30/08/10

KELIS - ACAPELLA (FREQUENZE EDITION)

- Frequenze Edits -

Il brano è disponibile per l'ascolto su Hype Machine.

Purtroppo, sebbene la nostra versione sia una interpretazione personale e totalmente differente dall'originale, ci è stato chiesto di rimuoverla dal download.

Con tutte le centinaia di siti che spacciano interi album, ecco di cosa si preoccupa la gente.

JAMES HOLDEN XLR8R MIX

- Frequenze Podcast -



Tracklist:
01 Luke Abbott "We Are Made of Glass" (Border Community)
02 Margot "H2" (Border Community)
03 Sonic Assassins "Robbing Bristle"
04 Lucky Dragons "Traveling Song"
05 Etienne Jaumet "Entropy" (Versatile)
06 Caribou "Bowls (Holden Remix)" (City Slang)
07 Washed Out "New Theory" (Mexican Summer)
08 Avus "Wide Mouthed Frog" (Border Community)
09 Death in Vegas "Reigen" (Drone)
10 Fuck Buttons "Rough Steez (White Hot Heat Remix)" (ATP)
11 Luke Abbott "Holkham Drones" (Border Community)
12 James Holden "Triangle Folds Inside Out" (!K7)
13 The Horrors "Sea Within a Sea" (XL)
14 Four Tet "Unknown" (Soul Jazz)
15 Jon Hopkins "unknown (Nathan Fake Remix)" (Warp)
16 Caribou "Jamelia" (City Slang)

28/08/10

NEXT WEEK ON STAGE

- Frequenze News -

L’affascinante tenuta di Palazzo Silimbani (Grignella di Cavarzere, Veneto) ospiterà il prossimo weekend due giornate musica e creatività.
Il 3 e 4 settembre infatti, oltre ai concerti di tante realtà indipendenti italiane (Zu, Giardini di Mirò, Lucertolas, etc.), saranno organizzati dei workshop di grafica per la realizzazione di maglie e capi di abbigliamento artistici, grazie alla partecipazione di Alessandro Baronciani, illustratore , grafico e fumettista, che ha conquistato un grandissimo successo negli ultimi cinque anni raccontando le sue storie per immagini e realizzando le copertine di numerosi best seller.
Il festival Indipendelta si concluderà sabato 4 settembre dopo un pomeriggio e una serata stra-piene di musica da tutta italia con un paio di nostre conoscenze cesenati: i Sybiann e il djset dell'amico Pullo.

26/08/10

THE VIRGIN MURDERS

- The Unbelievable Songs -


Riaprite il caso. Quello che agli occhi del mondo è parso da subito un suicidio di massa ha dei colpevoli. A distanza di 10 anni gli assassini sono tornati a colpire, più spietati ed ispirati di prima. La somiglianza con gli Air è impressionante per la forza che questo pezzo ha di penetrarti sommessamente dentro la pancia e salire inesorabilmente fino alla testa in un'esplosione corale di emotività. Danger Mouse, Mark Linkous (RIP) e Wayne Coyne, se ancora non fosse chiaro, sono tre fuoriclasse assoluti.

(mp3) The Dark Night Of The Soul feat. Flaming Lips - Revenge (2009)

25/08/10

BACK TO THE RECORD SHOP

- Frequenze News&Reviews -

Foto: Francesca Sara Cauli

Ormai è andata. L'estate è alle spalle e stiamo un pò tutti accingendoci a tornare al solito tram tram. E' bene a questo punto fissare i primi inequivocabili paletti a livello discografico per la stagione a venire. Ovvero quei dischi su cui non poggiare le proprie orecchie al ritorno dalle ferie sarebbe un vero e proprio sacrilegio.



The Heads - Relaxing With...(Reissue)
2010 - Rooster

Per iniziare in bellezza ecco la ristampa di "Relaxing with..." dei The Heads (1995).
Uscito quando il britpop contagiava le masse, fu cagato zero perchè troppo poco pop per essere brit (come era). In effetti "pop" non è esattamente l'aggettivo per questa bolgia di suoni impatanati e cataclismatici. Chitarre pesanti come massi, derivazioni Stooges, Mc5, Pussy Galore e primi Monster Magnet, qualche botta psichedelica alla Spacemen 3 e una bella fetta di attitudine inglese tipo Fall/Walking Seeds. Se non avete avuto il coraggio allora, adesso è il momento giusto: in uscita in edizione deluxe con 2 cd e una intera sezione dedicata a singoli e set radiofonici da John Peel. E poi ha una copertina bellissima.



