31/10/08

HALLOWEEN SPECIAL

- Frequenze Special -


Quest'oggi abbiamo deciso di riproporre il risultato di qualche ora passata esattamente un anno fa con Antonio Raimondi ed Ettore Nicoletti (entrambi attori, già ricordati più volte nel blog, attuale presentatore di Frequenze Chart il secondo) proprio il giorno di Halloween.
31 Ottobre 2007, Frequenze On Air in radio. Doveva essere uno speciale in diretta e poco altro. Un copioncino basato su due chiacchere e alcune leggende della notte delle streghe e qualche bel brano a tema. In realtà, cinque minuti prima di cominciare, Ettore ha lanciato l'idea di una intervista al Conte Dracula e Antonio, suo compagno di piéce teatrali e oggi di sit-com, per l'occasione ospite di giornata, ha capito al volo. Noi siamo rimasti un pò spiazzati. Fortunatamente in regia potevamo contare su alcuni effetti (tuoni, pioggia, ululati, etc), così ci siamo fidati e abbiamo seguito alla benemeglio l'improvvisazione dei due. Ciò che vogliamo sia chiaro è che tutto quello che è andato in onda è stato completamente improvvisato dall'inizio alla fine. Anche chi ha già ascoltato lo special potrebbe trovare interessante riascoltarlo per godersi, col senno di poi, le estemporanee interpretazioni.
Siamo a Brasov, Transilvania, inviati dal Dott. Crociani (proprietario della radio) per intervistare il Conte Dracula...

Frequenze Indipendenti ^Halloween Special^




***Attenzione!!!***


Lo speciale di Halloween verrà trasmesso questa sera in diretta radiofonica (Fm. 95,900 / 96,200) dal Lego Cafè - Cesena, dalle 19.o0 in poi, prima del consueto appuntamento con Frequenze Chart (stessa location, 19.30 circa). Per l'occasione, ospiti speciali della Chart, a fianco del nostro Ettore, Gianluca De Rubertis e Alessandra Contini, meglio conosciuti come IL GENIO...

Dal vivo o in radio, non mancate!

30/10/08

WHAT'S NEW ?!

- News da info@frequenzeindipendenti.com -

La casella di posta di Frequenze, lasciata un pò allo sbando ultimamente, ha decisamente bisogno di smaltire un pò del suo peso. Sono molte le mail di gruppi nuovi (stranieri soprattutto) e di segnalazioni varie (complete di mp3 e approfondite descrizioni) non lette e/o lasciate alla polvere informatica. Prendiamo questo post come seduta snellente e cogliamo l'occasione per ringraziare tutti (lettori, ascoltatori, etichette e band) per i continui aggiornamenti. Ecco una prima parte di ciò che abbiamo estrapolato da info@frequenzeindipendenti.com dell'ultimo mese.


Innanzitutto, la protetta dei Calexico. Marianne Dissard da Tucson, Arizona. Disco (con Joey Burns e John Convertino a collaborare) in uscita a breve (titolo L'Entredeux). Quattro date in italia dal 19 al 23 Novembre (Arceto, Foligno, Cesena, Pisa) per conoscerla. Video spassosamente osè, brano fra Paolo Conte e Jaques Brel. Le highway americane incontrano le "Rue" Parigine e qualche chiassosa viuzza italiana...A breve ai nostri microfoni.

Marianne Dissard - Sans Façon
Marianne Dissard & Calexico - Casey's Last Ride


I Gramercy Arms sono un supergruppo di New York. Ne fanno parte membri di Guided by Voices, Luna, Joan as a Policewoman e Dead Air. Nell'omonimo Lp di debutto scrivono una lettera d'amore al più classico sound newyorkese di Television e Velvet Underground, filtrata da un certo sentire pop che, di questi tempi, sembra contagiare più di un'influenza. Contributi addizionali della release arrivano da Matthew Caws dei Nada Surf, voce in Nothing I Can Do, la stessa Joan Police Woman Wasser nel brano Wander On e un bel pò di altre guest, da Pernice Brothers fino all'attrice Sarah Silverman. Non male, fatevi un'idea.

Gramercy Arms - Looking at the Sun


La vostra vita gira attorno alla wave più nebbiosa degli '80. Depeche Mode? Magnifici. Cocteau Twins? Elizabeth Fraser è la cosa che più vi fa godere al mondo dalla vittoria dell'Italia ai mondiali dell'82. Doveste salvare un gruppo dei '90 sarebbero i Radiohead, ma solo perchè mantengono quella vena di tristezza che sentite da sempre essere parte del vostro dna. Beh, potreste optare, in un momento di slancio e rinnovamento, verso tali Home Video. Non un modo per passare una intera giornata a vedere filmini di matrimonio di vostra sorella, bensì per notare come i gruppi che più amate abbiano tanto influenzato anche questi ragazzi di Brooklin dall'equivoco nome. Scoperti dalla Warp Records, per voi non saranno nulla di nuovo, ma almeno non avrete scompensi ascoltando un disco del 2008.

Home Video - I Can Make You Feel it


Nebbiosa wave anni '80 - parte seconda. L'Australia, si sà, è una colonia inglese. A dimostrazione di tutto ciò, ecco Milo e Morgan da Melbourne, aka The Emergency. Kraftwerk vs Depeche Mode vs un bel pò di di scuola Modular. Il risultato può assomigliare anche a qualcosa tipo Colder...Buon ascolto.

