30/09/08

FAST REVIEWS

- Recensioni n. 89-92/08 -

Stephanie McKay
Tell it like it is
2008 Muthas Of Invention

Secondo album della cantante Soul Newyorkese Stephanie McKay e primo disco in assoluto per la neonata etichetta Muthas Of Invention. Se nel primo lavoro erano evidenti le influenze trip hop (anche grazie alla produzione di Geoff Barrow dei Portishead), Tell It Like It Is segna un nuovo corso, più classicamente soul, di pregevole fattura, con particolare attenzione alle linee melodiche. Nel corso degli ultimi anni la vocalist ha collaborato con Andy Smith, Tortured Soul, Talib Kweli, Mos Def, Amp Fiddler, Incognito, fino a far crescere in modo esponenziale l’attesa per il suo ritorno. A tal punto da meritare, negli ultimi mesi, ripetuti ingaggi live al Blue Note di New York, dove si è esibita quasi sempre accompagnata da Shell Ndegeocello al basso. Disco destinato a tutti gi amanti dei groovosi cocktail a base di Soul, Funk e moderno R'n'B.

(Mp3) Stephanie McKay - Oh Yeah


The Walkmen
You & Me
2008 Talitres

La musica che ha ispirato i Walkmen nella composizione di You & Me si inserisce nella tradizione di un songwriting che risale al primo rock'n'roll, all'intimità e all'energia di Elvis Presley, alle prime registrazioni di Buddy Holly e l'orchestrazione massiccia di Roy Orbison. Una notevole fonte di ispirazione sono stati anche artisti come Randy Newman e band come Pogues e Modern Lovers, tutti capaci di creare quel tipo di canzoni che, se rappresentano indubbiamente un prodotto del proprio tempo, restano comunque saldamente radicate nella tradizione. Nel disco le voci sono state registrate live nella sala in cui si trovava l'intera band, talvolta accompagnata da una sezione di fiati. Tra dramma e sentimento, You & Me riesce ad applicare una produzione live classica a canzoni rock costruite in modo meticoloso e dal suono unico, diverso rispetto a quello delle tre uscite precedenti. E' un disco lungo, di poco sotto l'ora, in cui vengono presentate molte idee e la cui scrittura e registrazione sono durate ben due anni, durante i quali i membri del gruppo si sono divisi tra Philadelphia e New York, dove hanno preso autobus cinque giorni la settimana per lavorare in due piccole sale prove (un vecchio nightclub a Chelsea, New York, e un magazzino di Fish Town, Philadelphia). Al termine delle registrazioni, più di 400 nastri da 8-tracce erano ammassate sul pavimento. L'album è stato registrato fra gli studi Sweet Tea di Okford, Mississippi (dove il gruppo aveva già lavorato per Bows and Arrows), in cui hanno potuto contare su John Agnello (Dinosaur Jr., Hold Steady, Sonic Youth), e gli studi Gigantic di New York (costruiti da Philip Glass), dove hanno collaborato con Cris Zane. Lo strano ritmo di I Lost You e il modo in cui tanto la musica quanto i testi spingono verso un crescendo (à la Roy Orbison per intenderci) in diversi episodi del disco, rappresenta la nuova /vecchia direzione a cui, da tempo, questi signori miravano senza tregua. Scegliamo per l'ascolto la bellissima Dònde Està La Playa.

(Mp3) The Walkmen - Dònde Està La Playa


Hollywood Mon Amour
Hollywood Mon Amour
2008 Pias Belgium

Marc Collin (Nouvelle Vague), riarrangia alcuni temi memorabili di film degli anni 80, mantenendone lo scheletro, le melodie e i testi. Collin si cimenta con Eye Of The Tiger (Rocky II), Call Me (American Gigolo), A View To A Kill (007), What A Feeling (Flashdance) in un progetto che "sembra" in tutto e per tutto targato Nouvelle Vague. Tra le vocalist coinvolte Juliette Lewis, Skye (Morcheeba), Yael Naim, Cibelle, etc. Per chi da sempre ama Nouvelle Vague, un piacevole passatempo in attesa di nuovi progetti della compagine francese (sperando che prima o poi i brani da coverizzare finiscano...).

(Mp3) Hollywood, Mon Amour - A View To A Kill (Duran Cover - Feat. Skye)


Tussle
Cream cuts
2008 Smalltown Supersound

Dub, Krautrock, Minimal Techno, Electro, Post-Punk, sono tutti elementi che convivono nei Tussle, gruppo con base a San Francisco, in forza alla etichetta indipendente norvegese Smalltown Supersound. Cream Cuts è il terzo album, un lavoro imprescindibile per tutti gli appassionati della scena musicale che partendo dai Liquid Liquid approda ai Cluster. Il nuovo album è stato prodotto da Thom Monahan (già al lavoro con Devendra Banhart, Joanna Newsom, Silver Jews, Brightblack Morning Light, Vetiver). Presente come ospite Alexis Taylor dei londinesi Hot Chip.