Walter Gibbons - Jungle Music
2010 - Strut

Stando nel reparto ristampe e/o compilation old school ecco la vera chicca per tutti quelli che hanno la New-York-disco-che-conta nel cuore. Jungle Music è la prima compilation ufficiale con le produzioni editate da Walter Gibbons in persona. Se la domanda a questo punto è "Chi è Walter Gibbons?" potete passare direttamente al prossimo trafiletto, viceversa sappiate che in questi 2 cd/lp c'è talmente tanto groove da riempire la stiva di una portaerei. Di vitale importanza per i cultori.



Holy Ghost! - Static on the Wire Ep
2010 - V2

Ecco, se capiterete mai davanti agli Holy Ghost!, potreste provare a chiedere loro di Walter Gibbons.
Come chiedere a Luke Skywalker di Obi One. Pertanto, siccome è probabile che la discussione duri piuttosto a lungo, per non apparire  del tutto sprovveduti date un'occhiata qua.
Stessa provenienza del maestro, i due giovani pupilli della disco newyorkese, con questo ep sono alla prima vera prova ufficiale da banco. Per ulteriori analisi accomodarsi QUI e QUI.



Chk chk chk - Strange Weather Isn't It ?
 2010 - Warp
 
Il tema è "New York e miti vecchi e nuovi della disco music". Lo svolgimento ha avuto inizio due paragrafi fa e si conclude ora col botto titolato "Strange Weather, isn't it?", nuovo devastante ellepi dei Chk Chk Chk. Per quanto mi riguarda il migliore sotto questo onomatopeico nome. No Punk, Mo' Funk o maccheronicamente Meno sporcizia & più furbizia potrebbe essere lo slogan ufficiale di un lavoro la cui intenzione numero uno questa volta non è stupire o esagerare, ma far ballare senza troppi patemi fino allo svenimento. Cosa per cui (e a volte purtroppo ce ne dimentichiamo) questa musica è nata. Ebbene, ci sentiamo talmente affini a questo tipo di pensiero che alcuni reprise da AM/FM saranno presto parte di diversi nuovi jingle radiofonici di Frequenze. Alternative Music / For (the) Masses, chi meglio dei Chk Chk Chk può dirlo?!

Ps: Steady as the Sidewalk Cracks = new instant dancefloor classic.



Ost & Kjex - Cajun Lunch
2010 - Diynamic

Tenendo i quattro quarti dritti come punto di riferimento assoluto, chiudo questo breve spazio con indosso un completo elegante, una pochette in tinta e una camicia appena aperta sul collo. Anche se fa ancora caldo per questi abbinamenti, viene da vestirsi così ascoltando Cajun Lunch di Ost & Kjex. 
Forse è l'aria nordica di alcuni/e synth/batterie elettroniche o l'eleganza di un falsetto che non ha nulla da invidiare all'Antony Hegarty dei lavori ellenici, o ancora un jazzato leggero che saltuariamente raffredda la cassa dance come ghiaccio in un cocktail. 
Va bè, fosse anche solo l'aria condizionata a palla, rimane il fatto che quando il soul (e il blues!) toccano così superba-delicata-mente ambienti musicali opposti, si creano anticicloni comportamentali ad effetto-fighetto che condizionano la tua essenza senza che te ne accorga minimamente. Quindi occhio a questo acquisto, non ve ne pentirete di certo, ma potreste diventare tutto ad un tratto altezzosi e antipatici.
E ora scusate, ma ho la limousine che mi aspetta fuori.

PANICO - KICK

- Fequenze Fast Reviews -


L'ennesima copertina a tema circolare dell'anno (fateci caso, sono tantissime: Muse, Caribou, Flyng Lotus, Sofa Surfers, Four Tet, ecc.) ci ricorda che il secondo album dei cileni Panico uscirà l'11 ottobre prossimo per Chemikal Underground a 5 anni dall'acclamato Subliminal Kill. Kick si profila come un concentrato di canzoni solide, oscillanti tra il punk rock e l'indie pop, già provate dal vivo decine di volte ed alimentate da adrenalina, psichedelia e quel pizzico di sabor latino. Nel gioco delle definizioni ci starebbe un "patchanka-post-punk". Per registrarle è bastata una sola settimana di lavoro in un grande studio (quello dei Franz Ferdinand a Glasgow) con un grande ingegnere del suono (Paul Savage) e un produttore di culto (Gareth Jones, l'uomo dietro ai pulsanti di Einsturzende Neubauten, Fad Gadget, Depeche Mode, Liars, These New Puritans). Per ultimo una bella cover realizzata dal più grande artista vivente cileno Ivan Navarro, perchè anche l'occhio va lusingato. Buone le premesse. State all'erta, presto li vedrete dalle nostre parti.