The Emergency - Forever


Un sicuro rimedio contro la tristezza, da moltissimi anni a questa parte, ha il sorrisone e le fattezze afrofunk di guru George Clinton. Quest'uomo dalle qualità infinite ha pensato bene di raccogliere le forze e produrre un nuovo disco. Per l'occasione ha riunito una moltitudine di amici fra i quali Sly Stone, Santana, Red Hot Chili Peppers, RZA, El De Barge e il cantante gospel Kim Burrell sotto il nome di Gangsters Of Love. Qualche cover e un paio di pezzi nuovi (tra cui uno a marchio Parliament) sono il succo di un disco che dimostra come a sessantotto anni suonati la si possa mandare ancora alla grande, meritando ancora una volta enorme rispetto da ogni singolo musicista su questa terra, di qualsiasi età esso sia. Funkettieri dell'amore unitevi, The Mastermind of Funk is back again. Ascoltare e gioire.

George Clinton and His Gangsters Of Love - Ain't That Peculiar (Marvin Gaye Cover)

Ps: Non contento, George Clinton è impegnato anche in un altro progetto per festeggiare i cinquant'anni di casa Motown. Un disco Funkadelic/Parliament di Motown cover: da Heatwave a Bernadette, fino a Papa Was a Rolling Stone...


Sanno dove abiti. Quindi è abbastanza inutile cercare di sfuggire ai gioielli di RiotMaker Records. Il duo Fare Soldi è formato da Luka Carnifull (leggi anche Carnifull Trio) e Santana Pasta (leggi anche Amari) e si inventa un disco molto piacevole e decisamente ben fatto. Cassa dopo cassa, emergono cultura musicale, voglia di giocare col funk e divertirsi con le parole (I Wanna Feel Collins, Puff Dandy, Fessi Vivono..) nonchè uno stiloso gusto vintage rinfrescato da dinamiche decisamente da dancefloor. Complimenti alla produzione e al coraggio: nessuno, sino ad oggi, si era mai cimentato così egregiamente con Survivor (hit dell'84 dell'italianissimo Mike Francis) riportandola al pubblico ripulita dall'immagine da pianobar in cui era tristemente relegata. Il consiglio è uno solo ( vedi anche il brano Sappiamo Dove Abiti )...Non importa che tu sia leone o gazzella, comincia a...Fare Soldi..

Fare Soldi - Sappiamo Dove Abiti


Infine prendiamo in considerazione le (per fortuna poche) mail degli amici che ci chiedono più indie pop in radio e sul blog. Vi piacciono i gruppettini tutti fiori e palloncini ? Vorreste essere uno dei tantissimi I'm From Barcelona sul palco a cantare quanto il mondo vi sorride ? Ecco un'accorata (e, ahimè, poco elegante) risposta della redazione di Frequenze On Air proveniente dal 1986, quando molti di voi, probabilmente, non erano ancora nati. Perdonate la franchezza.

Slayer - Raining Blood

SEMPRE NEL PRIMO DA DESTRA

- Frequenze Curiosity -


[Ecco una divertente slide sui bagni pubblici piu curiosi ed originali al mondo. Tra i tanti il nostro preferito è questo, ma attenzione perchè un premio speciale và al dosatore di sapone liquido! D'ora in poi, a ripensarci, potreste tornare a rimpiangere la vecchia saponetta calamitata........]

A.F.

29/10/08

TRICKY live @ VOX CLUB - 23 Ottobre 2008

- Trip Hop From Bristol Atto Terzo -


Si conclude con Adrian Thaws (in arte Tricky) il ritorno discografico e on stage del Bristol-sound nel 2008. Dopo le eccelenti prove di Portishead (30 Marzo Milano) e Massive Attack (19 Luglio Ravenna) l’atto finale spetta proprio a Tricky e purtroppo la poesia si spezza sul palco del Vox Club di Nonantola. Le aspettative sono delle migliori: l’artista Inglese dopo qualche anno di crisi torna prepotente sul mercato discografico licenziando un album che riporta alle origini: Knowle West, oltre ad essere il titolo del suo ultimo lavoro è il nome del quartiere nativo di Tricky, uno dei sobborghi più degradati e nebbiosi di Bristol, probabilmente il vero specchio della sua anima. Così, sulle note di In The Air Tonight di Phil Collins la band fa il suo ingresso sul palco e come al solito le luci tingono l’atmosfera di blu e si affievoliscono lentamente. Un paio di minuti introduttivi e l’irritante Tricky con “sigaretta” alla mano e suadente corista al suo fianco (di cui sinceramente ignoro il nome) avvinghiano i microfoni. Ci si prepara a momenti poetici bruscamente interrotti da tormenti ossessivi, a suonate soul-blues picchiate da rap muscolari ma ... tutto ciò non è nel copione della serata. Il primo scoglio è proprio sul microfono di Tricky, completamente nullo e impercettibile dalla sala, lo stesso artista se ne accorge: un cambio di canale da parte del fonico di palco dovrebbe risolvere tutto (Siamo nel 2008 e gli spettatori hanno pagato 30,00 € per uno show) ma la comunicazione sembra non giungere al mixerista di sala e comincia così il Purgatorio. La cosa è a dir poco imbarazzante: Tricky si finge direttore d’orchestra ballando convulso a torso nudo col capo chino e dando le spalle al pubblico. La corista sorregge egregiamente lo show coprendo persino le parti canore che non le spettano. Tricky alle sue spalle fuma e fuma ancora, si dimena, gesticola e scandisce il tempo in maniera sciamanica ma tutto ciò non basta. Manca quella voce roca, profonda e nervosa a completare il quadro oscuro che tutti si aspettano. La regia non trova soluzioni e i pochi gemiti dell’artista si fanno sentire quando saltando nervosamente duetta allo stesso microfono guancia a guancia con la corista. Tutto ciò è abbastanza deludente e si attende la pausa sperando che qualcosa cambi ma con rammarico il tempo scorre e i brani migliori se ne vanno mutilati di corpo e anima. Dopo 40 minuti di sofferenze arriva l’atteso encore ma il problema audio a tratti si ripropone e Tricky (già provai sulla mia pelle la sua facile irrascibilità nel 2001) si innervosisce e si eclissa definitivamente davanti alla cassa della batteria, dimenandosi fumante e nient’altro. La stessa band perde verve e feeling con il pubblico, senza il front-man, i musicisti si trovano a dover svolgere un “compitino” e nient’altro, non c’è più contatto ne trasporto. Si sprecano le divagazioni quasi post e nulla giunge a conclusione. A questo punto che l'agonia finisca: il principe di Bristol afferra il microfono donando una manciata d’urla in delay e tanti saluti. Un applauso al disco pubblicato di recente, un inchino a una corista al di sopra di ogni aspettativa e un deludente NO-COMMENT su tutto il resto.