(Mp3) Tussle - Night Of The Hunter (Prins Thomas Remix)

29/09/08

KATZUMA "RITUALS OF LIFE" (Music From The Motion Picture Vol. 2)

- Frequenze Reviews - Recensione n. 88/08

Katzuma - Rituals Of Life (Music From The Motion Picture Vol.2)
2008, Katzuma

Bust a Loose (Mp3)
My Kind Of Trust
With Time
Groovin With My Good Eye Closed
Rituals Of Life/Take The..
Keep It In The Family
Boogie To This (Mp3)
Let’s Do In The Hay
Dogs Of War
Getting Thru Your Own Thing


Katzuma Myspace

Ci sono album difficili da catalogare, perché ricchi di spunti diversi, a volte anche molto distanti tra loro. In questo caso niente di più facile: Rituals of Life è semplice e purissimo funk. Katzuma è lo pseudonimo dietro il quale si cela Deda, uno dei personaggi storici dell’hip hop italiano, un vero guru per gli appassionati. Da sempre produttore, ex membro del gruppo Sangue Misto (lo stesso nel quale militava Neffa), uno tra i migliori maestri di cerimonia in circolazione che può vantare di essere stato il coordinatore musicale e co-arrangiatore del progetto Gli Originali, un evento live dove l’orchestra del maestro Franco Micalizzi (compositore di molte colonne sonore dei film polizieschi italiani degli anni ’70) accompagnava le performances di alcuni tra i migliori MC nostrani. Chi ama l’hip hop è inevitabilmente attratto da quella che ne è la matrice, la vera fonte d’ispirazione, la trama che lo ha vestito sin dagli albori: il funk, con i suoi ritmi spezzati ed i giri di basso da brividi sulla schiena. Quest’album ne è un esempio perfetto, nonostante non sia stato realmente suonato (non completamente almeno) ma sia un collage di svariati campionamenti scovati da Katzuma durante polverose sedute tra gli scaffali dei vinili. In realtà questo è già il secondo progetto a nome Katzuma (il primo intitolato Moonbooty, esaurito da tempo ma che presto fortunatamente godrà di una ristampa), con la stessa idea di base di produrre un disco nuovo che suoni come uno vecchio. La differenza sta nella maturazione di Deda che qui riesce ad amalgamare i suoni in modo più naturale ed a riempire quegli spazi che idealmente rimanevano bianchi durante l’ascolto del disco precedente, rendendolo verosimilmente un album degli anni 70. Il funk di New Orleans è di casa in Bust a Loose, con i Meters fieri del lavoro fatto dal Nostro sul suo inseparabile Akai. Ma dentro ci troviamo anche Sly & The Family Stone e Joe Tex che fa a botte con James Brown in Boogie to This con i Tower of Power che stanno ad osservare. Groovin With My Good Eye Closed è un’orgia ritmica tra gli Indeep e Jimmy Bo Horne, sui divanetti dello Studio 54, ossessiva ed in continua espansione sino all’ultimo secondo. Dogs of War puzza di asfalto ad Harlem, di affari sporchi, di cose che non si possono raccontare, nascosti dietro ad una linea di basso da una tonnellata abbondante, mentre Gettin Thru Your Own Thing parrebbe un brano postumo di Hamilton Bohannon, un’inarrestabile escalation percussiva.
Fiati, Hammond, percussioni, pianoforti e centinaia di altri minuscoli suoni impreziosiscono un album che come un cecchino coglie in pieno il bersaglio, quello di farsi apprezzare come un vero album di musica funk. Una nota di merito va ad ogni singola parte vocale: ad aiutarlo a tal proposito troviamo l’amico di vecchia data Sean Martin (The Dining Rooms, Lagash) ed il soul singer Al Castellana.
Tutta questa energia in un semplice dischetto totalmente autoprodotto e ben curato, anche nella veste grafica (un digipack sul quale fa bella mostra di sè l’artwork di Katzuma stesso, appassionato di grafica oltre che di musica), ordinabile comodamente anche da casa, al sito www.trixshop.com che ne cura la distribuzione. Sounds like: my MPC got a funky bug! In due parole: una garanzia.

Marco Rota

28/09/08

PAUL NEWMAN

- No words -

GIOVE PLUVIO 1 - FREQUENZE 0

- Cielo a pecorelle, pioggia a catinelle -


Un tempo inclemente, ieri sera, ha fatto saltare l'intero impianto del programma degli eventi Cesenotte 08 (Notte bianca di Cesena) , provocando disagi a non finire alle decine di migliaia di persone riversate nella cittadina romagnola che, dalle 21 in poi, fra vin brulè bollenti, tisane ed intrugli preparati al momento dai locali e dai negozi, hanno dovuto aspettare invano e al freddo, concerti e spettacoli che hanno subito ritardi colossali e, in molti casi, annullamenti. In questo bailame, anche il programma del Movement Party '08 (da cui dovevamo fare una diretta radiofonica - all'aperto - di 5 ore ininterrotte), è saltato di pari passo. Trasferiti armi e bagagli all'interno del Lego Cafè, storico locale del comprensorio cesenate che ci ha gentilmente ospitati, abbiamo aspettato clemenza da un cielo che, invece, non ne ha voluto sapere. La diretta, per evidenti motivi, è stata chiusa dopo poco più di un'ora (verso le 22,10), visti i disagi e l'indisponibilità degli artisti della manifestazione (da Roy Paci agli Zen Circus, fino alle decine di gruppi minori che dovevano esibirsi ad orari prefissati), impegnati in smontaggi affrettati di palchi e strumenti. La musica per quell'oretta, rigorosamente dance-oriented, ha avuto come ospiti in consolle gli amici di Cocktail Revolution (seguitissimo programma quotidiano della nostra radio), che hanno pompato alle casse ettolitri di battiti in quattro. Dopo le 23, persa ogni speranza, ci siamo uniti anche noi alla festa in 4 quarti, ben felici di poter dare il nostro apporto.
E' andata così. Non solo per noi ma per una intera città. Un gol della natura subito a freddo. Peccato, sarà per il prossimo anno.