(mp3) Panico - Reverberation mambo (Joakim remix)

23/08/10

F**K YOU CEE LO

- Frequenze News -



...che non è un offesa, ma il nuovo singolo (in vista della pubblicazione dell'album solista) di Cee Lo Green, voce dei Gnarls Barkley. Lo pubblico non tanto per il pezzo (che potrebbe comunque diventare una hit radiofonica di qui a poco) ma più che altro per una annotazione di carattere sociale: mandare a quel paese la gente in musica, a partire dal titolo, è una moda cominciata quasi trent'anni fa dal punk (penso agli Avengers, se qualcuno ricorda qualcosa prima faccia un fischio) e che, passando dall'hard rock/metal all'hiphop, ha avuto una vera e propria esplosione dopo il 2000 e da un pò ha raggiunto la musica pop (mi vengono in mente Eamon o ultimamente Lily Allen).
In poche parole mandarsi affanculo non ha più la stessa valenza sociale di una volta. Anzi, da forte espressione antisociale, da vera e propria forma di protesta, è diventata un accompagnamento (quasi lieto) che tutti usano talmente tanto da poter addirittura finire come titolo in cima alle classifiche musicali e così definitivamente sdrammatizzato.
Tenetene conto per le prossime ingiurie (vere) da dire...

21/08/10

UPSIDE DOWN - THE STORY OF CREATION RECORDS

- Frequenze Documentary -



Per i più "distratti" sotto il nome Creation Records si cela l'etichetta indipendente britannica per eccellenza, attiva dal 1983 al 1999. Fu fondata grazie ad un prestito di 1000 sterline dal produttore Alan McGee, insieme a Dick Green e Joe Foster con i quali condivideva la passione per gli anni '60 ed in particolare per i Creation. Durante i sedici anni di attività McGee e soci hanno lanciato diverse band tra cui: Oasis, My Bloody Valantine, Jesus and Mary Chain, Ride, Primal Scream, Teenage Funclub ecc.. Questo nuovo documentario ripercorre i segreti, i dietro le quinte, gli splendori e le miserie dell'etichetta che ha cambiato il rock inglese degli anni Novanta, e del suo fondatore: una storia di musica, di grandi band e di dischi favolosi, ma anche la vicenda di un grande visionario dello show buisiness.

19/08/10

STILL MORE INDIPENDENT

- and hard to find -

Ragazzi, è l'ultima festa al lago della stagione. Il meteo ci sarà debitore (con toccatina). Quindi niente scuse: venire numerosi. Ospiti i Brillants a segare teste.

- click to enlarge -

Alan Moorhouse - Expo in Tokio

SKATEBOARD KINGS (1978)

- Frequenze Documentary -



E' made in Uk uno dei primissimi (e forse il migliore) tra i documentari che portarono la tavola a rotella e coloro che la inventarono al di là dell'oceano. La scena descritta è quella famosa di Venice Beach successivamente romanzata nel 2005 in Lords Of Dogtown, il film scritto da Stacy Peralta qui presente insieme a tutti gli altri. Il film dura quasi un ora e lo si trova su youtube diviso in capitoli o per intero su google video ma in bassa definizione.