Alessandro Zoffoli
(Toffolomuzik)


Tricky - Baligaga
(from Knowle West Boy - '08)
Tricky - Puppy Toy
(from Knowle West Boy - '08)
Tricky - Hell is Around the Corner

(from Maxinquaye - '95)

28/10/08

GRACE JONES: CORPORATE CANNIBAL & HURRICANE LP

- Frequenze Preview -

Riflettendo sulla lista dei migliori dieci album del 2008 presto la difficoltà si tramuta in imbarazzo. Personalmente il ventaglio di candidati è povero come mai ed inevitabilmente si dovrà forzare qualche scelta. Se non altro il 2008 verrà ricordato - seppur con differenti fortune - come l'anno dei ritorni eccellenti. A memoria (intergrate se ometto) ricordiamo quello ottimo dei Portishead , David Holmes, Yoko Ono, Tricky, Metallica, Mercury Rev, AC/DC, Oasis, fino al semi-flop dei Verve. E proprio oggi si aggiunge al carnet forse il meno atteso e celebrato: quello di Grace Jones. Accompagnata dal solito stuolo di collaboratori (Sly & Robbie, Brian Eno, Ivor Guest) e dal sound trippy/dub che la caratterizza sin dagli esordi, la pantera nera esce con l'album Hurricane da un letargo lungo 20 anni ed a giudicare dal primo singolo estratto ha ancora unghie affilate come rasoi. Complice un video semplicemente inquietante: Corporate Cannibal è tanto spettrale e notturna da azzardare un paragone con gli ultimi UNKLE. Se il buon giorno si vede dal mattino, avvisiamo tutti i critici/detrattori dal grilletto facile che stavolta la pantera venderà cara la pelle. Quindi attenzione perchè con "Hurricane" potrebbe sorprendervi alle spalle.

AleFranchini

(Mp3) Grace Jones - Corporate Cannibal
(Mp3) Grace Jones - Hurricane

Buy Hurricane from Amazon



27/10/08

BOLLANI IN CERCA DI AUTORE

- Frequenze Books: La Sindrome di Brontolo -

Stefano Bollani
La sindrome di Brontolo
Baldini Castoldi Dalai editore
Super tascabili
Pagine 96 - Anno 2008


Un venditore di palloncini che fanno volare via chi li possiede, una donna afflitta dalla colpa di essere donna e bella, un tassista logorroico ma imprevedibile, un uomo dalle diverse identità in ogni diverso paese…
Cinque personaggi in cerca d’autore, è questo il titolo a cui ho pensato leggendo La sindrome di Brontolo, esordio letterario di Bollani Stefano, professione pianista. Bollani si trova a saltare, con un certo affanno, da un personaggio all’altro, da una storia all’altra, rincorrendosi ed inseguendo le proprie invenzioni, alle volte divertenti, troppo spesso banali. Il risultato è un enorme confusione narrativa che, mascherata da originalità, mostra tutta l’incertezza e l’impreparazione dell’autore, che rimpalla i suoi personaggi da una dimensione all’altra in una serie di incontri/scontri sempre troppo forzati. In questo modo il libro da grande opportunità narrativa, si trasforma in grande bidone dell’immondizia in cui gettare a manciate tutte le idee dell’autore, che non ha voluto compiere lo sforzo di amare, plasmare e lucidare le proprie creature, sforzo che rappresenta la quasi totalità del lavoro dello scrittore. Il risultato è una matrioska di pensieri accennati, mai sviluppati, che lasciano al lettore l’onere di una lettura personale. Tutto troppo facile, Bollani. Anche nello stile, che pretende di essere originale senza peraltro riuscirci, l’autore dimostra la propria incertezza, percorrendo strade già ampiamente battute e sfruttando diverse tecniche, il termine non è scelto a caso, di scrittura creativa e sentendosi spesso obbligato a giustificare al lettore le proprie scelte, con continue incursioni nella storia. La sindrome di Brontolo è purtroppo l’ennesima conferma di un malcostume diffuso tra gli editori, quello di prediligere la fama di un personaggio già noto all’ottimo lavoro di un illustre sconosciuto (vedi Frequenze Books precedente). Lo stesso Bollani, d’altronde, ha candidamente ammesso in una recente intervista di essere stato contattato da “un pezzo grosso della casa editrice” che gli domandava se avesse “qualcosa da pubblicare” , cosa dire…Non sono qui a giudicare le strategie commerciali delle case editrici, che dalla pubblicazione di libri di questo genere traggono comprensibilmente l’ossigeno per la pubblicazione di vere opere, che troppo spesso pagano l’elevato prezzo della poca notorietà. Da buon romantico quale sono, non posso però fare a meno di leggere un inganno in tutto questo, o meglio un prezzo da pagare per avere poi la possibilità di leggere l’attesissimo Alabama song o l’ultimo Jasper Fforde.
Bè signori, io con questi 8,90 € penso di aver pagato la mia tassa annuale.