(Mp3) Babel - Rain

27/09/08

MOVEMENT 08

- Notte Bianca di Cesena 2008 -


Questa sera dalle 21.15 in poi, Frequenze Indipendenti, si collegherà in diretta radiofonica da Cesena (zona Lego - Piazzetta Cesuola) in occasione di Movement 08, il party organizzato nell'ambito di Cesenotte 2008. A sedersi con noi diversi ospiti: primi fra tutti i toscani Zen Circus (foto a sinistra), che ci parleranno di Villa Inferno, ultimo album in senso cronologico, costruito insieme al bassista dei Violent Femmes, Brian Ritchie. Poi una parentesi che apprezzerebbero senz'altro anche i Cramps, con il one man band americano Dead Elvis (foto a destra) e il suo creepy rockabilly/rock'n'roll style che in questo momento sta girando l'europa (3 le date in italia). Tempo (cronologico e atmosferico) permettendo, faremo due chiacchere anche con Roy Paci per sentire le novità che quest' inverno riguarderanno lui e la sua orchestra. Il tutto accompagnato, chiaramente, dalla nostra programmazione musicale e dal nostro Dj set dalle 24 (circa) alle 2.
L'appuntamento è, quindi, dal vivo a Cesena (QUI come arrivare) oppure in tutte le radio da Bologna a Pesaro (Radio Milano/Rete96 Mi Ma Fm 95,9/96,2) dalle 21,15 in poi. A stasera!

26/09/08

PLEASE, SAMPLE ME (Pt. 1)

- Frequenze Samples -


Sample
, ovvero campione. L’acquisizione di un segnale analogico (un suono, nel caso qui proposto) che viene poi trasformato in digitale per essere utilizzato come vero strumento addizionale. Questo ha permesso sin dai primi anni ’80 (periodo in cui nacque il Fairlight CMI, primo campionatore vero e proprio) di poter acquisire effetti, parti vocali, intere linee melodiche o singoli riff e poterli riutilizzare a proprio piacimento. Questa nuova rubrica mensile, cercherà di scovare quelle oscure gemme sepolte di funk, soul e jazz nella loro forma originale e proporre, a fianco a queste, le mutazioni costruite e volute dagli odierni producers. A volte, i soggetti sono semplici giri di basso, o incedere di batterie, altre volte veri e propri estratti, presi tali e quali e arricchiti con effetti di varia natura, oppure ripuliti del suono di alcuni strumenti e fissati come basi in concomitanza con altre fonti sonore. Il sampling è una vera e propria arte che non nasconde la propria gratitudine verso la fonte di ispirazione originaria. Una tecnica che spesso ha permesso a vecchi brani ormai dimenticati (ma di indubbia qualità), di poter tornare sugli scaffali dei negozi e nei nostri lettori in una forma rimodellata dai tempi. Originali Versus Sampled, quindi. Non resta che vedere chi sarà il campione dei campioni. A chi ascolta, ovviamente, la scelta. Ecco i primi 4 Round.


Round 1 :
Jimmy Bo Horne - Let Me Be Your Lover
Vs
Stereo MC's – Connected


Round 2 :
Joe Cocker - Woman To Woman
Vs
2Pac - California Love


Round 3 :
Isley Brothers - Footsteps In The Dark (Part 1 & 2)
Vs
Ice Cube - It Was a Good Day


Round 4 :
Archie Bell and The Drells – Strategy
Vs
Faithless - Muhammed Ali


Marco Rota

25/09/08

BOWIE & KRAFTWERK: DAI 70 AL KRAUT

- Frequenze Movies -

Un paio di anticipazioni in uscita la prossima settimana su Dvd per tutti gli appassionati di buona musica da vedere e non solo da ascoltare.

David Bowie
In the 70s (2DVD)
Chrome Dreams (UK)

Edizione deluxe in doppio DVD digipack apribile per uno dei migliori documentari mai realizzati sulla produzione anni 70 del Duca Bianco, indubbiamente il suo periodo più creativo, dal glam di Ziggy Stardust, alla fascinazione soul di Young Americans fino alla trilogia berlinese. Il contenuto comprende clips, footage live, rari documenti d’archivio, interviste con componenti delle sue bands, con l’ex-moglie Angie, colleghi e giornalisti (tra i quali il grande John Peel) e numerosi extra. Durata 150 minuti.

Kraftwerk
Kraftwerk and the Electronic Revolution
Chrome Dreams (UK)

Bel DVD documentario sulla carriera del più importante gruppo elettronico della storia, esaminata fin dagli esordi come Organisation nei primi ’60 fino ai giorni nostri, ed in generale sull’intero movimento krautrock. Nel DVD di 180 minuti di durata troviamo: rare performances live dei Kraftwerk e di altri esponenti del krautrock in gran parte provenienti da archivi privati, interviste con Karl Bartos, Roedelius, Klaus Schulze, Dieter Moebius etc., contributi di autorevoli giornalisti. Negli extras lo speciale Düsseldorf Scene Vs Berlin Scene, l’intera intervista con Bartos (I Was A Robot) e footage esclusivo.

Per info: Deejaymix Stores.