14/08/10

TRENTEMOELLER XLR8R MIX

- Frequenze Podcast -


Tracklist:
Bruce Springsteen - State Trooper (Trentemøller Unofficial Remix) [White]
Crash Course In Science - Flying Turns (Trentemøller Mix Edit) [From Jupiter]
Suicide - Girl [Red Star]
We Fell To Earth - Lights Out [InStereo]
Trentemøller - Sycamore Feeling (Trentemøller Remix) [In My Room]
Mikael Simpson - Dubby Lennon [Bootleg / White]
Singapore Sling - Overdriver [Hitt]
Beck - Black Tamborine [Interscope]
Rolling Stones - Get Off My Cloud [Decca]
Lars And The Hands Of Light - Me Me Me (Trentemøller Remix) [Crunchy Frog]
Vampire Hands - Safe Word [Peppermint Coffins / Modern Radio]
Angelo Badalamenti - The Pink Room [Warner Bros.]
Black Angels - Science Killer [Light In The Attic]
Low - (That's How You Sing) Amazing Grace [Kranky]
Dangermouse / Sparklehorse - Dark Night Of The Soul [Feat. David Lynch]
Cranes - Beautiful Friend [Dedicated]
Nina Simone - Sinnerman [Philips]
Brigitte Fontaine & Khan - Fine Mouche [I Am Single]
Stone Roses - I Wanna Be Adored (Bloody Valentine Edit) [Silvertone]
Apparat - Not A Number [Shitkatapult]

DOWNLOAD

Scaricatelo se non altro per vedere quello che accade una volta caricato sull' Ipod.......

A SLOWLY-BUILDING JOURNEY INTO A GUITAR PENNED MYSTICISM

- Frequenze Video Preview -



PACIFIC HORIZONS MUSIC

12/08/10

ALOE BLACC - GOOD THINGS (PREVIEW)

- Frequenze Preview -


Londra (soho), novembre 2006. Sono in uno dei tanti negozi di dischi che affollano il quartiere e sto ascoltando un disco che non mi piace. Il ragazzo inglese con cui avevo parlato me l'aveva proposto come "a great hip hop album", ma Shine Through di great non aveva nulla (e aveva molto poco anche di hip hop): una mezza roba soul (con brani anche in spagnolo) in cui l'unico pezzo decente, mi ricordo, era uno dove non c'era musica, ma solo voce e rumori di sottofondo (Busking).
Dopo aver sentito la roba degli Emanon (Blacc & Exile) era lecito aspettarsi qualcosa di più da Aloe Blacc da solista. Va bo, amen.
Un mese fa Stone Throw invia la solita mailing list con le novità, fra cui la preview di Good Things, nuovo album ufficiale di Blacc. Al primo ascolto, appannato dal ricordo di cui sopra, mi sembra tutto talmente perfetto da non apparire vero. Così mi appunto di riascoltarlo in altro momento.
Detto e fatto. 
Non so cosa sia successo. Forse bisognava semplicemente lasciarlo fare. In Good Things Blacc abbraccia e si confronta con il soul nella maniera più classica e difficile per un musicista, quella in cui te la vai a giocare direttamente con i geni che di questa musica hanno scritto la storia. Non solo con la voce, ma coi testi, i suoni, gli arrangiamenti. Un approccio a 360 ° che dice senza mezzi termini se ci sei o ci fai.
Uscire con personalità da questo genere di prove artistiche è merce di pochi. 
L' LP è in uscita a fine settembre e si accompagna a quello di Janelle Monae come miglior album black di quest'anno. Per questo penso sia più giusto presentarlo più approfonditamente fra qualche settimana, quando anche il fresco accompagnerà meglio l'entrata nei negozi di dischi.

Intanto QUI potete ascoltare una preview dell'album e QUI trovate una bellissima slow-cover di Billie Jean con Grand Scheme come backing band.
In allegato, il video di I Need a Dollar, pezzo fantascientifico dai fasti e impegno sociale old school, sigla ufficiale della serie di HBO How to Make it in America.

