30/04/10

LIGHTS AND SHADOWS

- Frequenze News -


Ecco la prima parte (di tre) del documentario sul making of del prossimo album degli UNKLE ("Where Did The Night Fall") in uscita a maggio. Insieme a quello dei Black Keys (post precedente) è di sicuro il lavoro più importante ed atteso. Nelle tre parti (Parte 2, Parte 3) si possono ascoltare in anteprima alcuni frammenti delle nuove canzoni e vedere un pò tutti gli ospiti all'opera.
Qui altri dettagli sull'uscita.

FRANK AND HIS NEXT GIRL

- Frequenze News -


L'album Brothers sarà la migliore uscita psych-blues dell'anno, questo per essere chiari da subito (a maggio negli stores). Ad anticiparne il lancio, un paio di video ( Tighten Up e Next Girl qui sotto) in cui traspare una delle doti maggiormente apprezzabili in un artista (o due, in questo caso) e, più in generale, in un essere umano pensante: l'autoironia, la voglia di prendersi poco sul serio.
E' il dinosauro Frank che ci introduce, attraverso questi primi due singoli,  il nuovo album dei Black Keys.
Ps: leggete i sottotitoli.

29/04/10

STILL MORE INDIPENDENT

- and hard to find -


Architeq - Odyssey
The Beatles - Tomorrow never knows (leftside wobble edit)
1gnition - Secret sunday lover (Greg Wilson edit)
Bobbie Gentry - Missisippi delta

NO DOUBT, IT'S SUMMER!

- A remix project by Max Tannone -




Max Tannone do it again! Dopo Radiohead e Beastie Boys ora è la volta di far incontrare Mos Def e Desmond Dekker, creando un binomio complementare ed affiatato.

>>Mos Def - Mos Dub (album completo) / alt link

BIBIO - JEALOUS OF ROSES

- Frequenze Video -



Ripensandoci a freddo, nelle nostre classifiche (inedite) del 2009 ci sarebbe rientrato sicuramente Bibio, sia con l'album "Ambivalence Avenue" che con la freschissima “Jealous Of Roses”. Un ping pong di suoni che partono ad intermittenza dalle casse e, come fossero bolle di sapone, rimangono in sospensione galleggiando al centro della stanza. Si rincorrono, si urtano fino a fondersi insieme e, in un millesimo di secondo, se ne scoppiano via. Sforzandosi nel giochino dei riferimenti, sembra la versione 2.0 di Don't Call Me Nigger, Whitey.


>>Bibio - Jealous of roses

28/04/10

ELECTRONIC WARRIORS

- Frequenze News -

Photobucket

KITSUNE' MAISON
VOL. 9

(le Petit Bâteau Edition)

Il sottoscritto si è fermato al quarto volume della serie, dopodichè – ed è un parere strettamente personale – le produzioni si sono fatte via via più irrilevanti dai suoni sempre più approssimativi, vecchi e dozzinali. Una povertà di idee resa ancora più statica dalla ricerca caotica dell’hype senza essere smossi dal benchè minimo sentimento artistico. Ma a rendere nel complesso il lavoro di compilazione più amalgamato del solito, quest’ultima ha almeno il pregio di avere un’idea di fondo che accomuna tutti i brani. Infatti la compila è stata pensata e dedicata, in collaborazione con il marchio Petit Bateau, a Yume un bimbo appena nato nella famigli Kitsune. La selezione, davvero a misura di neonato, è fatta di suoni innocui e confortevoli, più contemplativi rispetto al passato. Per i più grandicelli viene consigliata come sottofondo ad un brunch domenicale piuttosto che a un sabato sera. Di particolare interessante ci troviamo un pezzo inedito ("Say My Name") dei nostri favoriti Holy Ghost!, di cui sotto vi sbattiamo la cover dell’ep “Static On The Wire.


L’atteso esordio, disponibile solo in vinile, è composto di 4 pezzi due dei quali inediti ed uscirà il 18 maggio su DFA. Ma non pensiate che sia finita qui, perchè nel frattempo i due ragazzi di Brooklyn hanno dato anche una lucidatina al singolo del padrone di casa (discografica) utilizzando alcuni frammenti di batteria registrati dal compianto Jerry Fuchs, il batterista dei !!! scomparso qualche mese fa. Ascoltatelo attentamente fino in fondo e noterete una curiosa assonanza vocale tra Murphy e Bono Vox. Il remix è scaricabile gratuitamente previa inscrizione alla mailing list di turno.


