una prova inconfutabile.
Frequenze: Parli di Glasgow e della sua gioventù, come vedi la scena musicale della tua città in questo momento?
James: Ti sembrerà strano ma non ho idea di cosa stia accadendo. Ti posso fare qualche nome di bands di cui ho sentito parlare qui a Glasgow, oppure qualche nome con cui abbiamo suonato o con cui abbiamo avuto a che fare ma non mi sono mai informato sulla loro musica. Mai sentita.
Frequenze: ...E cosa ascolti allora quando non suoni?
James: Elvis. Dalla mattina alla sera. Mi piace da morire. Fra qualche giorno andremo a Los Angeles a registrare un pezzo con Lisa Marie, sua figlia. Ho scoperto che è una nostra fan...lei!!! Poi ascolto molto Soul....mmm...Phil Spector. E Charlatans..........Happy Mondays...........Primal Scream.....
Frequenze: Roba nuova in giro?
James: Poco o nulla. Ripeto, conosco parecchi gruppi nuovi con cui abbiamo suonato ma non ho ancora ascoltato niente della loro musica. Dovrò incominciare, però, è chiaro che non potrò andare avanti così! Però se vuoi posso parlarti della vecchia scena: My Bloody Valentine, Ian Brown, The Membranes, Jesus and Mary Chain, Felt.......Loro sì che li conosco!
Frequenze: Argomento che amiamo. Sfondi una porta aperta. Sarebbe interessante fare una chiaccherata solo su questo argomento la prossima volta.
James: Almeno mi chiederai qualcosa che so! (ride e passa la cornetta al cugino Rab, chitarrista del gruppo).
Rab: Ciao! Tutto bene? (in italiano)
Frequenze: Benissimo grazie, parli un pò di italiano?! (Molto speranzosi).
Rab: No, mi ero preparato la frase.....Scusatemi (ride).
Frequenze: Prima parlavamo del vostro singolo con James.
Rab: Oh si, "It's my own cheating Heart".
Frequenze: Veramente mi riferivo a "Daddy's gone" ma mi hai appena confermato che "It's my own cheating Heart" sarà il prossimo..
Rab: Beh non è esattamente così: una versione in studio di "Daddy's Gone" uscirà come secondo singolo.....il primo singolo ufficiale sarà "It's my Own Cheating Heart" a metà febbraio su Sane Man Recordings.
Frequenze: Quindi ancora praticamente autoprodotto?
Rab: Non del tutto. Qualcosa del genere...
Frequenze: Ma allora facci capire: James ci ha detto che avete una major interessata ma il vostro nuovo singolo esce praticamente ancora (quasi) autofinanziato...
Rab: Mi spiego. Io ti ho parlato delle uscite ufficiali per il mercato internazionale. E' chiaro che chi ci segue sa che entrambi i brani sono già usciti come "Early Tapes" autoprodotti in edizione limitata. Dopo l'uscita di "It's my Own Cheating Heart", entro pochi mesi , ci concentreremo su quello che dovrà essere il nostro album. La questione dell'etichetta e di tutte le cose collegate a questo argomento si chiariranno prima della sua uscita. E' solo che a noi non interessa questo aspetto. Adesso ci stiamo divertendo a suonare in giro, poi andremo in studio. Poi si vedrà. Intanto speriamo anche di venire da voi a fare un pò di casino.
Frequenze: Come sapete, stiamo cercando di accontentarvi ...
Rab: Lo sappiamo, sarebbe interessante. Fate del vostro meglio.
Frequenze: Senza dubbio. Un'ultima cosa: uno come Alan McGee (il guru dietro a gente come Primal Scream, Jesus and Mary Chain, i primi Oasis..) vi ha definiti "the most exciting thing since the Jesus and Mary Chain in the 80s" e sembra essere uno dei vostri più grandi fan. Come la mettete?
Rab: Alan è un personaggio estremamente importante per tutta la musica Inglese. I suoi pareri non si discutono! (ride). Ci ha visti suonare una sera e da quel momento si è appassionato alla nostra musica. Ora è un amico e ci da continuamente dei consigli, non potremmo chiedere di meglio!

I saluti di rito chiudono la telefonata e l'intervista. La nostra attenzione ritorna a toccare livelli normali. Anche Daniela sembra essere piuttosto provata dalla battaglia col dialetto gaelico e sembra gradire il vino appena versatole. "Agli scozzesi e alla loro lingua". Che Dio li abbia in gloria.

VIDEO
Glasvegas - Daddy's Gone


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24/01/08

Go Team, Go!