11/08/10

HOLY GHOST! - I KNOW, I HEAR

- Frequenze Video Preview -



Nella sua semplicità il primo videoclip degli Holy Ghost! lancia un messaggio chiaro ai naviganti: siamo musicisti, non solo dj o pigri produttori. Paul si accomoda a spazzolare le pelli, K imbraccia la chitarra e mangia il "gelato". Completano la band un tastierista, un bassista e una bella corista. Tutto sommato una lineup classica per viaggiare comodi e spediti. Con il pacchetto completo la sera stessa puoi godere del concerto e ballarti il djset. Roba da Soulwax per intenderci. Questo giustifica il fatto che abbiano più date fissate degli U2 e da un paio di anni non siano fermi due giorni nello stesso posto. L'Italia ancora si deve svegliare. Con l'uscita dell'album in autunno si spalancheranno anche le porte del bel paese. Quindi tranquilli, vederli, li vedremo di sicuro. Ma dove?? Azzardo una personale toto-location regionale. Se dobbiamo attenerci alle scelte artistiche affini di sicuro direi il Locomotiv di Bologna, e potrebbe essere l'occasione per ravvivare dopo concerti - mi dicono - mai esaltanti. In alternativa sempre a Bologna il Cassero e il Kinky sono ottimi club, sotterranei e con un soundsystem invidiabile, peccato siano restii ai live. Ottimo per il live è il Clandestino di Faenza ma purtroppo non si può ballare. Garanzie per il pacchetto completo le offre il Bronson di Ravenna, a patto di far crescere la colonnina dell'hype. O in uno dei 65 privè del Velvet, magari costruendoci attorno una serata di revival italo-disco. L' Officina49 di Cesena cambiando gestione ed attitudine rimane un rebus difficile da decifrare; per ora teniamola in stand-by senza farci tante illusioni. Staremo a vedere, e visto che ormai sono tre anni che ve la meniamo con sti due, ci autocandidiamo per il set pre-concerto.

10/08/10

THE DOORS - GHOST SONG (1978)

- The untouchable songs -



A 8 anni dalla morte di Jim e 5 dallo scioglimento definitivo della band (era il 1973), Ray Manzarek, Robby Krieger, e John Densmore si riunirono per la registrazione di un album atipico (An American Prayer), realizzato sovrapponendo la voce di Jim (tratta da una registrazione di poesie declamate nel 1970) alle musiche composte per l'occasione. In Ghost Song ritorna la frase presente in Peace Frog "Indians scattered on dawn's highway, bleeding" (indiani sparsi sull'autostrada dell'alba, sanguinanti) che presumibilmente si riferisce ad una delle esperienze più traumatiche vissute da Morrison nell'infanzia. Quando percorrendo insieme alla famiglia un'autostrada del deserto superarono il luogo di un incidente stradale, dove due camion carichi di lavoratori indiani si era scontrati causando diverse vittime. Secondo Morrison, durante quell'esperienza le anime dei nativi americani "saltarono nella sua anima e lì vi rimasero". Allucinogena.

(mp3) Jim Morrison & The Doors - Ghost song

09/08/10

JAILL - THAT'S HOW WE BURN

- Frequenze Reviews -  

 JAILL
That's How We Burn
2010 - Sub Pop

Il presupposto è che non ho un grande feeling con le indie band. Sono abituato a strumenti che suonano come devono suonare e a voci intonate. A me tutti questi suonetti impastati, vocine stridule e finti punk stonati che vogliono fare i punk veri, mi stanno sulle palle. Non per niente la maggior parte di queste new entry, dal vivo suonano peggio di tuo nipote di 5 anni.
Ed è per questo che anche solo la copertina di questo disco e il nome del gruppo mi facevano puzza da dieci metri. Ma dar tutto per scontato è uno sbaglio madornale: sempre ascoltare prima di parlare.
Ebbene (on my face), "That's How We Burn" non è il solito casino di suoni e squittii ma un impasto dagli ingredienti ben distinti, voce compresa. Occhio all'etichetta: Sub Pop conta, siamo su un rock comprensibile e qualitativamente più che accettabile. Strizzate le uscite di questa label e ne uscirà sempre una viscosa componente pop, ottima contro le otiti da intransigenza.
Dai muscoli psychedelic-oriented di The Stroller, primo brano/hit (vedi video), fino ai quattro quarti accellerati della ballata uptempo che da il titolo all'album, ultima in scaletta, si assimila una quantità di endorfine piuttosto variegata.
Sebbene si passi da riferimenti variabili (primi Rem, Walkmen, Pavement, 60's pop) c'è una insistente patina anni '90 in più o meno tutto il disco: una paranoia lontana tenuta su dalle melodie di chitarra e da una voce leggermente claustrofobica che-toglie-piuttosto-che-dare. 
Fatto sta che "That's How We Burn", di primo impatto, potrebbe essere spacciato per una gozzoviglia estiva ma, anche se la brevità della piéce gioca a questo pro, non lo è. L'ondina del mare la vedi, ma a volte più dal finestrino di un autobus di passaggio, piuttosto che dalla sabbia di una spiaggia.
(Anche) per questo l'effetto che provoca è totalmente diverso rispetto a quello di che-dio-me-ne-scampi-Best Coast-Wavves-e-roba-simile. Oltretutto, i quattro della band suonano insieme già da qualcosa come 8 anni e le loro facce non sono certo quelle di ragazzini imberbi.
La ciccia c'è. E si sente. Buon ascolto.