>>LCD Soundsystem - Drunk girls (Holy Ghost! remix)
>>Holy Ghost! - Say my name

27/04/10

DISTURBINGLY YOURS, M.I.A.

- Frequenze Song & Video -


Nuovo singolo per M.i.a. (Born Free) che musicalmente lascerà interdetta parecchia gente.
Com'è ? Uno scomodante pezzo della madonna. La versione female/2.0 di Alan Vega, un rullo compressore fra esplosioni elettriche. Dai numerosi remix che ne seguiranno potrebbe uscire qualcosa di devastante anche per il dancefloor, orecchie in alto.

Il video che accompagna il brano (regia di Romain Gavras) è una delle cose più disturbanti che può capitare di vedere di questi ultimi tempi. Per questo ne raccomandiamo la visione a persone maggiorenni assolutamente non impressionabili. Tutti gli altri ne stiano alla larga. Denuncia ? Violenza gratuita ? Qui non si tratta di fare vedere due tette (vedi ultimo di Lauryn Hill), i temi toccati sono ben altri e in modi totalmente opposti. Sicuramente solleverà parecchie polemiche.

M.I.A.
Born Free



SOPHIA at COVO BOLOGNA

- Frequenze live -


At Home with Sophia
23 aprile 2010, Covo, Bologna

Robin Proper Sheppard ha scelto il Covo di Bologna come prima data del suo tour da solista. Ha scelto di lasciar da parte gli oltre 10 musicisti con i quali ha promosso l’ultimo lavoro dei Sophia, band alla quale da 15 anni presta la voce. Ha scelto di ricreare un’atmosfera casalinga, intima, raccolta: sul palco solo due pannelli con finta carta da parati e la custodia aperta della chitarra. Nessun effetto né sullo strumento né sulla voce, volumi fin troppo bassi. In mente ho il live at sin-è di Jeff Buckley e Glen Hansard che canta come un busker per le strade di Dublino, o ancora Regina Spektor a Villa Arconati, un anno fa, per quasi un’ora da sola sul palco, alternarsi al pianoforte e alla chitarra.
Quello che manca allo spettacolo di Robin Proper Sheppard è proprio quello che ha reso quelle esibizioni indimenticabili: per prima cosa l’intensità. In quasi 2 ore di concerto non c’è stato alcun picco emotivo, alcun accento della voce o della chitarra. Quando ogni cosa è sommessa, non diventa intima, bensì noiosa, monocorde. L’esibizione, il cantato soprattutto, non può rimanere, come nel suo caso, così lineare, trascinato, quasi fosse una litania. Non è certo questo che fa di una canzone triste una bella canzone triste. Ne fa, al contrario, un lamento.
La seconda e più grave mancanza è l’assenza di pezzi adatti al progetto. Quanto emerge a fine concerto è che le canzoni dei Sophia, a parte un paio di episodi (If only e Directionless), non reggono la prova della semplicità, una volta spogliate delle orchestrazioni del gruppo. Un passo falso che contiene in sé, quindi, i limiti sia di Sheppard – non ne abbia troppo a male…- che della band di cui è tutt’ora il leader.
Pur avanzando giustificazioni plausibili (era la prima data del tour, era la prima volta da solista, non c’erano casse spia, Robin era visibilmente nervoso), la sostanza rimane la stessa. I Sophia, evidentemente, non sono adatti ad essere suonati chitarra e voce, da un chitarrista mediocre con una voce non eccezionale. E questo, dopo oltre 15 anni di carriera, Sheppard avrebbe dovuto già saperlo.