- Alternative Cover For Masses -


MP3:

>>The Go! Team - 'Bull In The Heather' (Sonic Youth Cover)<<

Questa cover, insieme ad altra cinque canzoni esclusive, fanno parte di un bonus cd che potete trovare solamente nell'edizione giapponese dell'ultimo album 'Proof On Youth'

LA STORIA DELLA GRAFICA DI STRADA

- Frequenze Art Attack -

Grafici, writers, artisti, mc’s, b-boys, djs, semplici appassionati di streetart e di musica afroamericana (soul, funk, r’n’b, hip hop): prestate la massima attenzione!! Il documento che vi propongo oggi è di grande valore storico/culturale. Si tratta della piu completa collezione di flyers e locandine originali (alcune ancora con i segni di scotch ai bordi!!) dei famosi block parties newyorkesi: le feste organizzate nei vari blocchi (o isolati) del Bronx, dove a partire dalla metà degli anni 70’ nacque e si sviluppò una nuova forma artistica di protesta e denuncia pacifica dei diritti civili degli afroamericani, che tutti conosciamo come RAP: l’ultima grande rivoluzione sociale legata al mondo della musica. Personalmente ignoro le tecniche con cui venissero fatti – di sicuro non con photoshop - ma alcuni sono dei veri e propri capolavori.

>>YOyoYOyoYOyoYOyoQUIyoYOyoYOyoYOyYO<<<

23/01/08

THE TEMPTATION OF VICTORIA

- Historic Frequencies -


Aprile 1982. Esattamente a metà strada tra il singolo di debutto ‘Ceremony’ (Gennaio 1981), già di Ian Curtis ed il più grande successo della loro carriera artistica, quel ‘Blue Monday’ (Marzo 1983) che ancora detiene del record di 12” più venduto della storia, si inserisce un singolo apparentemente minore ma fondamentale nella carriera dei New Order che fonde entrambe le suggestioni: ‘Temptation’. Minore perché usci solo in versione 12”,vista la lunghezza e le dinamiche del suono. Fondamentale perchè musicalmente rappresenta il crocevia tra il viale del tramonto della tragica epopea Joy Division e la via del rinnovamento stilistico in chiave techno/synth/pop. A Temptation è stato dedicato questo video ‘postumo’ incluso come contenuto speciale nel DVD ‘a Collection’, scritto ed interpretato nel 2005 da Victoria Bergsman cantante del gruppo svedese Concretes che molti ricorderanno come seconda voce in ‘Young Folks’ di Peter,Bjorn & John. Si tratta di un lavoro semplice ma estremamente accurato nei particolari. Non fosse per le auto nuove parcheggiate sulla strada vicino al negozio di dischi, sembrerebbe per davvero un malinconico pomeriggio primaverile del 1982 passato ad ascoltare la piu bella canzone dei New Order.



22/01/08

OPTIMO ESPACIO

- BBC Essential Mix -

...Chi ci ha seguito con attenzione durante questi mesi ricorderà il nome Optimo Espacio soprattutto in relazione al grande remix di “Space Invaders” per Prinzhorn Dance School, mentre per i nuovi arrivati ieri abbiamo proposto uno degli ultimi lavori di restyling altrui.Ma veniamo ai fatti. Dietro lo pseudonimo Optimo – omaggio sentito all’omonima canzone dei Liquid Liquid, a cui devono anche il grande eclettismo ai piatti - si celano due dj scozzesi di Glasgow non piu giovanissimi: JD Twitch e JG Wilkes. Da 15 anni rappresentano un punto di riferimento importante piu che altro per gli addetti ai lavori. Difficile trovarli sulle copertine dei giornali patinati. Il loro sitoweb (come pure il myspace) non è graficamente fluorescente né tragicamente decadente ma strabordante di contenuti e di storie da raccontare. Con la loro serata settimanale, tra le piu apprezzate d'Albione, al Sub Club di Glasgow hanno scavato (e continuano a farlo) nei sottofondi dell’underground creando sempre nuovi substrati stilistici per le nuove generazioni. Chiedere a Soulwax o Justice, per esempio, a chi devono in parte la propensione a spaziare con stile e disinvoltura tra i generi. Ma ora basta chiacchiere. Passiamo alla sostanza: quello che segue è l’EssentialMix di Optimo Espacio registrato per la BBC e grazie a Pitchfork potrete scaricarlo dal link in fondo. Se volete approfondire l’argomento sui nostri eroi ed il futuro del dj, qui troverete un bell’articolo scritto da Fabio De Luca qualche tempo fa.