Matteo Armillotta

25/10/08

THE NEXT MEMORABILIA

- Frequenze Gadgets -

Non si sa se lo facciano per promozione o per necessità, fatto sta che marchi leggendari del rock'n'roll stanno legando il proprio nome ad oggetti d’uso comune, interpretati seguendo le caratteristiche peculiari dei prodotti originali. Vediamone alcuni molto carini:


[ Per poter rockeggiare in casa senza tormentare i vicini vi serve il nuovo Vox amPlug: un micro amplificatore che si collega direttamente alla tua chitarra. Tre le versioni disponibili: la Vox AC30, Classic Rock e Metal dal suono piu spinto. È inoltre possibile collegare il nostro lettore MP3 per suonare sopra ai tuoi pezzi preferiti. 15 ore di autonomia con due pile e prezzo intorno alle 40 sterline ]



[ Grazie al software prodotto dalla Very Cool Software Company da Dicembre sarà possibile per 3 euro convertire lo schermo del tuo iPod Touch in una tastiera Stylophone, replicando tutti i suoni e le funzionalità originali, look compreso, della mitica tastiera degli anni 70 ]


[ Pure è la radio digitale prodotta da Marshall per gli appassionati che vogliono unire la piu moderna tecnologia di ricezione dei segnali radio ad un aspetto radio retrò ]

24/10/08

FREQUENZE WEEKEND

- Venerdì-Chart, Sabato-On Air -


Per tutti quelli che hanno intenzione di passare un weekend in compagnia di buona musica e qualche chiacchera, vi ricordiamo il doppio appuntamento radiofonico che offre Frequenze. Stasera (venerdi), dalle 19.15 alle 20, saremo in diretta dal Lego Cafè con i brani più votati nell'arco della settimana dagli ascoltatori/lettori, sparati in 45 minuti dal nostro Ettore nella Frequenze Chart (click sul banner nella colonna di sinistra per info).
Domani (Sabato), invece, da quel dell'Officina 49, è il turno di Claudio e dell'appuntamento periodico con Frequenze On Air che, per l'occasione, avrà come ospiti della puntata diversi membri delle migliori realtà romagnole (Granturismo, Dora Markus, Don't Cry For the Country Boy, 64 Slices Of American Cheese) riuniti in un bellissimo progetto chiamato "1968". Un modo per riscoprire, attraverso la navigata esperienza di Luigi Bertaccini (esperto cicerone musicale, dj e voce storica di diverse radio), e le doti delle nostre promesse, le migliori cover dei brani italiani che nel 1968 facevano battere i cuori nazional-popolari della gente (Celentano, Patty Pravo, e così via..). Un progetto bellissimo che, a breve, diverrà itinerante e girerà tutta Italia. Insieme a loro, approfittando dell'argomento, andremo anche noi ad inoltrarci in un anno, il 1968, così determinante per tutto l'ambiente musicale, esplorandone luci ed ombre, cercando di rapportarlo con questo sconquassato 2008 e alcune delle sue migliori uscite.
Questo il programma delle corse. La radio è sempre quella (Radio Milano/Rete96 Fm 95,9/96,2)...A questo punto, dal vivo o nell'etere...Non mancate !

Alcune anticipazioni:


...dalla Chart...
Last Shadow Puppets
My Mistakes Were Made for You

In uscita per la Domino, il nuovo singolo dei Last Shadow Puppets, un omaggio a John Barry e alle atmosfere da spy story di cui è il re incontrastato. I creatori del nuovo 007 avrebbero dovuto pensare ad una intelligentissima mossa inglese piuttosto che andare a pescare nel pentolone pop americano..."Old School is the real new cool". Chi ha orecchie per intendere... Qui il video del duo inglese. Dalla settimana prossima, My Mistakes Were Made for You sarà fra i nuovi brani votabili della chart nella colonna di sinistra del blog.


...da Frequenze On Air...
The Foundations
Build Me Up Buttercup

Novembre 1968: Nixon diventa presidente degli Stati Uniti e il crescente sentimento di protesta contro il sistema non è solo patrimonio dell'occidente. Alcuni studenti, a Praga, occupano l'Università per protestare contro la politica prevaricatrice dell'Unione Sovietica nei confronti della Romania. In questo surriscaldato clima, i Foundations fanno uscire uno dei singoli soul più famosi e spensierati della storia...

23/10/08

MANTICA

- Support Your Local Festival -

Socìetas Raffaello Sanzio
presenta

Màntica.
Esercizi
di voce umana


Cesena, Novembre 2008

Ha la struttura di un festival; ha la forma di un'accademia che offre corsi differenti di pratica vocale. La sua caratteristica è l'esercizio, la prova, l'agire e la sospensione del discorrere. Gli spettacoli, i concerti e gli esempi sono tutti manifestazioni di voce umana. L'indirizzo è vago e spurio se si considerano gli ordini fissi della storia musicale. La sua logica si rifà a quella di una composizione più grande. Il programma completo sarà presentato oggi, Giovedi 23 Ottobre alle ore 18.00 presso il teatro Comandini di Cesena.

Interverrano Chiara Guidi, Claudia Castellucci, Romeo Castellucci.

Subito a seguire Ingiuria: una sequenza utile per imprecare versi cadenzati da Chiara Guidi e musicati da Teho Teardo tratti liberamente da testi di Claudia Castellucci.

:PROGRAMMA::.