Marco Spanghero

Foto di questo post:
Francesca Sara Cauli 
per Frequenze Indipendenti



26/04/10

THE SOUNDTRACK OF YOUR LIVES

- Frequenze Live -



Tra metà maggio e i primi di giugno arriveranno in romagna due band poco celebrate ma che dal vivo sono considerate tra le più incendiarie in circolazione. Due band singolari, difficilmente etichettabili, accomunate dalla voglia di sperimentare, pur rimanendo sempre con i piedi ben saldi al terreno, senza mai risultare fini a se stesse o comprensibili solo ad una limitata schiera di appassionati. Tutt'altro. Sono due band in grado di scatenare un entusiasmo di pubblico che si è consolidato ovunque grazie ad esibizioni sempre più forti e caotiche. Chi li ha visti dal vivo parla di due una band capaci di suonare a duemila all’ora, far ballare, pogare e divertire il pubblico. Se ti ci trovi in mezzo per caso, alla fine te ne vai via con i cd in borsa. Garantito.



giovedi 13 maggio

T H E C H A P
@Clandestino
FAENZA

The Chap sono diventati una delle attrazioni di Londra Nord, molto particolari perchè in costante squilibrio tra l’avantpop che li contraddistingue ed elementi di r’n’b e world music. Con il nuovo album in uscita a maggio intitolato "Well Done Europe" (il terzo della band), hanno deciso però di spostarsi verso lidi pop più avvolgenti e melodici, dall'elevato tasso artistico, in cui la parte elettronica e dance continua tuttavia a farla da padrona. "We Work in Bars" è il loro nuovo singolo: una forza della natura capace di far pensare a Beck che remixa una cover dei Rapture fatta dai Bloc Party.

>>The Chap su Ondarock




venerdi 4 giugno


F O R R O I N T H E D A R K
@treessessanta
GAMBETTOLA (FC)

Se c'è una cosa che i Forro in the Dark prendono sul serio, quella è la festa. Il nucleo della band si è formato durante un party per il compleanno di Mauro al Nublu, un locale nell'East Village, dove il musicista aveva invitato alcuni amici a jammare al ritmo del forró brasiliano. Quel sound indiavolato ha avuto talmente tanto successo che il locale li ha invitati a suonare regolarmente ogni settimana. I Forro in the Dark utilizzano gli strumenti tipici del forró accostandovi, però, un sapiente mix di chitarre elettriche, elementi hip hop ed elettronica spesso con collaborazioni prestigiose, su tutte quella del fan numero uno della band: David Byrne. Il risultato è un concentrato di divertimento puro declinato in tutte le lingue del mondo che espande l'essenza stessa di questa musica nata per far ballare ed essere ascoltata dal vivo.

>>Forro In The Dark su Storiadellamusica


23/04/10

I DON'T WANNA SEE YOUR TEARS

- Frequenze Video -





BUON WEEKEND A TUTTI

MY SWEET CHIFFONS

- Frequenze Old School -


Canzone dalla melodia tanto dolce quanto dalla storia tormentata. Quattro ragazzine di New York, le Chiffons, hanno un sostenitore: Ronnie Mack. Ha scritto per loro "He’s So Fine" ma nessuna grande casa discografica vuole pubblicare il pezzo. Il 45 giri uscì sotto una piccola etichetta, la Laurie e grazie al passaparola e alla programmazione radiofonica nel marzo del ’63 è 1° negli Stati Uniti. Purtroppo Ronnie Mack riceverà il disco d’oro solo sul letto d’ospedale dove morirà poche settimane dopo per un male incurabile. Sette anni più tardi George Harrison viene accusato di aver copiato la sua stupenda "My Sweet Lord" (1° in Usa e Gran Bretagna nel’70) da questa He’s So Fine. Nel 1976 i giudici della corte stabiliranno che le due canzoni sono identiche, costringendo Harrison a restituire tutte le royalties e a pagare una multa di 587 mila dollari.
A sua discolpa George dichiarò sempre di essersi ispirato a "Oh, Happy Day" e di conoscere solo vagamente il pezzo delle Chiffons, ma la sentenza pose una parola definitiva a sfavore di Harrison, anche se il plagio fu definito "non intenzionale". Ad ogni buon conto, e per evitare ogni ulteriore possibilità di controversia, l'ex-Beatle acquistò i diritti del brano delle Chiffons. Alcuni anni dopo le stesse Chiffons registrarono a loro volta My Sweet Lord.