Tracklist:
Jesse Jackson: "Intro"
The Jellies: "Jive Baby on a Saturday Night" (Marathon)
Prinzhorn Dance School: "You Are the Space Invader" (DFA)
The Bar Kays: "Holy Ghost" (Stax)
The Staple Singers: "Slippery People" (Epic)
Chic: "Good Times" (Atlantic Records)
Troublefunk: "Drop the Bomb" (Sugarhill Records)
Prince: "Sign 'O' the Times" (WEA/Paisley Park)
LCD Soundsytem: "45.33 part 1" (DFA)
Altz: "Max Motion" (Zi-Koo)
UnknownmiX: "The Siren (Lo Soul's Hot Edit)" (Playhouse)
Dondolo: "Dragon (Shit Robot Firebreathing Remix)" (Tiny Sticks Records)
The Gossip: "Standing In The Way of Control (Playgroup Dub)" (Back Yard)
Depeche Mode: "The Sinner in Me (Ricardo Villalobos Conclace Remix)" (Mute)
Ricardo Villalobos: "Fizheuer Zieheuer" (Playhouse)
Hansepferd: "BismarkE" (Nobistor)
Saint Ibot: "White Night" (Tendenzen Freier Entfaltung)
Marc Houle: "Bay of Figs" (M-nus)
Paul Johnson: "Rubber Band" (Dust Traxx)
Sparks: "Beat the Clock" (12 Inch Stars)
Kenlou: "Sensational Beats" (MAW)
Bumblebee Unlimited: "Lady Bug" (Red Greg/Unidisc)
Lindstrom: "The Contemporary Fix" (Feedelity)
Hot Chip: "No Fit State" (DFA/EMI)
The Rapture: "Get Myself Into It" (Vertigo)
X Vectors: "Your Love"
Love Is All: "Busy Doing Nothing (An OptimoEspacioRemix)" (Parlophone)
Divine: "Shake It Up" (Break Records)
Bobby O: "She Has a Way (Glimmers Edit)" (O Records)
Yello: "Bostich (Reese Uptempo Mix)" (Mercury)
Mala: "Left Leg Out" (DMZ)
Neu!: "Hallogallo (Mary Hill Rework)" (Brain)
Grauzone: "Eisbar" (Welt-Rekord)
Crass: "Bloody Revolutions" (Crass Records)
The Celestial Choir: "Stand on the Word" (Larry)

Optimo - BBC Essential Mix

Optimo official site
Optimo on MySpace

21/01/08

ANOTHER OPTIMO REMIX

- lOVE iS aLL rEMIX aLBUM -

Tra i nove remix che compongono l’album ‘Mixed Up‘ dei norvegesi Love Is All, di prossima pubblicazione in Italia, quello che oggi vi proponiamo non è stato scelto a caso…..[contiua]

>LOVE IS ALL - Busy Doing Nothing (an Optimo Espacio remix)<(mp3)

THE BRIT-BOX :Uk indie shoegaze & brit pop gems of the last millennium

- The Brits Are Alright -

Con la consueta maestria che interessa oltre alle scelte musicali anche la parte grafica, la RHINO celebra il periodo d'oro del 'British pop rock' confezionando un cofanetto di 4 cd di inusuale bellezza. All'interno di una replica della classica cabina telefonica inglese - con tanto di led luminoso nella sritta BRIT BOX -, disposte secondo una sequenza cronologica, trovano posto 78 canzoni che hanno fatto la storia dell'UK sound dal 1984 alla fine del secolo scorso. Tutti i classici ed altrettante band minori. Un libro di 80 pagine illustra la storia dei singoli brani, contestualizzando la situazione e l'ambiente nel quale fecero fortuna i vari Smiths, Jesus and Mary Chain, Suede, Cast, La's, Ride, Lush, Teenage Fanclub, Blur, Stereolab, Echobelly, Pulp, Elastica e tanti altri meno famosi. Un'altra opera antologica che al pari dei vecchi Nuggets ci lascia ancora una volta a bocca aperta e portafogli mezzo vuoto.
Soldi spesi bene.
>>Tracklist Completa
>>Storia del Britpop
>>Il Documentario della BBC

19/01/08

AMERICAN POP (1981)

- Frequenze Movie -
“American pop è un film raffinato, curato nei disegni, nello stile, nel montaggio. Spesso più simile ad un video musicale che ad un lungometraggio, in grado di caratterizzare i vari periodi senza scadere (o far pesare) stereotipi ormai consumati "


Ho scoperto American Pop per caso, la notte di Santo Stefano del 2006 ed è stato il più bel regalo che il Natale potesse portarmi. La stessa ora dello stesso giorno di un anno dopo si è ripetuta la stessa scena. Accendo la tv a tarda notte, zapping compulsivo , passaggio veloce su ReteQuattro e BAM!
American Pop. Di nuovo.
Il film di Ralph Bakshi (Fritz The Cat ,Il signore Degli Anelli) è un piccolo gioiello d’animazione del 1981 ancora poco conosciuto (pensate che in Italia è stato trasmesso per la prima volta l’anno scorso). Girato in rotoscope, narra l’evoluzione della musica moderna attraverso la storia del novecento. L'espediente narrativo per ripercorre generi (e demoni), che spaziano dal charleston al jazz, dal doo-wop alla psichedelica, dal rock'n'roll al punk, è la storia di una famiglia russa immigrata in America nei primi del novecento: da Zamie a suo figlio Benny, al figlio di questi, Tony e, ultimo, Pete. Tutti con ambizioni musicali ed il sogno di diventare famosi. Solo l’ultimo discendente - un Bowie punkeggiante, scatenato sulle note di “Devil With The Blue Dress On” - vi riuscirà nei tardi anni settanta. Bellissima la colonna sonora con canzoni di Hendrix, Jefferson Airplane, Sex Pistols, Janis Joplin ecc. ecc.
Insomma un film che non può mancare nella vostra videoteca.
Altri video:1, 2, 3