24/09/08

ELI PAPERBOY REED IN ITALIA

- Frequenze News -
For all the Soul Men & the Groovy Ladies:


ELI PAPER BOY REED
AND
THE TRUE LOVES

Sabato 8 Novembre
Velvet Rimini
via S. Aquilina, 21
Ingresso € 16,oo

Prevendite attive sul circuito Ticketone

Tutte le info che desiderate QUI e QUI.

CURIOSITY KILLED THE...

- Frequenze Curiosity & News -

Pellicce d'estate.
Mentre qua in Italia il caldo impazzava, la gente prendeva il sole e i bimbi si tiravano bombe d'acqua, lo scorso Ferragosto, lontano mezzo mondo, c'era chi si rinchiudeva in uno studio radiofonico per registrare la riuscita di un paio di nuovi brani. Lo hanno fatto Dan Boeckner e Alexei Perry, gli Handsome Furs. Gli studi erano quelli di RadioK.org e questo è ciò che ne è uscito: Legal Tender e Thy Will Be Done, pezzi che potrebbero ricordare la produzione dei Kills quando ancora (ed era poco fa) si rotolavano fra blues, sporcizia ed elettronica minimale. Se, per motivi da definire, vi siete persi Plague Park, primo disco di Boeckner & Perry (del 2007), per cortesia, andate a recuperarlo. Ps: Gli H.F. sono attualmente in tour in europa (Italia esclusa), per info date uno sguardo al myspace.


Over the Pop.
Qua mi sbilancio. Mi è capitato di sentire l'ep (Metropolis:the Chase) di tale Janelle Monae. E' da un pò che, in ambito black, non usciva qualcosa che mi colpisse a tal punto. Nessun singolo eclatante, bensì qualcosa di complesso e variegato che va oltre il pop: lassù, a sfiorare/scomodare Outkast e Prince.
Pensate che esageri? Io mi fido delle sensazioni. Datele ancora un pò di tempo: se la potenza (e la varietà) armonica della sua voce si stabilizzerà definitivamente sulle idee musicali che mette in campo fin da oggi (dall'r'n'b alla psichedelia passando addirittura da melodie classiche !), non sarà facile per nessuno tenerle testa. E la black music avrà una nuova regina (di un'ampia spanna sopra a tutte). Ha una marcia in più, fidatevi.
Ps: L'avevo detto che mi sbilanciavo. Il tempo dirà se avrò ragione.


Ladyhawke non è un film.
Qualche giorno fa, il prode Ale Franchini faceva giustamente notare al resto dello staff di Frequenze quanto fosse giusto inserire Ladyhawke nelle playlist radiofoniche. Affermazione più che opportuna. Quello di Pip Brown (vero nome della neo-zelandese) è un buon debutto. Un disco ottimamente prodotto, con alcune buone parentesi in battuta Cut-Copy-style, linee di basso alla Pet Shop Boys e ritornelli parecchio azzeccati. Le influenze eighties pop procedono con passo deciso a dire la loro anche nella odierna produzione musicale (e in questo disco c'è n'è sono parecchie, da Cindy Lauper, a Blondie, alle Bananarama e così via). Quello di Ladyhawke è un altro interessante nome da aggiungere alla schiera delle self-made-women sulla cresta dell'onda (Mia, Santogold, Lykke Li e Co.) e soprattutto un altra mise sexy-punk che va a rimpinguare le copertine di NME.

(Mp3) Ladyhawke - From Dusk Till Dawn


Francia: elettronica o Yè-yè ?!
Anche Ladyhawke afferma "Paris is Burning", ed ha ragione: parentesi contestative a parte, Parigi e tutta l'odierna Francia stanno regalando parecchio calore e soddisfazioni marcatamente dance. Sembra che l'elettronica abbia trovato una casa ideale in questo ambiente fashion/decadente fatto di club a' la mode e cafè, dove anche l'intellettuale di turno, nascosto da libri e giornali, batte il piedino di nascosto. Succedeva più o meno la stessa cosa anche negli anni sessanta, quando Brigitte Bardot, Serge Gainsbourg, Francois Hardy e Jacques Dutronc scuotevano le vite dei Francesi con successi della nascente Yè-yè musìc, sviluppatasi grazie all'apporto fondamentale di un programma radiofonico ell'epoca molto conosciuto, chiamato Salut Les Copains. Oggi, la gioventù francese (ma non solo quella, ahimè) sembra aver giudicato come alternativo e vincente l'uso del sintetizzatore rispetto a quello più classico e banale della chitarra o di uno strumento suonato. I tempi cambiano, si sa. Ma, a volte, è più la mancanza di conoscenza nei riguardi di certa musica persa nel passato a non permettere una scelta più attenta o un giudizio leale. A voi un paio di estratti dai due generi presi in considerazione: il Tellier remixato dall'altro francese Sebastian Vs la dolce Hardy che, almeno per quanto riguarda noi, si aggiudica il match a mani basse.

(Mp3) Sebastien Tellier - Sexual Sportswear (Sebastian Remix)
(Mp3) Francois Hardy - Je Pense a'Lui


Poker di Re o Scala mancata ?
Il Poker è sfumato. Se a Only By The Night togliete quattro brani (che indico sotto) otterrete un sinfonico nulla. Oppure un discreto album degli Stereophonics. A voi la scelta. Cosa abbia spinto la famiglia Followill su terreni così lontani dalla tostaggine sudista a cui eravamo abituati non è affar nostro (in effetti è sicuramente un affare.....loro). In ogni caso, segnatevi Closer, Crawl, Use Somebody e Sex On Fire. Quando vi usciranno dalle orecchie (soprattutto le ultime due) passate ai vecchi album.