>>The Chiffons - He's so fine (1962)
>>George Harrison - My sweet lord (1970)

IT'S A MIRACLE

- Frequenze Curiosity -


Il co-autore e primo interprete di uno dei classici del rare groove si è scoperto essere un italo americano di seconda generazione che registrò il promo di "I Believe In Miracles" un anno prima delle Jackson Sisters. Oggi Mark Capanni, che dal cognome potrebbe essere delle nostre parti, vive tranquillo a Santa Monica dove possiede un noto ristorante per famiglie e grazie alla ristampa del 7" da parte della Jazzman di Londra sta saldando il conto con la notorietà. Un play chiama un replay.



>>Mark Capanni - I believe i miracles

22/04/10

PAUL WELLER - WAKE UP THE NATION

- Frequenze Review -


Aprile 2010. Una fra le meno studiate copertine del secolo, accompagna Paul Weller, cinquantadue anni suonati,  nel primo giro completo attorno alla sua arte. Dal punk-mod dei Jam al soul pop intellettuale degli Style Council fino ad una serie di esperienze creative soliste: dall'acid jazz, al blues, alla psichedelia e a qualsiasi altra cosa abbia "soul" come centro di gravità permanente. 
Un personaggio che, anche ai periodi di simil-crisi creativa, ha reagito con la spinta più tipica e onesta dell'essere umano: trovare risposte in ciò che si ama.
"Wake Up the Nation" è il riassunto dei suoi amori musicali e delle varie fasi della sua vita. Anche le collaborazioni aiutano a comprendere: Bev Bevan (Move - E.L.O.), Kevin Shields (My Bloody Valentine), Clem Cattini (Tornados) e soprattutto Bruce Foxton, suo compagno nei Jam. 
I testi sono da leader populista. Weller dovrebbe buttarsi in politica, altrochè. La questione è che probabilmente sarebbe votato primo ministro nel giro di poco. Quindi, a conti fatti, con l'aria che tira, meglio rimanere musicista a tutti gi effetti.
Stringendo: aspettatevi il punto più alto del Weller degli ultimi dieci anni (per quanto mi riguarda meglio anche dell'ottimo 22 Dreams, che già spaccava). Non ci sono brani che girano a vuoto, come invece era spesso accaduto in passato. Anzi, in tutto questo, un minimo spazio è addirittura  lasciato alla sperimentazione. Il cerchio si è chiuso. Siamo arrivati in cima alla montagna. 
E adesso?! E adesso non si sa. Probabilmente i prossimi dischi saranno ancora meglio di questo e nel 2020 ci ritroveremo tutti ad adorarlo come semi-dio (sperando che cambi pettinatura).
O forse da oggi comincerà un lento e costante declino che lo porterà infine a fare concerti insieme ad Eric Clapton e altre vecchie glorie inglesi una volta ogni 3/4 anni.
Ma probabilmente ne parleremmo bene comunque, quindi ciò poco importa. Indossiamo una bella giacca e lasciamo i pensieri nel porta oggetti della lambretta. Fuori c'è il sole.

21/04/10

IL JAZZ E' COME DIO, BISOGNA CREDERCI E BASTA*

- The Untouchable Songs -



>>Mulatu Astatke - Yegelle Tezeta
>>Mulatu Astatke - Yegelle Tezeta (Jan Namacek remix)

*citazione rubata sul muro di un jazz club romano

I'M HERE: A ROBOT LOVE STORY

-Frequenze Movie -


I'M HERE
by Spike Jonze

(2010)

Dal 7 marzo scorso sul sito www.imhere.com è possibile vedere in anteprima il nuovo mediometraggio del regista Spike Jonze, presentato con successo all’ultimo Sundance Film Festival. Un storia d'amore di 30 minuti commissionata da Absolut Vodka, che ha proposto a Jonze di fare il film, affidandogli il controllo creativo totale.
“È stata un’opportunità abbastanza incredibile” ha detto Jonze. “Absolut non mi ha fornito nessun prerequisito che avesse a che fare con la vodka, per fare il film. Mi ha semplicemente chiesto di creare qualcosa che fosse importante per me, permettendo alla mia immaginazione di condurmi dove volessi. E non è stato come lavorare con le grandi corporation dove avrei dovuto riunirmi con vari comitati di persone. In realtà ho lavorato con un gruppo ristretto di persone e sembrava come se la creatività e il fare qualcosa che li emozionasse fosse l’unica cosa importante per loro. Ho creato quindi la mia prima storia d’amore: parla di una relazione tra due robot che vivono a Los Angeles”

20/04/10

VIDEO KILLED THE RADIO STARS

- Una serie di video che dovete vedere -


* Non è detto che le scarpe debbano servire solo a camminare o correre. Ecco il progetto NIKE Music Shoes.