4-9 novembre 2008
Ore 19-22,30 Socìetas Raffaello Sanzio, Paradiso (installazione – prima italiana) Chiesa di Santo Spirito, Via Milani 15 Con il contributo del Comune di Cesena – Assessorato alla Cultura In collaborazione con Alma Mater Studiorum Università di Bologna – Facoltà di Architettura “Aldo Rossi” Sede di Cesena Paradiso è presentato all'interno del programma del festival VIE Scena Contemporanea di Modena

15 novembre 2008
Socìetas Raffaello Sanzio, ore 21.00 The Cryonic Chants (Live) (€ 10,00)Scott Gibbons (USA), ore 22.30 Augustinian Melody (Live set) (€ 5,00)ToffoloMuzik, ore 24.00 Soundtracks To Zero (Dj set)

16 novembre 2008
Lavinia Bertotti, Madrigali su bassi di danza Socìetas Raffaello Sanzio, Uovo di bocca Letizia Renzini, Dietro la porta chiusa. Conversazione con lo spazio Cisseis duodecimmaculata a cura di Sephphy (DJ set)

17-19 novembre 2008
Preparazione della voce al canto e al recitato, laboratorio a cura di Lavinia Bertotti Esercitazione su passi e canti corali, laboratorio a cura di Claudia Castellucci

17-22 novembre 2008
Cori sincronici di chiamate e di risposte, laboratorio a cura di Adachi Tomomi

20 novembre 2008
Teatro Rasi di Ravenna in collaborazione con Nobodaddy/Ravenna Teatro Socìetas Raffaello Sanzio, Madrigale appena narrabile Concerto di Michael Gira a cura di Bronson Produzioni

21 novembre 2008
Socìetas Raffaello Sanzio, Madrigale appena narrabile Concerto di Scott Matthew a cura di Bronson Produzioni

22 novembre 2008
Alessandra Fiori, Paradisi Porta (concerto realizzato all’interno del programma Concerti del Teatro Bonci) Socìetas Raffaello Sanzio, Night must fall (prima assoluta) Nico Staiti, Vocem devorat dolor I'm from Poland, baby a cura di Teho Teardo (DJ set)

23 novembre 2008
Socìetas Raffaello Sanzio, Night must fall (prima assoluta) Adachi Tomomi, Double face, double voice & Voice and Infrared Sensor Voice Black Fanfare, Africa Blues Africa La musica è per ballare. Ballare muove il corpo. Il corpo è musica a cura di Luigi Bertaccini

A.F.

PLEASE, COVER ME pt. 4

- Raw Rock'n'Roll Covers Attack -



The Sonics
Do You Love Me (mp3)
(The Contours cover)


Washington, più precisamente Tacoma, è la città da cui proviene il gruppo culto per ogni appassionato di garage. I Sonics hanno ispirato centinaia di band dalla fine dei sixties, giungendo a noi con lo stesso impatto di un jet che oltrepassa il muro del suono. Tratto dal primo album Here Are The Sonics (1965), interpretano, con rasoiate a sei corde e inconfondibili timbriche targate Gerry Roslie, un brano del 1962 dei detroitiani The Contours, gruppo soul/r’n’b di casa Motown, brano che potè godere di una seconda giovinezza grazie al film Dirty Dancing che lo utilizzò per la propria colonna sonora. Inutile un paragone: entrambe i brani hanno il loro fascino. Mentre l'originale, pettinata versione dei Contours invita a danzare, quella dei Sonics offre la possibilità di rotolarsi letteralmente. Ma si sa, Roslie & C. riuscirebbero a spettinare anche l’ispettore Kojak...


The White Stripes
Stop Breaking Down (mp3)
(Robert Johnson cover)


Le presentazioni sono inutili, sia per il duo che reinterpreta il brano, sia per l'originale esecutore. Jack e Meg immergono chitarra e bacchette nel fango del Mississippi prima di registrare tutta l’urgenza e la carica del blues di “Mr.Patto col Diavolo”. Ne scaturisce un brano volutamente lo-fi che tanto si avvicina, seppur con logiche differenze, all'intenzione originale.
Nel 1972 i Rolling Stones si cimentarono con la stessa cover, ma il risultato, ahimè, è lungi dalla forza e dall’immediatezza del lavoro svolto dai loro giovani colleghi statunitensi: per questa volta il risultato USA vs. UK è di 1 a 0.


The Kingsmen
Louie Louie (mp3)
(Richard Berry cover)


A Portland si sbiascicano le parole. O meglio, Jack Ely, voce dei Kingsmen di base a Portland, non doveva aver fatto alcun corso di dizione: quando questa cover di Richard Berry iniziò ad avere successo, nello stato dell’Indiana le brave casalinghe iniziarono a polemizzare perché i loro figli capivano cose oscene nel testo del brano, nonostante questo non le contenesse. Si sa, i ragazzi fantasticano ed i federali si attivano immediatamente quando questo pericoloso fenomeno si verifica.. Tutto il trambusto permise a questa cover di raggiungere vette di popolarità di certo non sperate.
Signore e Signori, questa è la stonata Louie Louie, zeppa di oscenità.


Dan Sartain
Tiger Man (mp3)
(Rufus Thomas cover)


Rufus Thomas, prima di firmare per la Stax, ebbe un contratto per la prestigiosissima Sun Records, le stessa di Johnny Cash, Elvis Presley e Jerry Lee Lewis, tanto per intenderci.
Proprio sotto l’ala protettrice della Sun, Rufus incise questo brano rock-blues dalle percussioni selvaggiamente tribali (non a caso il “sottotitolo” del brano era “King of the Jungle”, ovvero re della giungla). Il potenziale di questo brano non dev’essere sfuggito a Dan Sartain che, in occasione dell’intervista fattagli dal blog Daytrotter, ha per loro registrato una mini session, durante la quale ha eseguito proprio Tiger Man, velocizzandone l’esecuzione e cantandoci sopra con il suo solito stile sguaiato. C’è chi sostiene che io sopravvaluti Dan Sartain. Forse è vero. Ma date un ascolto a questo brano e poi saprete giudicare voi stessi. Io continuo ad essere fermamente della mia idea.