(Mp3) Kings Of Leon - Closer


Bimbi di sessantadue anni fa.
Un sorriso "Old School" per concludere. Sugar "Chile" Robinson, bimbo prodigio del primo dopo guerra che reinterpreta un classico di Luis Jordan, Caldonia, poi ripreso in numerose altre versioni anche da Muddy Waters, Van Morrison e la Band. Dal film No Leave, No Love del 1946.
Buon pomeriggio a tutti.

23/09/08

TV ON THE RADIO "DEAR SCIENCE"

- Frequenze Review - Recensione n. 87/08

Halfway Home
Crying
Dancing Choose
Stork & Owl
Golden Age
Family Tree
Red Dress
Love Dog
Shout Me Out
DLZ (Mp3)
Lovers Day (Mp3)

Buy it from Amazon
Tv On The Radio Myspace



A Brooklin tira aria di rinnovamento. Aria calda e colorata. Adebimpe & C. avevano prospettato qualche cambiamento rispetto ai passati lavori, qualcosa che doveva far vibrare corde più dance, è così è stato. Nell’accezione più Tvontheradiana del termine. Dance, in questo caso, sta ad intendere un’apertura verso atmosfere meno dark e più groovy, uno sciogliere le briglie a sonorità più black, da sempre presenti nel dna dei newyorkesi, ma mai in maniera così palesemente spensierata. Chiari i riferimenti a George Clinton, a Prince e a tutto il mondo pop, nella sua forma più glam, complessa e tecnicamente affermata, da Bowie in poi. Questo ampio spiraglio non ha certo implicato un drastico distacco da tutto ciò fatto sino ad ora, tuttavia, le sonorità meno cervellotiche e respirabili da una più ampia maggioranza di persone, certificano voglia e capacità di riempire palcoscenici più ampi e accontentare pubblici più numerosi. Una crescita, secondo noi, ma anche una scelta che, probabilmente, farà storcere il naso a più di uno. Il tocco wave di Sitek, questa volta, segue orme più vicine all’afro/funk alla Talking Heads e alla sghemba solarità ottantosa di David Byrne. A questo proposito, non per niente, sono state reclutate forze dalla sezione fiati di Antibalas, incontrastati re dell'afro/groove della odierna New York. Un'altra mano è arrivata dall’habitué del giro di Sitek, Katrina Ford, voce dei Celebration e già collaboratrice dei TVOTR per Young Liars Ep e Disperate Youth, Blood Thirsty Babes.
A proposito di voci, Dio benedica quelle di Adebimpe e Malone. Nere come il carbone e in grado di esplorare efficacemente ogni via intrapresa. In questo senso vicine a quella di Corey Glover (vedi post precedente) che nei tardi anni ottanta scuoteva gli animi almeno quanto le loro ora (ascoltare per credere). Dear Science non ha certo una Wolf Like Me o una Staring At The Sun a far la differenza, ma proprio in questo risiede la sua forza. Le splendide DLZ, Halfway Home, Lover's Day, Crying, Red Dress, Love Dog e Shout Me Out, che ad un primo ascolto arrivano dopo l'immediatezza rotonda di Dancing Choose e Golden Age, col tempo crescono esponenzialmente, superando di un piano le altre due, la cui istantaneità rende hit da Hype Machine ma semplici comprimarie nell'insieme. La dolcezza di Family Tree chiude un cerchio in cui Stork and Owl viene compresa grazie alle curate orchestrazioni che la inquadrano.
Quindi un sincero applauso. Alla unicità, alla maturità e al genio. E uno anche a New York, che oggi, come e più di sempre, riesce ad imporre al resto del mondo ritmi da capitale mondiale della musica di qualità.

22/09/08

TV ON THE RADIO: SULLE ORME DEI LIVING COLOUR

- Frequenze Old Shool: paragoni -


I Tv On The Radio arrivano dalla grande fucina musicale Newyorkese proprietari di "una musica istrionica dove è possibile trovare di tutto"...Questo è il sunto di quello che si può leggere un pò ovunque sul web e sulle maggiori testate musicali. Beh, in realtà, c'era qualcuno che vent'anni prima aveva già vissuto la stessa situazione...e con una serie incredibile di similitudini e punti in comune.

Metà anni ottanta, New York.
Vede la luce una band composta interamente da ragazzi afroamericani, che raccoglie in sè la cultura nera del jazz, del funk e dell'hip hop e l'ondata musicale, prettamente bianca, in voga in quel momento: hard-rock/metal, hardcore punk e pop, i Living Colour. Vernon Reid (foto a sinistra) è l'ex chitarrista dei Defunkt. Corey Glover, un aspirante attore (vedi Platoon) con una particolare voce venata di soul.

Primi anni 2000, New York.
Vede la luce una band composta (quasi interamente) da ragazzi afroamericani, che raccoglie in sè la cultura nera del jazz, del funk e dell'hip hop e l'ondata musicale, prettamente bianca, in voga in quel momento: una ricelebrazione del periodo wave/post punk con forti componenti elettroniche e pop, i Tv On The Radio. Dave Sitek è il chitarrista/tastierista/producer, Kyp Malone è l'altro chitarrista (foto a destra). Tunde Adebimpe, è un artista visuale e aspirante attore (vedi Jump Tomorrow, Rachel gettin married) con una particolare voce venata di soul.