** La Disney ha fatto uscire il primo trailer ufficiale di TRON LEGACY.

*** A proposito di Tron Legacy: si dice che i Daft Punk abbiano un cameo all'interno del film. Vero o non vero questa apparizione live, Tron-Style, datata 2008 (insieme a Kanye West) ai Grammy, è storia, anche perchè è l'unica apparizione del robot-duo in Tv.

**** Il sesso delle lumache? Ce lo spiegano senza censura alcuna Malente&Dex.

***** Un ingegnere della Apple, ubriaco, ha perso il nuovo i-phone in un bar. Qualcuno lo ha trovato e ha reso pubblico il fatto. Se volete vederlo, eccolo, in esclusiva, segreti compresi. Lo rivela Gizmodo, per la felicità di Steve Job. Come la birra sconfisse un colosso mondiale.

****** A proposito di i-phone ma soprattutto di sue applicazioni, ce n'è una carina (che non serve assolutamente a nulla, come molte altre d'altronde) che fa parte di un pacchetto interessante presentato da Record Makers per festeggiare il suo decimo compleanno. Oltre alla suddetta applicazione (gratuita) ne fanno parte una compilation di 20 brani (acquistabile su I-tunes) e il pezzo forte: un video esclusivo a cura di Mrzyk&Moriceau a firmare il "Look" di Sebastien Tellier.

******* Ciao Cicciolini/e

LCD SOUNDSYSTEM - DRUNK GIRLS (OFFICIAL VIDEO)

- Frequenze Freaky Party -



La canzone passa nettamente in secondo piano ma in fondo è questo il nuovo trend dei video musicali. Nel video è l'occhio che vuole la sua parte, le orecchie si rivolgano altrove. 
In Drunk Girls l'equazione è semplice e vecchia come il mondo (e per questo ha successo): la musica è un pretesto per fare festa.
LCD Soundsystem vs Panda boys (& Girls). I registi sono James Murphy e Spike Jonze.

19/04/10

MICHOACAN - IN THE DARK OF THE NIGHT

- Frequenze Video Preview -


Michoacan - In The Dark Of The Night from DFA Records

Se i Primal Scream di Bobbie Gillespie suonassero il disco funk - e non mi stupirei se prima o poi succedesse - il sound sarebbe più o meno così come lo intende Michoacan (Miranda Rios), la nuova scoperta in casa DFA. Innanzitutto perchè i suoni sono distorti e spigolosi di chiara matrice "rock" grazie alla batteria suonata, di questi tempi un lusso per le produzioni dance oriented. Poi complice l'effetto estraniante del cantato semi parlato e del basso dubby tutto viene tenuto sommerso sotto un'intenso alveo lisergico dispiegandosi sui 100 bpm e non di più. Come ballare imbottiti di barbiturici con i suoni psych disco che arrivano al cervello storti e ovattati. Il video è diretto dalla talentuosa Alison Childs che, concentrando lo zoom solo sulla percezione dei dettagli, ci offre la sua personale visione di un dancefloor narcotizzato. Un pastiche di ballerini sudati per la condensa si muovono sotto i barlumi colorati di una disco-ball al rallentatore.

18/04/10

THE FESTIVE FIFTY NUMBER ONES

- An Illustrated Memoire By Lee Thacker -

new order

nirvana

my bloody valentine

the jesus and mary chain

mark e smith

Splendide illustrazioni di Lee Thaker ad altissima definizione che presto andranno a comporre un libro già preordinabile su Ebay ad un prezzo lancio di circa £ 10. Essendo ancora un lavoro in itinere potete rimanere aggiornati seguendo il blog di Thaker dove periodicamente verranno aggiunte informazioni sullo stato dei lavori e altre illustrazioni.

17/04/10

17.04.2010: RECORD STORE DAY

- Frequenze news -


Ogni giorno è un buon giorno per sostenere la musica e chi in essa crede. Tuttavia, oggi è particolarmente importante uscire di casa e dare il proprio contributo alla causa. Facciamolo tutti.
Buon ascolto e buon acquisto.
 