18/01/08

BLUR'S MILKYMAN & HIS PRETTY GIRLFIREND

- FREQUENZE ART ATTACK -


Vediamo di non far rimpiangere troppo il buon Muciaccia:

Comincia scaricando i file jpg. di Mr.MILKY & Miss.MILKY
Fatto?Fatto!
Ritaglia con forbici a punta tonda la sagoma nei punti indicati dal tratteggio.
Fatto? Bene
Adesso piega i bordi con cura.
Fatto? Fatto.
Incolla i bordi alla sagoma e fai lo stesso con le braccia e le gambe.
Mi raccomando, ricorda sempre di usare abbondante colla vinilica.
Fatto? Bene!
Ora ti basta sostituire la foto del disperso Graham Coxon con quella di un amico che non vedi da tempo ed il gioco è fatto!
Fatto? Ok!
Bravissimo/a, hai appena terminato di costruire Miss & Mr. Milky.I cartoni del latte animati protagonisti del video ‘Coffee and Tv’ dei Blur.
Se avrai fatto un buon lavoro il risultato sarà più o meno simile a questo:

17/01/08

IO, LA ROUGH TRADE E I RADIOHEAD

- Intervista estemporanea a Phil Selway, batterista dei Radiohead -

Cronaca di un pomeriggio Londinese.
Di Claudio Cavallaro (Granturismo)

