21/06/16

WHITE DENIM - STIFF

- Frequenze Indipendenti -


Il motivo per cui White Denim non abbiano attecchito in Italia è un mistero che in confronto quello della fede è un cruciverba facilitato.

Finora sono state davvero poche le apparizioni nel nostro paese per una band al sesto album e con un grosso seguito negli States.
Forse troppo imprevedibili per le sacre certezze del rockettaro nostalgico nostrano.
O troppo poco collocabili.
O vittime del rigetto per il rock sperimentale di fattura ’70 che ha caratterizzato l’ultima decade.
Non saprei, io li adoro proprio per tutti questi motivi.
Compreso l’ultimo album che se vogliamo è ancora più accessibile di Corsicana Lemonade, ma sempre saturo di energia, invenzioni melodiche e rock and roll frenetico e primordiale.
Uno o due tracce hanno l'anima mainstream. 'Ah ah ah ah' è un allenamento soul / funk estremamente accattivante che ricorda zio Stevie.
'Take it Easy' di contro echeggia zio Curtis.
Ancora meglio è"Mirorred in Reverse" che martella con riff pesanti e i vocalizzi schizzofrenici di James Petralli.

La porta è chiaramente aperta ad espandere la loro base di fan.
Attenzione però a non scivolare nel territorio dei Black Keys.
Quello si, sarebbe un errore.
 

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