Fermiamoci lì. Come sottolineato, incredibili analogie a parte, esiste un filone di desinenze musicali che unisce realmente queste due band, un corridoio che passa dalle stanze di Fela Kuti, George Clinton e Herbie Hancock per poi dividersi e diramarsi verso influenze dalla pelle più pallida: le ascendenze pop/metal/hardcore di Reid da una parte, e quelle wave/postpunk di Sitek dal'altra. Epoche diverse, stesse premesse, caratteristiche quasi identiche. I Tv On The Radio cominciano dove finiscono i Living Colour, portandone avanti, seppur in maniera parzialmente differente, la stessa enorme opera crossover, segnati dalla multiculturalità Newyorkese come i loro illustri predecessori. Speriamo che, soprattutto per i più giovani, questo possa essere un motivo di curiosità nei confronti di una band (i Living Colour), le cui tracce sono ormai perse nella memoria (anche se l'ultimo ottimo disco è targato 2001), ma che all'epoca furono concreti portatori di novità e appoggiati addirittura dai Rolling Stones (con cui fecero un tour da spalla negli Stati Uniti nell'89). A proposito, per chi fosse interessato, i L.C. stanno tenendo un reunion tour in giro per l'europa. Il 2 ottobre saranno a Milano (Rolling Stone) e il 3 a Roma (Circolo degli Artisti).

(Mp3) Living Colour - Nothingness
(Ascoltatela, per esempio, vicino a Lover's Day dei TVOTR, i punti in comune, dalle melodie di voce, ai richiami orchestrali sono veramente molteplici)

19/09/08

FAST REVIEWS

- Consigli in pillole da 10 righe - Recensioni n.81-86/08

Il tempo è sempre poco, purtroppo. Per chi legge e per chi scrive. Per questo, è con le Fast Reviews, che cerchiamo di riassumere cosa esce di buono a livello discografico in poche parole, ma senza mai perdere di vista gli spunti più interessanti di ogni uscita. A chi legge (e ascolta) scegliere, con la benedizione dei Deejaymix Stores.


Simian Mobile Disco
Sample and Hold
(Attack Decay Sustain Release Remixed)
2008 Wichita (UK)

I Simian Mobile Disco sono James Ford e James Shaw, produttori, dj e remixer inglesi, che ormai conosciamo tutti anche come produttori di Klaxons, Arctic Monkeys e (Ford) Last Shadow Puppets. Sample And Hold, la versione remixata del loro album, vede la partecipazione di remixers di primo piano come: Shit Robot (DFA), Joakim, Cosmo Vitelli, The Oscillation, Silver Apples e Beyond the Wizard's Sleeve. Senza nulla togliere all'album originale, queste versioni concedono ai brani un'atmosfera più rilassata e (in diverse occasioni) più festaiola, lontana dai temi electro-nu rave persi nella memoria degli anni passati, regalando all'insieme un'aria meno rarefatta e più respirabile, spostata verso le vibrazioni disco che stanno travolgendo i dancefloor. Fra i due, teniamo questo.

(Mp3) Simian Mobile Disco - It's the Beat (Shit Robot Remix)


Okkervil River
The Stand Ins
2008 Jagjaguwar

Will Sheff spiega così la genesi dell'album: "C’erano così tante canzoni pronte che avevamo accarezzato l'idea di pubblicare un album doppio. Alla fine però abbiamo deciso di far uscire The Stage Names, tenendo il resto da parte per il lavoro successivo". Serve altra spiegazione? The Stand Ins è la continuazione ideale di The Stage Names, registrato ad Austin e prodotto dal collaboratore di lunga data Brian Beattie e dagli Okkervil River stessi; composto da 11 canzoni, il disco include Lost Coastlines, brano nel quale Sheff e Jonathan Meiburg (ormai solo membro degli Shearwater) duettano sulla gioia e le difficoltà di tenere insieme una band. Un lavoro che mantiene alto il livello compositivo/autoriale e che conferma gli Okkervil come una delle principali band di questo primo decennio del duemila. Mettiamo in download Starry Stairs, il brano che Sheff (durante la chiaccherata con noi, qualche mese fa) ci disse preferire fra l'intera produzione degli ultimi tempi. Una precisazione: l’edizione in vinile comprende un coupon con il codice per il download dell’album in MP3 per un periodo limitato di tempo.

(Mp3) Okkervil River - Starry Stairs


Radio Soulwax
Part of the weekend never dies (Dvd + CD)
2008 Pias (UK)

Part Of The Weekend Never Dies è un film che documenta l’attività live degli ultimi 3 anni dei Soulwax ed è stato registrato durante 120 shows svoltisi sotto il nome di Radio Soulwax in giro per Europa, Giappone, Stati Uniti, America Latina e Australia (vedi anche qui e post precedente). Il regista è Saam Farahmand, già autore di video di Janet Jackson, Hercules And Love Affair, Late Of The Pier, etc. nonchè vincitore del CAD Music Week Award come Best Director. Il DVD contiene: Part Of The Weekend Never Dies (69 minuti), Nite Versions Live at Fabric and 120 other places (54 minuti), Part Of The Weekend Really Never Dies (Behind the scenes), e un commento di Tiga. Nel packaging anche un cd con un live. Per tutti i Soulwax-addicted.