E' tutto vero.
Stamattina non sapevo cosa fare: continuo le mie ricerche alla British Library o passeggio per un parco? Ho preso su le mie sigarette e i miei pensieri e verso le 2 sono uscito. Come sempre vado in direzione del negozio della Rough Trade, a due passi da casa.Spero di incontrare Pete, il boss dell'etichetta, e lasciargli le cazzate che ho registrato con i Granturismo. Se l'Orso Yogi avesse capelli lunghi, lisci e biondastri e occhi azzurro-grigi potrebbe ricordare Pete. La prima volta che ho incontrato l'uomo che stringe, nelle sue mani, le redini dell'Empireo Dorato della musica che riempie le giornate (e svuota le tasche) di moltissimi di noi, l'ho trovato placidamente intento a preparare sandwiches al burro per il gruppo di 14enni che provava "The Final Countdown" nel retro del negozio. Spero di aver reso un pò l'idea dell'uomo. Ma forse è solo un altro figlio di puttana travestito da orsetto.. Insomma, passo da lì e mi becco una gran fila ordinata di gente: vabbè che sono a Londra, ma qui gatta ci cova. Curioso come un gatto rosso (appunto), ho chiesto agli infreddoliti cosa stava succedendo.
C'è uno showcase dei Radiohead. Quanto costa. Niente, mettiti in coda.
Obbedisco intontito, forse non ho capito bene. Richiedo. Qualcuno conferma. Data a sorpresa.
Aspetta: i Radiohead, uno dei gruppi più emozionanti e spassosi di sempre, sono qui per me, e sono qui gratis. Esattamente come le persone che incontro in ogni goccia della mia vita.
Mi riprendo stranamente in fretta, non so perchè ma mi sembra tutto molto naturale.
Parlo con un pò di gente, e mi accorgo che la maggior parte sono veri londinesi (ho incontrato solo 2 italiani e un tedesco), e la maggior parte di questi london born-&-bred ha fatto buca al lavoro per essere qui. Chiedo com'è il nuovo disco dei Radiohead e mi sento rispondere: "In Rainbows è la cosa migliore da Kid A", "è così denso e semplice da toglierti il fiato", "quando lo ascolto in cuffia dimentico qualsiasi cosa attorno a me, i miei problemi e le mie gioie". Mi sa che domani faccio un salto al negozio di dischi..Si fa scuro, piano piano. Yvonne di fianco a me, deliziosa nativa ma francese nel basco e nel nome che indossa, dice che sta gelando e vorrebbe un tè. La invito al bar della Rough Trade, a patto che i suoi amici ci tengano il posto. Una decina di roadies sta montando il palco (tra l'altro, ci avete mai fatto caso che i roadies di tutte le latitudini del pianeta si assomigliano tutti?), e ho ulteriore conferma quando caricano il Fender Rhodes e i giocattoloni di Johnny Greenwood. Noto Thom Yorke seduto in disparte davanti a un lap-top. Nonostante abbia il sopracciglio sinistro del tutto paralizzato e il suo volto non esprima molte delle sue emozioni, mi trovo vicino all'uomo che ha trovato molti più eloquenti modi per farle arrivare a noi. in ogni caso è evidente che fa finta di niente, ma è teso: lo sarei anch'io se una trentina di teenagers brufolosi mi stesse guardando come se si trovassero davanti al gorilla albino dello zoo di Barcellona. Quindi mi dileguo in fretta con la mia nuova amica. Mentre stiamo chiaccherando di un disco di Billy Childish, Noto un uomo pelato con una bellissima giacca gessata marrone. Mi guarda per un momento. Lo chiamo: "Phil!" e gli vado incontro. Stringo la mano al batterista dei Radiohead e gli dico che questo concerto e tutto quello che hanno fatto durante la loro carriera ha un valore inestimabile per quelli che stavano in coda al freddo là fuori, e non solo per loro.
Gli chiedo se è consapevole di questo:
"A volte sì. In fondo facciamo solo quello che ci va di fare".
Visto che mi sembra quasi di parlare con un cliente del negozio mi sciolgo e chiedo ancora:
Cla: "Adoro il tuo modo di suonare. Cosa senti quando suoni nei Radiohead? Cosa ti viene spontaneo fare quando ti trovi davanti ad una vostra nuova canzone? Me lo chiedo spesso quando ascolto la tua parte in canzoni come The National Anthem o Let Down, dove il tuo modo di suonare mi commuove."
Phil:"Non saprei. Mi siedo. Mi concentro e ascolto gli altri. Cerco di rendermi utile, e di suonare solo quando ce n'è bisogno. Non saprei come spiegartelo!"
Cla:"Forse intendi dire che sei lì per "servire" la canzone?"
Phil: (ci pensa, poi mi sorride) "Esattamente! Hai reso molto bene l'idea!"
Cla: "Quindi hai dovuto annullare, diciamo, il tuo "Drummer Ego", no?"
Phil: "Assolutamente. Se seguo il mio "Drummer Ego", come lo chiami tu, non arrivo proprio da nessuna parte. Soprattutto con un gruppo come il mio!! (ride)"
Cla: "Non voglio caricarvi di ulteriori responsabilità, ma lo sapete di essere i "Led Zeppelin" di questa generazione, vero?"
Phil: "Spero di no. Non mi va di finire nel posto dov'è finito John Bonham!!! (ridiamo)"
Cla: "Se mai qualcuno dei tuoi compagni si stufasse di suonare nei Radiohead, cosa faresti? Per esempio, non so, se Johnny Greenwood un giorno annunciasse che vorrebbe mettere su un nuovo gruppo e dedicarsi al Reggae.."
Phil: "Uh. Potrebbe essere interessante, anche se non ce lo vedo Johnny a suonare del reggae!!! I Radiohead sono 5 persone del tutto diverse che insieme diventano quello che vi piace tanto. Senza uno di noi non penso che avrebbe senso andare avanti, almeno non come Radiohead". Poi sbiascica qualcos'altro ma il frastuono attorno e il suo pesante accento di oxford mi colano dentro le orecchie, impedendomi di arrivare a lui. "Do'wore. 'twasn that impotan!". Mi stringe la mano e se ne va. Col cazzo, che non era importante, Phil. Continua a distruggerti l'Ego per noi. Torno in fila. E' lunghissima. Stringe tutta la Truman Brewery come un abbraccio e sfuma per Commercial Street. Un ragazzo di Treviso mi offre una Stella Artois. Non gli parlo del mio incontro, tanto non mi crederà. Proprio come te che leggi adesso. Sono le 6 ormai, tra un pò si entra. La gente sta cominciando a scalciare per il freddo del nord e l'eccitazione. Ma dura poco. Finalmente aprono le porte del negozio, così si vocifera là davanti. Vai, si entra. Poi due ciccioni cominciano a smontare le transenne, dicendo che è tutto pieno, ma alle 8.30 c'è la diretta su internet: sorry, folks! La gente sembra accettare, senza fare storie, ma la cosa è silenziosamente detestata. Io me ne vado a casa. Passo davanti all'entrata. Pete è di fianco all'ingresso, seduto come Buddha mentre sorseggia qualcosa. Sta guardando tutte quelle pecorelle entrare ebeti e felici nel suo locale, dopo aver aspettato ostinatamente il concerto dei loro beniamini dalle 10 del mattino. Ha uno sguardo che dice a ognuna di loro "spero tu ti goda il sandwich che ti ho preparato". Per quanto riguarda me, io me lo sono gustato eccome, in ogni caso. Qualcuno, per favore, benedica quel figlio di puttana travestito.