16/04/10

TERRORE

- Frequenze Visual Mixtape Extravaganza -


Jigoku è il termine giapponese per indicare l'inferno ed anche lo pseudonimo scelto da Lovely Jon e Cherrystones, dj e produttore londinesi con in comune la passione per l’horror di nicchia e le colonne sonore più malate degli anni ’70. Insieme si dilettano nel montaggio selvaggio di video mixtape dal fortissimo impatto visivo. Se avete il fegato per un giro su squilibrate montagne russe di celluloide avvolti da un suono fragoroso, allora vi attende un'esperienza cinematografica davvero affascinante, in cui musica e le immagini si scontrano in una cacofonia di caotica pazzia.



www.myspace.com/jigoku
www.myspace.com/cherrystones
Buy Here: www.moviegrooves.com

RAINBOW CIRCUS FESTIVAL

- Support Your Local Festival -

// click to enlarge //

Per chi si fosse dimenticato arriviamo in soccorso noi, nell'ultimo giorno disponibile, per segnalarvi questo festival made in Savignano. Da stasera vi aspettano 3 notti di pace, amore e bollente rock'n'roll con tanti concerti e djset sotto un vero tendone da circo piantato nel centro città. Avendo in trasmissione una sezione "Old School" interamente dedicata alle sonorità dei '50 e dei '60 non potevamo certo dimenticare di proporvi un'evento del genere. Per tutti i dettagli sul programma cliccate la foto, noi ci limitiamo a segnalarvi la presenza in carne e chitarra di Dick Dale che, detto tra noi, è quello di quella canzone lì.


15/04/10

ARIEL PINK GOES CLEAN

- Frequenze Preview -




Il ragazzo delle caverne si è lavato di dosso un bel pò di sporcizia. Dopo tanti album lo-fi al limite dell'accettabile, era il momento giusto per cercare anche la qualità e la rotondità dei suoni. Pare li abbia trovati entrambi al primo colpo. Poi ci sarà sempre chi rimpiangerà il vecchio suono distorto.......certo non il conto in banca. E con un singolo come "Round and round" chiamalo scemo!!!


POSTERS BY ROSE STALLARD

- Frequenze Art Attack -


ROCK ALPHABET

// click to enlarge //


THE NUMBER OF THE BEAST

// click to enlarge //


14/04/10

GROVESNOR - SOFT RETURN

- Frequenze Review -

"Barry White grappling on a waterbed with Brian Eno"
The Guardian



"Soft Return"
Lo-Recordings

Smessi i panni colorati da teenager imposti dal music business l’ex batterista degli Hot Chip Rob Smoughton getta i suoi "67 anni" sul piatto della bilancia e se ne esce con un’album solista dalla cifra stilistica incredibilmente elevata. Un progetto venuto allo scoperto già un paio di anni addietro con un pezzo manifesto, “Nightmoves”, particolare per la sua struttura drum’n’bass ma soffice come il soul di Philadelphia pubblicato sul dj kicks della band. Ed oggi completa l’opera per Lo-Recording con altri undici episodi di synth pop adulto ed elegante che guardando indietro si interpongono tra Joe Jackson e Robert Palmer, mentre rimanendo tra i "vivi" tra l'ultimo Sebastian Tellier e gli Air. Senza per altro dimenticare la raffinatezza compositiva degli Style Council. Ed anche se innegabilmente influenzato dalla musica pop degli anni '80, quella patinata che non fa sconti neppure agli assoli di sax, c'è qualcosa di più profondo della musica di Grovesnor. Una scrittura contraddistinta da un perfetto connubio tra melodia ed armonia retrofuturista incalzata da una voce morbida che, sfogliando i testi, canta il suo amore per la notte, per le luci al neon colorate che si riflettono sui parabrezza bagnati dalla pioggia, per gli amori occasionali, per i piccoli drammi della vita che la notte sa lenire più del giorno. Per la gente della notte insomma: persone diverse, sì più losche ed eleganti, ma spesso anche più vulnerabili. Soft Return è un album così, la cui brillantezza superficiale nasconde qualcosa di malinconico e profondo.