Marco Rota

22/10/08

FREQUENZE INTERVIEW: CALIBRO 35

- Intervista ai Calibro 35 - da Frequenze On Air di Sabato 11 Ottobre -


Dal vivo, pur essendo privi di Enrico Gabrielli (tastiere/fiati/ tuttofare) hanno trasmesso quintali di vibrazioni funk al pubblico di Frequenze On Air e dell'Officina 49 e si sono dimostrati una delle poche realtà italiane realmente degne di nota in questo momento. Idee, capacità e stile di livello superiore, paragonabile a certe funk band d'oltreoceano (penso a Budos Band, per esempio). George Clinton diceva "Who say a Funk band can't play Rock ?!". Aveva ragione. I Calibro riprendono i brani delle colonne sonore di film storici della cinematografia italiana anni '60/'70 (Italia a Mano Armata, Milano Calibro 9, etc) di grandi maestri come Morricone, Micalizzi, etc e le riportano a nuova vita attraverso un piglio crudelmente grezzo e bluesy, linfa rock per groove dannatamente funk. Di questi giorni l'uscita ufficiale del primo disco targato Cinedelic che avrà distribuzione internazionale (Europa, Giappone, Stati Uniti). A questo pro, dopo il via libera della nostra emittente radiofonica allo streaming via internet della quasi totalità delle nostre trasmissioni radiofoniche, rendiamo disponibile per l'ascolto e, per chi fosse interessato, per il download (click su Divshare nel player qui sotto, poi su "download" nella paginetta che si aprirà) l'intera parte della prima puntata di Frequenze On Air (andata in onda sabato 11 ottobre) dedicata ai Calibro 35. Nei 41 minuti circa, oltre all'intera intervista alla compagine milanese, troverete, in più, il loro singolo, L'Appuntamento (cover di Ornella Vanoni feat. Roberto Dell'Era) e i 3 brani che hanno eseguito live per il pubblico dell'Officina e degli ascoltatori via etere. Ad inframezzare l'intervista, i singoli di Chin Chin (perfettamente a tema) e Fujiya & Miyagi, con la relativa notizia dell'annullamento delle date dei live italiani della band inglese.
Buon ascolto.

Calibro 35 Myspace

Frequenze On Air - 11.10.08 - Seconda parte (41 min. circa)
Intervista ai Calibro 35 + brani live della band e varie (Chin Chin, Fujiya&Miyagi).

21/10/08

DON LETTS: SUPREME PUNK ATTITUDE

- Frequenze Old School -

Solamente in tre occasioni le copertine dei Clash non ritrassero Strummer e soci. Tra queste l’unica dove è rappersentato un personaggio reale che, con falcata lunga e sicura, si dirige verso un presidio di polizia in assetto antisommossa è quella di Black Market Clash. Bene, l’uomo qui a lato ha un nome e un cognome: Don Letts. Disc-jockey, videomaker e ora regista affermato. Ed i Clash nel 1980 gli resero cosi omaggio. Ma andiamo per gradi.
Letts nasce a Londra nel 1956 da genitori jamaicani mentre la sua avventura artistica comincia solo nel 1975 tra i marciapiedi di Kings Road, quartiere di Chelsea. Dirimpetto al Sex, il negozio bondage gestito da Malcolm Mclaren e Vivienne Westwood, alcova dei futuri Pistols (Sid Vicious ci faceva il commesso), Letts gestiva l’Acme Attractions, una bottega d’abbigliamento usato, dischi e quant’altro di esotico e pittoresco, dove gli echi di dub e reggae pompavano forte da mattina a sera. Comincia cosi' uno scambio di "visite" tra i frequentatori dei due negozi che portò allo sviluppo di nuove idee musicali caratterizzate da un comune denominatore: l'insofferenza per le regole, la mancanza di spazi, il senso di ribellione contro un sistema marcio e schiacciato dalla recessione. Diciottenne iniziò a lavorare come dj al Roxy (storico locale dei punk londinesi) appena prima che il punk detonasse in tutta la sua potenza sociale e lo sbalzasse nell’occhio del ciclone. Senza aver a disposizione molti dischi di gruppi punk da includere nella sua playlist, mantenne giocoforza una scaletta ricca di dub e reggae jamaicano. Suonare rock'n'roll sarebbe stata un'alternativa più naturale, ma conforme alle regole non scritte del punk. Per Letts mantenere un’identità stilistica definita si dimostrò una scelta coraggiosa e azzeccata. Infatti questo suo sentirsi spirito libero fortemente legato alle proprie radici musicali e culturali farà di lui il dj per eccellenza in grado offrire un contributo influente all'evoluzione della scena. Strettissimo fu il rapporto con i Clash sfociato nella collaborazione sia per Sandinista che nelle sperimentazioni dub dancehall di Blak Market Clash ed in seguito come membro dei Big Audio Dynamite insieme a Mick Jones. Con la sua inseparabile Super8 filmò senza filtri tutto quello che successe al Roxy ed il suo primo film, The Punk Rock Movie del 1978 rappresenta il documento più veritiero sulla scena punk rock inglese.

Godetevene un assaggio:




P.S.: Se conoscete qualcosa di piu trasgressivo ed anticonformista che suonare reggae e dub giamaicano nel covo dei punk londinesi nel 1977 fatecelo sapere.

A.F.