(Mp3) Mgmt - Kids (Soulwax Remix)


Fleet Foxes
Fleet Foxes
2008 Bella Union (UK)

I Fleet Foxes da Seattle sono riusciti ad attraversare mezzo mondo, sciogliere il cuore del sig. Rough Trade in persona (Geoff Travis) e arrivare ai vertici della classifica inglese nel giro di pochissimi mesi. Il gruppo si dedica ad un folk-pop arioso e classicheggiante, con forti rimandi agli anni 60, in particolare alla sottovalutata Band, ai Beach Boys più introspettivi e alle ballate alla Crosby Stills Nash And Young, riuscendo a corredare i brani di magniloquenti atmosfere senza che il barocco di alcuni suoni non risulti mai troppo sfarzoso, ma doni, anzi, una eleganza tanto semplice quanto attraente. Echi, reverberi e melodie a volte appena sussurrate fanno da tappeto sonoro all'intero lavoro. Un disco che porta la mente a visitare castelli fra i boschi. In Italia arriva etichettato Bella Union e per l’occasione esce in doppio CD, che include l’album uscito per Sub Pop (negli Stati Uniti) e parte del Sun Giant EP, oltre a brani ancora inediti. Fra i migliori debutti del 2008. Da avere.

(Mp3) Fleet Foxes - Blue Ridge Mountains
(Mp3) Fleet Foxes - Tiger Mountain Peasant Song


Stereolab
Chemical Chords
4AD (UK)

"Una raccolta di canzoni intenzionalmente brevi, dense, veloci e pop. Il primo album vero e proprio degli Stereolab da Margerine Eclipse del 2004, e loro undicesimo, è frutto di session di scrittura più rapide del solito che hanno portato a un risultato con echi di pop orchestrale e sottile psichedelia post-moderna. Chemical Chords rimane un disco classicamente Stereolab, sospeso fra il vintage di un passato affascinante e un futuro straordinariamente esotico. Una delle poche certezze che sa evolversi senza perdere un millimetro della propria magia, ormai supportata da una fanbase che non li tradirà mai".

(Mp3) Stereolab - Three Women


Gotye
Like drawing blood
Lucky Number (UK )

Eccolo qua. Finalmente arriva anche in Italia il beneamato Gotye. Disco uscito quasi 1 anno e mezzo fa in Australia e già da tempo in quelle lande disco di platino. Inserito da noi fra i migliori dischi dell'anno 2007. Wally De Backer, nato in Belgio, australiano di adozione. Cresciuto nell’insolita veste di batterista/cantante, Gotye si presenta con una cifra stilistica sostanzialmente di matrice pop/soul. Lo si può intuire dalla digressione Motown vs Phil Spector del singolo Learnalilgivinanlovin', dalla ballata Hearts A Mess, passando per il meraviglioso 60s Pop di Coming Back, o ancora all’esercizio sofisti-pop anni 80 di Thanks For Your Time. Se desiderate una recensione più completa di questo album date un'occhiata a cosa scrivevamo nell'agosto di un anno fa.

(Mp3) Gotye - The Only Way

18/09/08

DIFENDI CIO' IN CUI CREDI

- Brevi riflessioni -

Questo è lo sfogo di un romantico. Per questo, per evitare che l'amore sia frainteso con la pazzia, non vuole dilungarsi troppo.
Tutto nasce da una e-mail mattutina di un caro amico che mi segnala questo interessante articolo scritto da Ernesto Assante su La Repubblica.it. Si parla del nuovo arrivo di Myspace Music, un sito che, da quanto si legge, diverrà a breve la più grande biblioteca musicale mai esistita (ancora più grande e capiente di Allmusic). Ma non solo. Tenterà di fare le scarpe ad I-Tunes, che, ad oggi, tristemente, rimane il "negozio di dischi" (ma così NON possiamo chiamarlo) che vende di più al mondo. Major ed Indipendenti, davanti alla profonda crisi della musica, sembrano essere finalmente tutte d'accordo: chiunque potrà ascoltare un qualsiasi album dall'inizio alla fine, comprarlo e possederlo (virtualmente si intende - con soldi veri però), e gongolarsi fra playlist organizzabili e udibili gratuitamente, grazie all'aiuto degli inevitabili megasponsor che foraggeranno l'intera opera pia. Questo è il nostro futuro. Sorridente, disarmante, futuro.
La morte del disco.
Sia chiara una cosa: Frequenze Indipendenti nasce come progetto che vuole parlare di musica, aiutarne lo sviluppo e farne conoscere, nei limiti di chi scrive, l'importante passato e l'immediato presente, ANCHE attraverso il fondamentale uso degli Mp3. Ma ciò non significa che appoggi il download forsennato (gratuito o a pagamento) a discapito di ciò che di vero viene creato. Anzi.
I dischi, ragazzi, bisogna comprarli.
Che siano cd o vinili, bisogna che siano tangibili, abbracciabili, baciabili o distruggibili con sostanze vere. Se no che gusto c'è ? Che gusto c'è a possedere file ?! Il romantico sentire nei riguardi di un Lp è cosa da difendere e da tramandare ai nostri figli. Un disco non è solo la musica che contiene. Un disco è un importante mondo di sensazioni diverse, di situazioni, di ricordi. I negozi di dischi, quelli veri, sono un patrimonio di cultura tangibile, di roba che esiste, che c'è. Quell'odore inconfondibile di musica è una cosa che non può andare persa. Come un buon vino, un buon disco è cosa che respira, che ha un passato, che invecchia come tutti noi. Per questo, su internet, la musica, ascoltiamola. Ma i dischi, quelli belli, quelli che contano, quelli che sentiamo e amiamo fin da subito, compriamoli.
O avremo e tramanderemo aria. E l'aria, profumata, colorata o musicata che sia, rimane pur sempre, definitivamente, aria.

