27/11/15

NAPOLEON CHERRY - WALK ALONE

- Frequenze review -


Tra la fine degli anni '80 e primi '90 un musicista tanto misterioso quanto elusivo, all'anagrafe Napoleon Cherry, ha prodotto privatamente due LP e un EP che, insieme all'inedito ‘When You Had The Chance’ da poco pubblicato dall'etichetta PPU, sono alla base di questa retrospettiva, uscita su Music From Memory.

E la storia recente ci insegna che dove scavano i ragazzi  dell'etichetta  olandese spuntano sempre tesori preziosi.

Registrato con una forte estetica DIY e una massiccia presenza di gospel e RnB, il particolare tocco di  Cherry  riflette una crudezza in netto contrasto con il soul sovra-prodotto di quel periodo storico sfidando qualsiasi facile tentativo di categorizzazione.

20/11/15

MECHANICAL TECHNO DEMOSTRATION

- Frequenze video -

 

E' piuttosto difficile spiegarvi come Graham Dunning riesca a produrre la sua musica. Non ci sono altri esempi o fonti a cui attingere Anzi, forse sarebbe piu giusto dirvi che Graham Dunning si è inventato un modo del tutto nuovo di farlo. E se dico divertente magari si offende, di sicuro molto strambo.

THUNDERCAT FOR PARIS

- Frequenze song -
 

L'attacco al Bataclan ha lasciato una ferita profonda ed indelebile nel cuore di tutti ed in particolare su quei musicisti che quel palco l'hanno calcato. Alcuni artisti hanno deciso di annullare le prossime date nella capitale francese; altri hanno dichiarato la loro volontà di onorare le vittime come meglio sanno: suonando.
Tra questi Thundercat e Mono/Poly hanno composto in onore delle vittime un breve e dolce strumentale. Struggente e per certi versi sacro.

Il loro piccolo bouquet di fiori appoggiato sul marciapiede.

19/11/15

FEELIN' LOVELY

- Frequenze news -


Connan Mockasin e Devonte Hynes (Blood Orange) hanno scritto e registrato un ep intitolato Marfa Myth 001 durante la settimana precedente all'omonimo festival messicano.
Sono tre i brani che segnano la prima vera collaborazione tra i due musicisti ed stigmatizzano l'approccio particolare di entrambi gli artisti al pop.
Le melodie corali di Connan incontrano funk pastellato di Dev in "Feelin 'Lovely" e "La Fat Fur", mentre "Big Crush Distant" evidenzia il rispettivo talento il songwriting sentimentale.
Disponibile in digitale e vinile in edizione limitata via Mexican Summer.

17/11/15

UNO SGUARDO AVANTI

- Frequenze news -


Di seguito, senza pause e senza filtro ne di genere e tantomeno di popolarità, una raffica di anticipazioni sui nuovi album che arriveranno sugli scaffali a cavallo dell'anno nuovo.
Tutti artisti "discretamente affermati" su cui non vale la pena spenderci tante parole.

Piuttosto scegliete il vostro preferito and push the button.

ADELE - HELLO


 AUCAN - FRIENDS

PARANOID LONDON - PARIS  DUB 1

COLDPLAY - ADVENTURE OF A LIFETIME

POLICA - LIME HABIT

BLOC PARTY - THE LOVE WITHIN

CHROMATICS - SHADOW

SANTIGOLD - CAN'T GET ENOUGH OF MYSELF

YOKO ONO feat. DEATH CAB FOR CUTIE - FORGIVE ME

TINDERSTICKS - HEY LUCINDA

SIA - ALIVE

DIIV - DOPAMINE

JUNIOR BOYS - BIG BLACK COAT

SCHOOL OF SEVEN BELLS - OPEN YOUR EYES


SUEDE - OUTSIDERS


SAVAGES - THE ANSWER


MYSTERY JETS - ALBUM TRAILER


TURIN BRAKES - 96

13/11/15

10/11/15

MO KOLOURS - TEXTURE LIKE SUN

- Frequenze review -

“The best album Curtis Mayfield never made with A Tribe Called Quest and Lee Perry”
The Guardian 



Joseph Deenmamode, alias Mo Kolours, alias produttore, percussionista e cantante anglomauritano complesso ed estremamente sfaccettato è un artista ibrido che ha pubblicato già diversi EP e un album omonimo calibrato su funk, hip-hop, dub ed atmosfere caraibiche mischiate con quella componente elettronica da dancefloor che lo ha portato a finire, negli ultimi anni, nelle borse dei dischi dei trendsetter più forti del pianeta.
Un appeal esotico il suo che si mischia con uno stile prettamente metropolitano.

Quindi Texture Like Sun è una continuazione di quei suoni. Strani, a tratti soffocanti. I 19 brani in scaletta, spesso intervallati da dischi rotti, note vocali e spoken words, come se Kolours volesse distratti per farti perdere la connessione con sua musica, risentono tutti del suo approccio unico, vicino e allo stesso tempo lontano da tutto, o forse a metà strada tra Madlib, Gaslamp Killer e Caribou.

“This record is about cycles. From the tiny cycles of loops within songs to the broader cycle of the whole album, which is designed to take you away and bring you home again at the end. Loops within loops. Loops overlapping in different ways and shifting as they go can take you very far away. You hear it in lots of African music, in jazz and hip hop”. 


05/11/15

ISTINTI PRIMORDIALI

- Frequenze News -



Mi ricordo che dopo il primo album dei Foals, in cui tutto sommato c'era molto del minimo comun denominatore che in quel momento rendeva simili la maggior parte delle indieband del pianeta (quella schizofrenia antipop del cazzo che al terzo pezzo ti vien voglia di metter su Rihanna per sentire una voce decente su una melodia senza spigoli nel culo), pensai comunque che ci fosse del margine su cui lavorare.
Questo perchè a differenza di molti stronzi stonati questi, oltre ai coretti indisponenti, nascondevano qualcosa di più. E soprattutto sapevano suonare.
Così comprai il secondo album a scatola chiusa. Fu nettamente meglio del primo.
Col terzo album fu amore puro da subito: in macchina era diventato parte della tappezzeria (tant'è che adesso è il più rovinato di tutti).
E oggi, col quarto, tocco finalmente la consapevolezza di ciò che pensai.
Questi sanno suonare eccome. Ed è una soddisfazione, in questi anni, avergli dato fiducia incondizionata.

Poi, cari signori, ne voglio dire un'altra: questi han fatto uno dei più bei inni da pista rock degli ultimi 10 anni (quello del video e del player di questo post).
Quei pezzi incazzati dentro.......che ti vien voglia di scaraventarti a testa bassa nel pogo più totale, a rischio dell'incolumità propria ed altrui.

Trattasi di istinti primordiali (fame, sesso, rabbia, paura....) e badate che sono pochi i brani che li sanno risvegliare dal midollo.

Sembra un aggiornamento di certi pezzi grunge con i quali all'epoca rischiavi veramente di uscire dalla pista con un arto in meno. E sto parlando di note che hanno segnato la storia della musica.

C'è del buono in tutto questo. Perchè le note giuste devono saper andare oltre la tua tiroide.
Sono opere di risveglio ormonale collettivo.

E fortunatamente c'è ancora qualcuno con l'abilità di saperle mischiare.

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