>>>QUI<<<
Qualche info dal sito Rough Trade
>>>QUI<<<
Il video della BBc con le interviste a chi era in fila
>>>QUI<<<
"All I Need" - Radiohead Live @ Rough Trade
>>>QUI<<<
"The Bends" - Radiohead Live @ Rough Trade
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16/01/08

STRUT REC. IS BACK

- With 'DISCO NOT DISCO vol.III' -

[1000] Grazie alla berlinese K7! che la ospita nei propri uffici, torna sul mercato la mitica Strut Records. L’etichetta londinese che, fino alla chiusura nel 2003, era considerata una piccola Souljazz, impegnata a riscoprire e ristampare gemme afrobeat, old school rap e rare groove di inestimabile valore. Un ritorno in grande stile quindi, celebrato, con un nuovo capitolo – il terzo - della seminale serie “DISCO NOT DISCO” (l’alternativa piu seria ai "NEW YORK NOISE") maggiormente orientata all’influenza che le derive punk esercitarono sulle produzioni disco sperimentali dell’epoca. Quello che oggi potremmo tranquillamente chiamare electro. La missione di questa serie è quella di scoprire e rilanciare classici e rarità di questa scena (Post Punk/No Wave/Underground Disco) nata a cavallo dei 70/‘80; in particolare quest’ultimo racchiude brani dal 1974 al 1986 spaziando fra i classici delle scena newyorkese (Konk e i Material di Bill Laswell), la prima elettronica di Detroit, salutari dosi anglosassoni (Shriekback) senza escludere chicche dei pionieri nippo (Yellow Magic Orchesta) e dei collettivi prog seventies (Isotope). La confezione, un lussuoso digipak, contiene anche un booklet con note di Bell Brewster, l’autore di “Last Night a DJ Saved My Life” (la sacra bibbia di tutti i djs) e rare fotografie. Con ben due volumi alle spalle (chi li ha se li tenga ben stretti), in cui trovavano spazio band all’epoca sconosciute, quali The Rapture e LCD Soundsystem, “Disco Not Disco“ è diventato un vero e proprio termine rappresentativo di un intero genere.


15/01/08

Malkmus Strikes Again

- Frequenze Preview -


Stephen Malkmus & the Jicks sono tornati!
Sfortunatamente però a sentire la Matador, 'Real Emotional Trash', quarto album solista dell'ex Pavement, non vedrà la luce prima del 4 Marzo 2008 . Nel frattempo consolatevi e rilassatevi sulle note del primo singolo disponibile 'Baltimore', psichedelica suite per chitarra sghemba di pavementiana memoria.

>Stephen Malkmus & the Jicks - 'Baltimore' (mp3)<

14/01/08

"A REST STOP FOR RARE INDIVIDUALS"

- Cult Location -

Che ne dite di una gita fuori porta virtuale - sulle note di 'Sweet Jane' - nell’albergo newyorchese che per anni è stato una specie di Torre di Babele di creatività e cattive abitudini e che alcuni dei cervelli più sballati e autodistruttivi del mondo, almeno una volta, hanno chiamato 'casa’.
Sto parlando del leggendario CHELSEA HOTEL, l'edificio nel quale per sessant'anni hanno vissuto o sono passati personaggi come: Mark Twain e O. Henry, Jack Kerouac e Arthur Miller (che ci scrisse After the Fall), Jean Paul Sartre e Simone de Beauvoir, Tom Wolfe e Gore Vidal, Andy Wharol e Edie Sedgwick, Patti Smith che divise una stanza con Robert Mapplethorpe. Dove Sid Vicious uccise a coltellate Nancy Spungen, Leonard Cohen conobbe Janis Joplin, Arthur Clarke scrisse '2001 Odissea nello Spazio', Bob Dylan compose 'Sad Eyed Lady of the Lowlands', Allen Ginsberg e Gregory Corso si incontravano per scambiarsi parole e poesia, ecc. ecc. ecc.

Si parte da QUI.

‘Il Chelsea Hotel si può considerare uno dei pochi luoghi civilizzati della città, se per civiltà si intende la libertà dello spirito, la tolleranza delle diversità, la creatività e l’arte’ -The New York Times

>>Leonard Cohen - 'Chelsea Hotel N.2' (mp3)
>>Patty Smith & Leonard Cohen - 'Sweet Jane' (mp3)
[ lou reed cover]