16/09/08

2 MANY RICH, 2 MANY POOR

- Frequenze Curiosity -
" I think every DJ should be forced
to be in a punk band for a year.
Cause DJing may be the most ridicolous, simplest
and most overpaid job on the planet "
James Murphy

Parole forti queste pronunciate da James Murphy nel film/documentario sui Soulwax; per certi versi paradossali, profetiche per altri. Difficili da condividere fintanto che il djset dei 2 Many Djs (sotto) registrato al Traffic di Torino non travalica il minuto sei e trentatre secondi ed allora ha inizio quello che, a detta di molti, sarà ricordato come il momento più adrenalinico dell'edizione 2008. Ora è tutto più chiaro, ma 'che confusione…..'



[
2 Many DJs
djset:TorinoTrafficFestival:10Luglio2008:]

RODRIGUEZ - COLD FACT

- Frequenze Reviews - Ristampa Dell'Anno
Recensione n. 81/08

Sugar Man
Only Good For.. (Mp3)
Crucify Your Mind
This Is Not A Song...
Hate Street Dialogue (Mp3)
Forget It
Inner City Blues
I Wonder
Like Janis
Gommorah (A Nursery..)

Rich Folks Hoax
Jane S. Piddy


Buy it From Amazon
Rodriguez Myspace



...Sugar man met a false friend

On a lonely dusty road
Lost my heart when I found it
It had turned to dead black coal
Silver magic ships you carry
Jumpers, coke, sweet Mary Jane...
(Rodriguez
"Sugar Man")

Cold Fact è, senza ombra di dubbio, uno degli album più belli e sottovalutati che la fine degli anni sessanta (1969 per l’esattezza), ha avuto il piacere di regalare.
La Lights in the Attic, ottima etichetta di Seattle che spazia ad ampio raggio fra Rock e Soul (da Black Angels a Nicole Willis, fino ad Antibalas e Blakes e a bellissime ristampe soul d'epoca) ha pensato bene di ricordare al mondo cosa, fino ad ora, si stava perdendo.
A volte si dice la sorte: quando questo album uscì (era il 1970), nonostante fosse sponsorizzato dalla fetta buona della Motown (la back orchestra di Rodriguez risponde al nome di Funk Brothers, una delle orchestre Soul per eccellenza, chiedere a Marvin Gaye, Supremes, Temptations, etc.) fu completamente ignorato in patria per poi andare a trovare gloria infinita in terre distanti anni luce dalle ribalte statunitensi. Il gioiello di Rodriguez fu più volte disco di platino in Australia e Sud Africa. Ma come spesso accadde nell’America dell’epoca, avere genitori dalla pelle ambrata (quelli di Rodriguez erano entrambi messicani, pur essendo lui nato a Detroit) non era certo il passaporto migliore per un successo immediato. Esempio eclatante di quel periodo fu Jimi Hendrix, madre di origini cheyenne e padre afroamericano, che il successo lo trovò, ma fuggendo in Inghilterra. Rodriguez aggiungeva di suo, un carattere schivo e difficile, poco incline alla socialità e ben poco disponibile nei confronti del pubblico. Dennis Coffey, uno dei chitarristi cardine della Motown, fu rapito dalle combinazioni lisergico-poetiche dei suoi testi proprio mentre Jesus (questo il soprannome di Rodriguez), chitarra acustica sotto braccio, teneva un concerto di spalle al pubblico. Da quell'incontro nacque Cold Fact, un album che racchiude tutto ciò che rese memorabili quei fatidici anni: una personale reinterpretazione del talkin' blues Dylaniano, una spremuta psicadelica di Doors, Hendrix, Beatles e Love accompagnata da liriche affogate in un mare di acido colorato e una fosforescente base soul/rhythm'&blues che solo una produzione targata Coffey/Theodore (da oscar della musica) è in grado di regalare (per ulteriori informazioni chiedere a David Holmes..).
Tuttavia, all'epoca, l'album vendette una modesta quantità di copie e Rodriguez, dopo l'insuccesso economico (e un appena accennato
secondo album), scomparve dalla circolazione. L'America e buona parte del mondo si dimenticò di lui. Tutto questo mentre (come dicevamo in precedenza), a sua insaputa, in Australia e Sud Africa lo osannavano come rock-star di prima grandezza. La storia, da qui in poi, è ottimamente raccontata da un film/documentario sud-africano dal titolo "Looking For Jesus" (vedi video in fondo al post): il racconto romanzato di Craig Batholemew, il giornalista che nel 1996 cercò (per mari e per monti) e rintracciò Sixto Rodriguez per comunicargli l'enorme successo che aveva riscosso dall'altra parte del mondo. Da quel fortunato incontro, due lunghi tour da tutto esaurito e tanta - dovuta - gloria. Oggi, l'album viene finalmente ristampato in un'edizione deluxe in digipak, comprendente un libretto di 36 pagine, con foto, testimonianze d'epoca e una intervista con lo stesso autore.
Dateci retta, fate aspettare ogni novità. Se c'è un disco da avere, oggi, è decisamente questo.

QUI una recentissima intervista della radio americana WNYC a Rodriguez.

Looking For Jesus - Part 1


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