06/08/10

STILL MORE INDIPENDENT

- and hard to find -


FESTA AL LAGO (EST SUMMER)
RINVIATA PER MALTEMPO 
A VENERDI 13 AGOSTO

Tracey Thorn - Why does the wind (Morgan Geist remix)
Lloyd Miller & Helicocentrics - Electricone

05/08/10

BASS CULTURE

- Frequenze Book -

"La musica giamaicana ha finalmente il libro che si merita"
Prince Buster


La più completa storia della musica giamaicana mai scritta. Dalle origini e dai sound system degli anni cinquanta, fino al trionfo negli anni settanta e all’attuale generazione di artisti neri e bianchi che stanno sperimentando quelle strade musicali che creano le nuove tendenze. Dai ghetti di Kingston ai club di Londra, la “bass culture” ha fatto rimbombare le piste da ballo di tutto il mondo. Con inimitabile stile!
La vita, l'arte, la politica, la cultura, i produttori, gli eroi, i banditi ma soprattutto la musica dei più grandi artisti ska, rocksteady, dancehall, reggae e dub.

COSA ASCOLTAVA JACK KEROUAC ?

- Frequenze News & Curiosity -



AA.VV.
BEAT SCENE
Jack Kerouac contemporaries & influences
cherry red records
2010


Bella domanda! Negli anni Cinquanta, insieme con Allen Ginsberg e William Burroughs, quella di Jack Kerouac è stata la figura determinante nell'avvio del movimento Beat. Fu lui il leader riconosciuto e portavoce del gruppo, lui il primo a utilizzare il termine Beat Generation per esprimere disperazione e oppressione della società sull'individuo, lui il primo ad affermare il potere della poesia e del ritmo. Questa raccolta uscita da poco per Cherry Red è, proprio di questa ultima affermazione, un interessantissimo e tangibile esempio. Da accompagnare e respirare assieme ad uno dei tanti testi sacri del movimento. Jazz & Poetry, questa la parola d'ordine.

1. Jack Kerouac And Steve Allen - October In The Railroad Earth
2. Gil Mell - The Gears
3. Mamie Van Dorne - The Beat Generation
4. Ken Nordine - My Baby
5. Sun Ra And His Arkestra - Saturn
6. Lenny Bruce - Psychopathia Sexualis
7. Lambert Hendricks & Ross - Jackie
8. Slim Gaillard - Atomic Cocktail
9. Dizzy Gillespie - Salt Peanuts
10. Al Jazzbo Collins - The Discovery Of America
11. Thelonious Monk - Blue Monk
12. Lawrence Ferlinghetti - Dog
13. Kenneth Patchen With The Chamber Jazz Sextet - The Murder Of Two Men By A Young Kid
14. Jack Kerouac And Steve Allen - Charlie Parker
15. Charlie Parker - Scrapple From The Apple
16. Anita Ellis With david Amram - The Crazy Daisy
17. George Shearing - Conception
18. Three Bips And BOP Featuring BABS Gonzales - Lop-Pow
19. Ken Nordine - Bury It Yourself Time Capsules
20. Charles Mingus - Nostalgia In Times Square
21. Allen Ginsberg - America
22. Louis Armstrong - The Beat Generation
23. Jack Kerouac - Cockroach

04/08/10

THE NEXT MEMORABILIA

- Frequenze Design -


1S MARSHALL DAB RADIO
Per chi ha difficoltà ad alzarsi dal letto la mattina. Negli stores HMV a 119 sterline.





MUSIC PILLOWS
Mi sembra un' ottima idea quella di abbinare i cuscini stampati a 45 giri del Dark Dog Studio creati da Hannah Galvin-Horne a quelli con l'immagine di un vecchio giradischi vintage prodotti da Etsy Shop. Entrambi però non sono a buon mercato, si va dalle 58 sterline dei primi alle 89 dei secondi. A parziale discolpa c'è la fattura a mano garantita.



E' ispirata agli anni '80 la borsa da pic-nic di Boxal per fugaci scappatelle fuori porta. All'interno contiene tutto il necessario: vassoi, ciotole, bicchieri e posate. Tutto in materiale riciclato ed ecosostenibile. 35 dollari. La trovate QUI.