13/01/08

CHARLIE FA SURF

- Don't Surf -

Si intitola 'Charlie fa surf'' il nuovo singolo dei Baustelle.
Il brano verrà trasmesso in radio e in tv a partire da - domani - Lunedi 14 Gennaio e anticipa l'uscita di Amen, il quarto album della band toscana, in uscita il primo di febbraio, a più di due anni da ''La Malavita'' (2005). La canzone, spiega Francesco Bianconi, è ispirata a una installazione di Maurizio Cattelan intitolata "Charlie Don't Surf" (nella foto) nella quale si vede un bambino inchiodato con le matite al banco di scuola. Si tratta, conclude il musicista, di un canto di ribellione adolescenziale totale, contro istituzioni, scuola, famiglia e soprattutto religione cattolica.
L'attesa è finita, andate in pace.
Amen

Ascoltala o Guarda il VIDEO
Leggi la recensione "Baustelle Live @ IO Club Rimini"
Mp3: Baustelle - Il Liberismo ha i giorni contati

12/01/08

THE RAVEONETTES

- Frequenze Live -

07/02 - Torino @ Spazio 211
08/02 – Treviso @ New Age
09/02 – Ravenna @ Bronson
10/02 – Milano @ MusicDrome
12/02 – Roma @ Circolo degli Artisti -
13/02 – Firenze @ Flog

Dopo il grande successo di “Pretty in Black” arrivano in Italia The Raveonettes per presentare il nuovo "Lust Lust Lust", già adorato dalla critica internazionale, in uscita in Italia a fine gennaio su etichetta Sleeping Star.

“Their most engrossing album to date” – 8 out of 10 - NME
“A bleak, uncompromising masterpiece, it’s their best yet” – 4 out of 5 - The Fly Magazine
“Lust Lust Lust” does the Raveonettes proud” – 4 out of 5 - The Guardian
“Their most exciting collection” – The Times
“As magnificent as ever” – 4 out of 5 - The Daily Express


"Lust, Lust, Lust" è il terzo album in studio per la band danese, prodotto in totale autonomia dopo la fine del contratto che li legava alla Columbia/Sony, seguendo una tendenza sempre piu comune. Registrato interamente a New York, dove le due anime della band, Sune e Sharin abitano da tempo, l’album è stato prodotto e registrato interamente dal gruppo e le ultime tracce sono state scelte da una selezione tra oltre 100 pezzi che Sune ha composto nel corso degli ultimi due anni. Come evidente sin dal titolo, l’intero album ruota intorno al tema del desiderio e della passione, del peccato e delle pulsioni più nascoste. I brani parlano delle memorie più profonde, delle paure più spaventose e dei desideri più viscerali. Sono loro stessi ad affermare che l’album “è scritto tutto in prima persona, mentre gli altri avevano in sè storie di fantasia o cose del genere. Qui la gente può immedesimarsi, è basato interamente su esperienze personali”. Rispetto al precedente "Pretty in Black", è evidente un approccio più noir alla musica e un chiaro richiamo allo shoegaze, anche se le radici del gruppo affondano come nei lavori precedenti in un grezzo rock’n’roll anni 50 e 60. Non c’è nulla di innocente nei sentimenti che ispirano le 12 tracce di LUST LUST LUST, in cui il gruppo danese riesce a destreggiarsi tra la strabordante tristezza di “The Beat Dies” e la ipnotica ninna nanna di “With My Eyes Closed” ed a scivolare dalla calma agonizzante di “Lust” al bubblegum tutt’altro che innocente di “You Want The Candy’. Un elogio del peccato e dei desideri più profondi e più nascosti che si celano in ognuno di noi.
QUI A FIANCO (nello spazio interviews) L'INTERVISTA IN ESCLUSIVA ALLA BAND.
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11/01/08

P.O.P.A.D.E.L.I.C.A.

- Songs For Your Weekend -


DAPPLED CITIES
>MP3 – ‘Fire Fire Fire’

>From: Australia
>Indierock
>File Under:Pavement,Flaming Lips,Spinto Band

FIELDS
>MP3 – Song for the Fields’
>From: London
>Psychedelic rock
>File Under:Larrikin Love,Nick Drake

THE COURTEENERS
>MP3 – ‘Acrylic’
>From: Uk
>Pub rock,Uk pop
>File Under:View,Jam,Libertines

VAMPIRE WEEKEND
>MP3 – ‘Cape Cod Kwassa Kwassa’
>From: NY City
>NewWave,Afro pop
>File Under:Talking Heads,Clap Your Hands..

THE WHITSUNDAYS
>MP3 – ‘Loralee’
>From:Canada
>Sunshine pop
>File Under:Zombies,Beach Boys

THE PSYCHEDELIC FURS
(1977 - 1991)
>MP3 - 'Love My Way' (1982)
>From: London
>New Romantic,Post-Punk
>File Under:Bowie,Velvet Underground

10/01/08

THE HACIENDA SHOES

- The Best For Dancefloor -

Dopo le New Balance Joy Division della scorsa stagione eccovi le nuove Adidas Y-3 Hacienda, dedicate all'omonimo storico club di 'Madchester' di proprietà di Tony Wilson, compianto boss della Factory Records, talent scout degli Smiths e manager dei Joy Division e New Order. L'edizione ovviamente è limitata e dentro ad ogni scatola troverete in regalo due piccole assi di legno della mitica pista da ballo. Il prezzo? 345 sterline!
Rave On!!!