>>Ascolta l'album
>>Grovesnor - Nightmoves
>>Grovesnor - Taxi from airport

12/04/10

HURTS: LENTO DOLOROSO

- Frequenze news -


Ad ascoltare gli Hurts si capisce subito una cosa: Theo Hutchcraft (voce) e Adam Anderson (tastiere, chitarra) hanno la patente per guidare parecchi cuori verso un nuovo oblìo new romantic.
La commistione di wave e pop melodico, di cui sono intrisi, ha un passato di riferimenti importanti ed imponenti: Spandau, Duran, Visage, Human League (e prima ancora gli zii Roxy Music) che rispettano ed onorano con un paio di video (Wonderful Life, Blood Tears & Gold) di un bianco e nero super stiloso, look chic-elegante e facce tormentate al punto giusto.
Ecco il lato che fa subito breccia, la grigia facciata wave, che accompagnata alla presa rapida di Wonderful Life, stende un tappeto rosso fra orecchie e cervello e fa esclamare un "prego, accomodatevi nello stereo" a voce ferma.
In effetti, per il momento, la risposta dei media radiofonici britannici è più che positiva (alla BBC sono indicati come uno dei gruppi dell'anno) e anche a livello di cabala ci siamo: il primo remixer ufficiale è Arthur Baker, un dj/producer che, da sempre, affianca il suo nome solo a grossi calibri pop (nello specifico, il suo tocco trasforma Wonderful Life - per chi se lo chieda, non è la cover di Black - in una piccola gemma elettro-pop di quasi sette minuti).

Tuttavia se uno vuole scoprire cosa altro possa offrire questo gruppo, potrebbe rimanere alquanto disorientato:  gli altri pezzi presenti sul web - Better Than Love, Illuminated - hanno delle virate glam pop (Muse?, Ark?) piuttosto vistose e gettano qualche punto interrogativo sulle loro reali intenzioni.

E' bene allora svelare un fattore determinante alla lettura della produzione degli Hurts: la principale fonte di ispirazione non è così brit come sembra. Il riferimento che spiega certi acuti pop è l'italianissimo movimento del  Lento Doloroso (o Disco Lento), un derivato della italo-disco che all'inizio dei '90 trovò collocazione solo in ambiti (molto) indie, senza mai riscuotere un gran successo (l'etichetta Scuro Scuro Records di Marco Gilles, centro produttivo del movimento, fu fondata e chiusa in soli tre anni).
Ora, siccome è piuttosto difficile reperire, anche sul web, i brani dei principali gruppi di riferimento di quella particolare corrente (Stiletto Ferito, Courtney & Grace), per capire meglio cosa significhi Lento Doloroso bisogna tuffarsi alle sue basi, nei fasti italo/romantic dei nostri 80's: da Gazebo a Den Harrow (in italia), fino ai Krukko/barocchi Alphaville.

Concludendo, non è ancora possibile immaginare come potrà essere nella sua completezza un disco degli Hurts (uscita fissata a fine estate), ma indipendentemente da questo, anche per ciò che si è visto e sentito sino ad oggi, c'è da augurarsi che possa fare successo. Sia mai che, di rimbalzo, possa portare riconoscimento e stimolo (ristampe?) ad una parte musicale del nostro paese (Scuro Scuro Records) fino ad oggi nascosta e, ai più, sconosciuta.

09/04/10

R. I. P.

- Frequenze Bad News -


MALCOLM McLAREN
(22 January 1946 – 8 April 2010)

BBC news

THIS IS A JOURNEY INTO SOUND

- Frequenze Old School Memorabilia -


Se esistesse una classifica dei capolavori rimasti sconosciuti quest' album del 1968 occuperebbe le prime posizioni per un' insieme di freschezza, avanguardia e ricchezza di suoni che non ammette paragoni.

qui un piccolo assaggio:
Dennis Olivieri - I cry in the morning


qui lo potete gustare tutto:
Dennis Olivieri \\\ Come To The Party
.