20/10/08

BRIGHTBLACK MORNING LIGHT "MOTION TO REJOIN"

- Frequenze Review - Recensione n. 100/08

'Motion to Rejoin'
2008, Matador

Introduction
Hologram Buffalo (Mp3)
Gathered Years
Oppressions Each (Mp3)
Another Reclaimation
A Rainbow Aims
Summer Hoof
Past a Weatherbeaten Fencepost
When Beads Spell Power Leaf


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Brightblack Morning Light Myspace

La musica dei Brightblack Morning Light è un sensualissimo sogno ad occhi aperti. Anzi, diciamocela tutta: è la droga liquida più potente ed economica che si trova in commercio. 'Motion to Rejoin' è il loro ultimo disco, appena uscito. E a giudicare dai due pezzi di apertura, sembrerebbe che il gruppo del New Mexico non abbia cambiato tanto la direzione e la corposità del proprio suono. E per fortuna, aggiungo io. Per chi non li conoscesse, i Brightblack Morning Light sono un'oscura piccola orchestra di freaks, inzuppati di psichedelia, gospel e jazz, che costruiscono mantra sonori suadenti come un pitone che striscia sulla seta, armonie vocali che si librano e si uniscono nella luce ultraterrena di un blues trasfigurato e dilatato, un Fender Rhodes e una chitarra slide che sono una vera vasca di cioccolato fondente per le orecchie di ogni sognatore e musicomane.
Tutta opera di Naybob Shineywater e della sua compagna, Rachael Hughes, che insieme al resto della comune hippie con cui vivono, consegnano mistici versi riguardanti arcobaleni, ologrammi di bufali e 'la vita in una piccola tenda sulla riva del fiume' - e hanno tutta l'aria di crederci sul serio. Ma, se a una lettura oggettiva i testi dei Brightblack Morning Light risultano ridicolmente fricchettoni e new age, ascoltati con il loro usuale tappeto sonoro hanno tutto un altro effetto. Una volta fatto partire un loro disco ti perderai e dimenticherai quello che stavi per fare. Una volta che ti arrendi alla corrente del loro fiume, non saprai mai dove se n'è fuggito il tempo.
Consiglio di non aggiungere altri additivi, chimici e non, durante l'ascolto: non ce n'è bisogno (un'occhiata al video che alleghiamo, in questo senso, potrebbe essere utile).
Ah già: inutile dire che i Brightblack Morning Light sono la colonna sonora perfetta per fare l'amore.
In maniera dolce e lasciva.
E molto, molto lenta.

Claudio Cavallaro

19/10/08

COVER ART RE-RELOADED

- Lazy Sunday, Tiny Post -

(click to enlarge)

° ° Kraftwerk : Man Machine (1978) ° °

° ° Mishka : Man / Machine Sweater ° °

° ° Matt Groening : Man-Machine Brotherood Poster ° °

18/10/08

FREQUENZE CHART * 17.10.08

- Frequenze Podcast -

Fra voti sul blog e mail, ecco il risultato radiofonico settimanale delle vostre preferenze...Per tutti quelli che non hanno potuto ascoltare la chart in diretta (ogni venerdi, dalle 19 alle 19.45 - per info vedi banner Frequenze Chart - colonna di sinistra), ne rendiamo disponibile il succo in streaming e/o download (click su Divshare, poi, download).

Da domenica i nuovi brani da votare sul blog e alle nostre mail.

Un bentornato a Ettore Nicoletti alla conduzione delle nostre trasmissioni! A proposito: sempre nella colonna di sinistra troverete un altro banner costantemente linkato alla sit com di Idea Tatoo che proprio il nostro Ettore, in compagnia di Marcantonio Raimondi Malerba sta girando con successo da qualche tempo.

Buon ascolto!


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17/10/08

PILOOSKI DIRTY RE-EDITS

- Frequenze Old School Re-Edits -

Re-Edit: alterazione della struttura originale di una canzone creata ripetendo, riordinando o rimuovendo sezioni di registrazioni originali.


>>>ELVIS PRESLEY - CRAWFISH (PILOOSKI RE-EDIT) <<<

:MP3:


Mercoledì 18 Luglio 2007 sulle pagine di questo blog ci si augurava che qualche produttore illuminato mettesse mano ad un classico minore della carriera di Elvis Presley ma dalle potenzialità enormi. Ebbene ci siamo. La re-edit di “Crawfish” firmata Pilooski arriva sessanta anni dopo la sua release iniziale nel film “King Creole” ma gli elementi essenziali del pezzo rimangono immacolati. L'arrangiamento non cambia, il tono è caldo e, nonostante stiano cantando una canzone sui crostacei (crawfish significa aragosta) la tensione sensuale tra Elvis e la cantante femminile viene ulteriormente intensificata dal beat metronomico di Pilooski che estende semplicemente la traccia aggiungendo un tappeto di vellutate percussioni. Solo in conclusione si lascia andare ad una acceleratina sincopata di beats che trascendono verso atmosfere più moderne. Si tratta di una re-edit efficace e molto ben costruita, in particolar modo per la naturalezza con cui si uniscono senza sforzi suoni di due epoche tanto lontane. Quella di Crawfish insieme ad altre nuove re-edits di Pilooski le potrete trovare nel secondo volume della serie D-I-R-T-Y E-D-I-T-S in uscita a Dicembre. Come per la precedente edizione saranno disponibili pochissime copie (solo 2000) dalla grafica minimale e spartana senza nemmeno i titoli delle canzoni stampati in copertina. Il motivo? Sono tutte re-edits non autorizzate.

A.F.
From D-i-r-t-y E-d-i-t-s vol.1:

(MP3) The Pointer Sisters - "Send him back - pilooski edit"


16/10/08

FAST REVIEWS

- Recensioni n. 94-99/08 -

Woven Hand
Ten Stones
2008 Sounds Familyre

Fin dall'alba dei tempi, le peripezie del mondo e dei suoi abitanti, gli amori insoddisfatti, le vaghe tristezze e le gioie più inebrianti hanno trovato la forma più semplice di espressione nella musica e nella poesia. Ci sono artisti che, da sempre, raccolgono queste arti, esseri umani che danno forma ad odi spensierate, graffianti sdegni contro il potere, amorevoli serenate, accuse verso donne irriconoscenti, preghiere, vere e proprie rivolte. Corti medievali, vicoli di strade, treni merci, "crossroads" o affermati teatri, non esiste un luogo esatto dove confinare queste figure, fantasmi che prendono per mano gli umori della gente, appaiono e scompaiono, poeti solitari le cui singole note sono così potenti da sembrare suonate da intere orchestre. Chi lo conosce, sa che il pastore di anime Edwards (aka Woven Hand) è tutto questo e molto di più. Un portatore di salvezza. Un predicatore in un limbo perenne fra estasi e dannazione. Ten Stones suona molto più Sixteen Horse Power rispetto ai precedenti, con distorsioni sature in primo piano e un songwriting ai massimi liveli dall'inizio alla fine. La cover sghemba e splendente di Quiet Night of Quiet Stars di Jobim e la dolce ferocia di Beautiful Axe paiono indicare le uniche vie di salvezza da una imminente catastrofe. Un disco che, come David Eugene Edwards ci ha abituati, salverà le nostre anime dopo averle catapultate in una livida apocalisse.
Sabato 29 Novembre in concerto al Bronson di Ravenna.