Tutte le info e altre foto Qui.

09/01/08

THE DEPRECIATION GUILD

- Fantasmi ad 8-bit -

Ho sempre considerato la musica ad 8-bit un semplice un’esercizio di stile. Diciamo un passatempo. Niente che potesse scuotere le coscienze. Niente di più di suoni giocosi e superficiali. Bene,mi sbagliavo. E dopo aver per caso ascoltato i The Depreciation Guild sono fiero di aver cambiato idea. Questo duo di Brooklyn, formato da Kurt e Christoph si affida per la fase ritmica ad un Famicom (una specie di Nintendo Nes) sostenuto da un vortice di chitarre distorte ed arragiamenti retrò che evocano e riportano alla mente grandi band come Ride e Cocteau Twins o senza guardarsi troppo indietro i Radio Dept. Ci aggiungiamo una grande predispozizione alla melodia ed in una parola sola si dice shoegaze.
La grande notizia è che l'album "In Her Gentle Jaws" lo si può interamente scaricare da internet in modo del tutto legale dal sito della band (nella sezione album). Sono certo che chiunque ascolterà almeno uno dei due pezzi postati sul blog non tarderà a farlo. Così scoprirete quanto la musica dei Depreciation Guild ti scavi dentro e, canzone dopo canzone, arrivi dritta al cuore.I Depreciation Guild sono la prima vera (inaspettata) sorpresa del 2008 ed il modo migliore per colmare il tempo che ci separa da 'Distorsion' dei redivivi Magnetic Fields.

Download:

>The Depreciation Guild - Sky Ghosts (mp3)

>The Depreciation Guild - Butterfly Kisses (mp3)

>The Depreciation Guild - Water Window (mp3)

"Packs the midrange full with all sorts of shimmery textures-- the lo-res digital snares land with a static-laden splash, ringing guitars are haloed in harmonics, and stretched along the back is a fluttering curtain of white noise...Sky Ghosts is certainly a nice track to get lost in"
- Pitchfork -

08/01/08

EXTREME BOMB SURFING

- Far Di Necessità Virtù -



Versione Ufficiale:
Copenhagen. Un gruppo di surfisti pazzi vengono identificati dalla polizia attraverso questo video apparso in rete. Arrestati, condannati e liberati su cauzione pagata dalla Quicksilver che utilizzerà poi i video per fini commerciali.

Versione Ufficiosa:
Spot commissionato da Quicksilver all'agenzia pubblicitaria danese Saatchi & Saatchi che avrebbe organizzato il tutto: location, montaggio del video e attori.

Non essendo un'esperto di effeti speciali non saprei dirvi quanto la Saatchi abbia digitalizzato e post prodotto o quante sequenze siano state editate. Ma se lo si prendiamo per autentico, ufficiale o ufficioso che sia, quel ragazzo l'onda l'ha cavalcata alla grande.

CLICK RIGHT + SAVE AS X 50 =

= Stereogum's most downloaded tracks of 07' -

Ci sarebbe piaciuto farvi scaricare direttamente i nostri 50 brani più popolari del 2007,ma probabilmente ci avrebbero oscurato il sito. Potete farlo (QUI) su Stereogum.com che, dopo essere stato venduto ad una multinazionale dell'informatica per 5 milioni di dollari, non corre di certo questo rischio.

07/01/08

This Is The New Who Made Who

- Frequenze Preview -


Gomma Records annuncia la prossima pubblicazione del nuovo album dei danesi Who Made Who, autentica rivelazione discopop degli ultimi anni per stile ed happiness. Lo fa attraverso un medley audio di sette minuti dove vengono mixate la metà delle tracce dell’album. Il megamix teaser lo potete trovare su Bigstereo ed attenzione a copiarlo:la vocina fuori campo diffida dal farlo ed incollarlo altrove. Ad un primo ascolto il ritmo la fa ancora da padrone sebbene il risultato parziale sembri meno orientato al clichè punkfunk in virtù di una ricerca melodica piu vicina alle morbidezze disco con spruzzatine di chitarrismo glam e falsetti bee-geesiani. Ma,come per il primo album, i riferimenti sono tanti (new wave, rock 70’, italo-disco, punkfunk) e sempre amalgamati sapientemente con originalità. L’unica certezza che posso darvi è che dal vivo spaccano di brutto; anzi vi do un consiglio: se li andrete a vedere (si spera presto, non solo e sempre a Torino…) portatevi scarpe di ricambio perché due suole non bastano!
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