03/08/10

WHAT A FEELING

- Frequenze Soul Venue -


La religione anglicana è da sempre un buon esempio di democrazia religiosa. In essa convivono (più o meno pacificamente..) diverse tendenze suddivise in comunità. Ogni comunità, sulla base dei 39 articoli che costituiscono le fondamenta della religione anglicana stessa, può assumere una forma di culto molto diversa dalle altre. Anche grazie a questa diversità, in Inghilterra, le chiese non sono solo un luogo di culto ma anche di vita sociale e congregazione a 360 gradi (dovrebbero esserlo anche in Italia veramente...ma chevvelodicoaffare).
Per esempio c'è una bella chiesetta a Londra, la Union Chapel, in cui si può assistere periodicamente alla messa ma, a differenza di altre basiliche, è possibile anche spararsi concerti di qualità sopraffina. E' chiaro che l'ambiente sacro porta ad un tipo di approccio più acustico e di atmosfera, ma è proprio questo il bello.
Quindi, fra un battesimo e un funerale, capita di imbattersi in una venue acustica degli Iron & Wine, o di Mark Lanegan, oppure, come in questo caso, in uno show completo di orchestra e cori di Alice Russell*, dai toni talmente aulici, da assumere parvenze gospel.
Una manna per orecchie stressate e cuori in cerca di verità.

* Un grazie della segnalazione all'amico Loki, presente all'evento.

Alice Russell - Crazy  
(Gnarl Barkley cover)
Acoustic live - Union Chapel London



QUI e QUI altri video della venue
Union Chapel Official site

RADIOHEAD - RECKONER (LEFTSIDE WOBBLE OFF-WORLD EXCURSION)

- Frequenze Remix -



Radiohead - Reckoner (Leftside Wobble Off-World Excursion)

Downloadabilissimo direttamente dal player in formato wave (57,36MB). Il resto del campionario di Leftside Wobble è in bella mostra sia su Soundcloud che su leftsidewobble.blogspot, dove tra l'altro trovate una You Got The Love (l'originale di Candi Staton) riletta in chiave latin funk strappamutande, sempre scaricabile come tutti gli altri pezzi presenti.

Candi Staton - You got the love (Leftside Wobble funk mix)

02/08/10

THE CORAL - BUTTERFLY HOUSE

- Frequenze Reviews -


Diciamolo subito: il nuovo disco dei Coral è un avveduto compendio di conoscenza di uno dei periodi musicali più ricchi, floridi e ridondanti di idee della storia musicale dell'uomo. Un periodo che, ad oggi, fornisce le basi ad ogni musicista che si possa definire tale.
Non è facile entrare nella cassaforte dei sixties senza scardinarne i lucchetti, la combinazione per intrufolarsi in quel parallelepipedo di visioni è proprietà di pochi. Eppure Skelly & Co. hanno dimostrato con naturalezza che gestire con rispetto ed estro quelle sonorità non è poi così difficile: basta avere (tanto) talento e una cospicua dose di mestiere. Non per niente questa prova (dal 2001 ad oggi) arriva dopo altri 5 dischi, come sesta ufficiale.
La differenza fra i precedenti Lp del gruppo e Butterfly House è percepibile soprattutto in termini di densità e sostanza. E' come se quel "best of" uscito qualche tempo fa rappresentasse la reale linea di demarcazione fra la veemente giovinezza del gruppo e una più fascinosa maturità.
Tutto l'album è incantevole, trainato dallo splendore di More than a Lover, Butterfly House e Roving Jewel, tre brani complessi, resi con semplicità disarmante anche (ma non solo) grazie all'ugola di Skelly (costantemente in bilico fra il piglio alla Scott Walker e l'inglese maniera di Ashcroft).  Varrebbe i soldi spesi anche ci fosse solo quella.
Sebbene si legga un pò ovunque (giornali, web) di un appeal sul pubblico piuttosto in calo, sarebbe il caso di notare che, ad oggi, i Coral sono l'unica vera band in grado di sostituire in tutto e per tutto l'aplòmbe psichedelico dei primi amatissimi Stone Roses.
In poche parole, signori, a livello qualitativo siamo due spanne sopra alla media dei dischi di questi ultimi tempi. Un fragoroso applauso si alza dalle nostre tribune.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...