(Mp3) Woven Hand - Kicking Bird


Mogwai
The Hawk is Howling
2008 Pias Belgium

Per ciò che ci riguarda una più che degna continuazione del lavoro che la band sta compiendo da anni a questa parte. Il post rock dei Mogwai si apre in suites lunghe chilometri, dense ed incandescenti come lava appena eruttata. Tracce perse in oceani profondi o in spazi cosmici, ciascuna avvolta da una magia sonora unica e difficilmente descrivibile. Per tutti i fan della band e per chi desidera provare nuove equazioni sonore, col doppio rischio di rimanere incantati /ipnotizzati o direttamente spiazzati dalle numerose diversificazioni strumentali degli scozzesi. Una nota per i fan: The Hawk is Howling (oltre all'edizione in vinile) viene distribuito in edizione limitata su CD+DVD con speciale materiale extra, tra cui il film Adelia I Want To Love, girato dal mago della Blogotheque Vincent Moon.


Vari
Jump Back
2008 Le Smoke Disques

Tre righe-tre per segnalare questa simpatica compilation che può contare sulle perle del padrino del Soul reinterpretate da eclettiche formazioni di mezzo mondo. Brani incisi tra fine 60 e inizio 70, in un’esplosione di coloriture Funk, per un totale di 19 brani non mixati. Non male. James Brown still Lives!



Golden Animals
Free Your Mind and Win a Pony
2008 Happy Parts Recordings

Era il 30 novembre 2007. I Golden Animals avevano bussato alla buchetta della nostra posta e noi avevamo risposto con una segnalazione immediata. All'epoca, mettevamo in discussione la stimolante integrità di questa band con un probabile approdo ad una etichetta più consolidata. Così non è stato. La Happy Parts Recordings, alla lunga, è riuscita a tenersi stretta questo duo che, oggi, dopo un interessante Ep omonimo (andato esaurito in breve tempo, ma ancora disponibile al link del nostro precedente post - vedi qui sopra - ancora per poco!) mostra le proprie capacità nel grande oceano della distribuzione con Free Your Mind and Win a Pony, un album indubbiamente piacevole. Paesaggi sud californiani incorniciati con gusto tipicamente country/rock'n'roll, una cavalcata in lande fatte di sole, rocce e sabbia, accompagnati da una chitarra che sovente viene accarezzata da un ditale slide e un approccio che riporta direttamente alla fine dei sixties con un occhio strizzato al rythm'n'blues e l'altro ai figli dei fiori e alla psichedelia. Devendra Banhart guarda stupito. Ne sentiremo parlare.

(Mp3) Golden Animals - The Steady Roller


Antony and The Johnsons
Another World Ep
2008 Rough Trade

Passate le speculazioni collaborative (vedi per esempio Hercules Love Affair e, più recentemente, Bjork), Antony è tornato alla cosa che sà fare meglio di tutte: la poesia. La densità emozionale di Another World Ep è di alto livello, più o meno dalle parti di I'm a Bird Now, tuttavia non si sposta di un millimetro da ciò fino ad ora prodotto. Questa situazione è, da una parte (quella dei fans) rincuorante, e dall'altra dannatamente ripetitiva. E come tutte le cose che si ripetono costantemente, anche se bellissime, perdono forza col passare del tempo. Non è un male, sia chiaro. Però uno come Antony Hegarty può muoversi da dov'è (e lo ha dimostrato donando voce, spessore e fama a progetti altrui) e dimostrare a tutti che non è solo lì, nel caldo cantuccio di un intimo palco costantemente ovattato, l'ercolina forza della sua musica. Sta nei sinonimi di procedere il senso di questi brevi pensieri: proseguire, seguitare, avanzare. In questo sei il migliore Antony, ma non fermarti qui, ti prego.

Ps: in costante attesa di The Crying Light - 2009.


Cut Copy
In Ghost Colours
2008 Modular

Il primo aggettivo che mi viene in mente dopo aver ascoltato Cut Copy è: bilanciato. Gli australiani, dai tempi di Bright Like Neon Love, sono i più compassati e stilosi produttori di musica da ballo che il pianeta conosca, dei soppesatori di suoni, mai troppo lontani dal cuore, mai troppo vicini al cervello. Lontani dai martellanti suoni francesi post Daft Punk, ammiccanti quanto basta allo strapotere del synth, fedeli discepoli della musica suonata, Whitford, Hoey & Scott rappresentano il vero compromesso fra il pop (con palesi richiami agli anni ottanta) e la dance pura e semplice. In Ghost Colour è un disco dai toni caldi, senza vistosi acuti, con il solo waveoso attacco di So Haunted a donare qualche spigolo. Brani che portano in pista le ragazze e fanno bere qualche drink in più ai maschietti, la colonna sonora ideale per gli Yuppies del 2000. Qualcuno ricorda lo slogan mid-eighties della Lancia Y ? "Piace alla gente che piace". La Modular ne è felice.

(Mp3) Cut Copy - Hearts On Fire

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