BAG RAIDERS - SHOOTING STARS

- Frequenze News -


Australia, paese giovane e lontano con poche tradizioni musicali a cui ispirarsi in tempi di crisi e con un’occhio attento al continente per carpire e rielaborare le tendenze senza filtro o preconcetti. Una tendenza al pacthwork di stili che tra forzature varie e frequenti cadute di gusto a volte la formula giusta la tira fuori. Ascoltate ad esempio questi Bag Raiders, un duo electro rock di Sydney abbastanza famoso in patria da avere una pagina su Wikipedia formato dai djs Chris Stracey e Jack Glass. Usciti allo scoperto con diversi remix per artisti di casa Modular hanno da poco debuttato con un singolo synth pop a presa rapida. Siamo sulle coordinate dei conterranei Cut Copy ma con una produzione più semplice e dichiaratamente leggera: musica da intrattenimento caciarona con un forte appeal radiofonico che non accampa pretese di sorta se non quella di farsi capire al primissimo ascolto. Quattro minuti scarsi di ruffianerie concentrate tra New Order e prima dance anni '90. Lo ammeto senza problemi: ci sono caduto.

>>Bag Raiders - Shooting Stars




KICK OFF

- Frequenze Clothing -



Gli appassionati di calcio possono iniziare a contare i giorni perchè i mondiali sono ormai alle porte. Da oggi al fischio d'inizio i maghi del merchandising avranno campo libero per sbizzarirsi in ogni genere di prodotti e ne vedremo sicuramente delle belle soprattutto in tema vintage e riedizioni di divise storiche. Adidas in questo è maestra già con una linea chiamata Originals che ripropone vecchi modelli rielaborati in tessuti moderni. Per l'occasione verranno riproposte le felpe delle nazionali più blasonate nelle versioni del 1982. Sarò sincero quanto impopolare: quella della Francia è più bella della nostra. Prezzi intorno alle 80 euro.


Find out more at the Adidas Originals website
.

08/04/10

TAP EXCELLENCE

- Frequenze Compilation -


Se anche a voi capita di sentire sempre un leggero senso di colpa quando, dovendo scegliere, preferite acquistare una compilation rispetto ad un album, niente paura, oggi non accadrà. Certo, è soggettivo ma ad una tracklist del genere è davvero dura resistere.

FATELO BARONETTO

- Frequenze News -


A firma Andrew Weatherall pubblicherei anche un remix dei Finley. E a scatola chiusa. Basta ascoltare i lavoro di echi e riverberi per questi fortunati Detachments, nuovo gruppo art/rock post/punk del florido mercato londinese prodotti da James Ford (Simian Mobile Disco). Senza approfondire più di tanto le credenziali della band, basta un rapido sguardo disinteressato al myspace per notare tante buone recensioni compresa quella di 20 Jazz Funk Greats, una testata che non perde tempo con gruppi inutili (punto a favore). La sostanziale indifferenza di NME, una rivista alla costante ricerca di gruppi inutili (punto a favore). Il benestare di Trevor Jackson (punto a favore). La ricerca di suoni meno scheletrici e più formali rispetto a band affini come Late Of The Pier o These New Puritans (punto a favore). Io ancora non ne sono convinto ma chi possiede più dimestichezza di me con il genere saprà farseli piacere. O almeno me lo auguro.


07/04/10

LOU BOND

- Frequenze Ristampe -


Così a prima vista Lou Bond ci ha ricordato l'immagine del vagabondo tanto in voga negli anni '70 sui portelloni di Citroen Diana o Ds (più nota come lo squalo). E non ci siamo andati tanto lontano perchè, a parte l'aspetto decisamente più abbronzato, siamo di fronte ad un personaggio alla perenne ricerca di una libertà espressiva che lo distinguesse dalla massa. Chitarra in spalla si è spinto attraverso i sentieri più polverosi del soul, gli stessi battuti da altri "disgraziati" come Terry Callier o Rodriguez. E nel tentativo di far confluire la cultura folk e cantautoriale americana nell’universo black si è ritagliato, al pari dei compagni di viaggio, un'oblio espressivo equidistante dai gusti poco inclini ai compromessi razziali del music business. Solo oggi viene ristampato da Light In The Attic l’omonimo album del ‘74 e per entrare nel mood sono sufficienti gli oltre 10 minuti di “To the establishment”, un rare groove che stende letteralmente al tappeto, campionato da gente del calibro di Outkast, Brother Ali, Prodigy. Spegnere la luce o chiudere gli occhi, fate voi.

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