30/03/16

BORN TO BE BLUE

- Frequenze movie -



BORN TO BE BLUE
REGIA: Robert Budreau ATTORI: Ethan Hawke, Carmen Ejogo, Callum Keith Rennie, Tony Nappo, Stephen McHattie, Janet-Laine Green, Dan Lett SCENEGGIATURA: Robert Budreau FOTOGRAFIA: Steve Cosens MONTAGGIO: David Freeman PRODUZIONE: New Real Films, Lumanity Productions, Black Hangar Studios PAESE: USA, Canada DURATA: 97 Min

La pellicola si concentra sulla seconda parte della carriera del leggendario trombettita Chet Baker, ovvero gli anni del suo ritorno sulle scene dopo un lungo periodo di buio forzato.


BIBIO - A MINERAL LOVE

- Frequenze news -
 

A Mineral Love è l'ottavo album (quarto di fila su Warp) di Bibio.

Le possibilità sono due.
Se tra voi è già scattato il feeling, allora compratelo a scatola chiusa perché l'asticella è sempre molto alta.
Mentre, se ancora non vi conoscete, iniziate ad annusarvi con il primo singolo. Dentro ci trovate tutto il Bibio pensiero: glitch pop poliedrico, weird-folk cazzeggiante, freaky funk, attitudine ipnagogica ed elettronica sognante.

29/03/16

WAG: ICONIC TUNES FROM THE WAG CLUB 1983 - 1987

- Frequenze Compilation -


CHRIS SULLIVAN 
presents
THE WAG
Iconic Tunes From The Wag Club 1983 - 1987
Harmless

"The Wag is the dog's bow-wow. Back in the 80's when I toured the UK I was introduced to the Wag and it became my fave hang. The joint had style and substance." - David Bowie

"I brought my new wife Patty to London to see the sights. Number one was The Houses of Parliament, number two was Westminster Cathedral and number three was the Wag Club." - Keith Richards

 "I love The Wag. Why aren't there more clubs like it? Always cutting edge." - Joe Strummer

Considerato dai profani un "covo di disadattati", per la prima volta in assoluto, l'eredità musicale di uno tra i nightclub storici di Londra viene come dire vivisezionata in un boxset di 4 dischi che copre un periodo che va dal lancio nel 1982 al 1986.  Anche se il club in un secondo momento è stato uno dei primi sostenitori dell'acid house e ha continuato a programmare serate fino alla chiusura nel 2001.
Pubblicato dall'Harmless, il progetto Wag è stato curato in prima persona da Chris Sullivan, musicista, giornalista e, soprattutto, fondatore, direttore, promotore, progettista e booker del Wag per tutti i suoi 18 anni di vita.  TRACKLIST.

LARRY LEVAN - GENIUS OF TIME

- Frequenze Compilation -
  

-
LARRY LEVAN
GENIUS OF TIME
Universal

Se ancora non vi è chiara l'importanza e influenza di Larry Levan, allora forse non siete capitati sul sito giusto. Per noi è un concetto scontato e quindi forse difficilmente trasferibile.
Di bibliografia  fortunatamente ce n'è tanta in circolazione sull'argomento, ma un dato inconfutabile sulla grandezza del personaggio sono le 200.000 persone scese in strada a NY per un party in suo onore. Ora con Genius Of Time anche una major come la Universal vuole partecipare alla festa con 22 tracce tra le più rappresentative della carriera di Levan. 

"Genius Of Time is a cultural history lesson, but also simply a joy to hear, bursting with full-blooded, timeless and life-affirming analogue euphony." 

ALOHA GOT SOUL

- Frequenze Compilation -


ALOHA GOT SOUL
Soul, AOR & Disco in Hawaii in 1979 - 1985
STRUT RECORDS

Continua la ricerca di Strut Record sui suoni, le identità, i ritmi e le culture nel mondo.
Stavolta partiamo per le Hawaii, arcipelago ora statunitense ma che nella sua storia ha vissuto diverse cambiamenti e vicissitudini. Anche nella musica è evidente questa mutevole e continua contaminazione, e attraverso questa raccolta si vuol rendere omaggio agli artisti che tra gli anni 70 e i primi 80 hanno ha riportato a nuova luce la hula e la musica tradizionale arricchendola con con il soul, la disco e l'emergente cultura del djing.

25/03/16

64 SLICES OF AMERICAN CHEESE - IL PAVONE REALE

- Frequenze Reviews (Support Your Local Bands) -


Vi avverto.
Se certi punti di questo scritto vi sembreranno poco comprensibili e nebulosi, oppure se vi sembrerà che stia dando per scontato cose che non lo sono, è perchè i miei pensieri vengono sputati e non assimilati. E' perchè a quarant'anni devo concedermi un briciolo di integrità.
E' forse perchè il mio vaneggiare si rivolge alle tante persone di una provincia che bene o male sanno di cosa parlo, a persone che conoscono una storia, la storia di un grande gruppo.

Se non la conoscete, fate finta di conoscerla. Nulla di più vi chiedo se non di usare la fantasia.

*********
"Allora:" disse il narratore "pensieri positivi, tanto gas in canna e un certo savoir-faire. Ecco la chiave! Esce il nuovo dei SixtyFour. Finalmente!".

"Fanculo" dopo poco si rispose. "Zero preamboli, solo verità".

*********

Cari signori, i 64 Slices non meritano un'oncia di ciò che potreste conceder loro.

Questo perchè in anni e anni di percorso insieme, prove, esperimenti, concerti:

- hanno avuto il coraggio di far uscire solo 2 dischi.
DUE. Di cui il secondo solo ORA, nel 2016, dopo più di 17 anni di vita del gruppo.
Peccato veniale tutto sommato. MA ANCHE NO.

- hanno avuto la presunzione di rimanere anonimi e nascosti, mentre chi li ha ascoltati in formazione completa sa che in Italia potrebbero dire tanto, forse troppo, tant'è che probabilmente sarebbero una band da esportazione di cui potremmo un pò tutti andare fieri. DA ANNI.

- Le loro produzioni non sono mai state convenientemente appoggiate da public relations degne di nota.

Questo per dire che il mondo è pieno di gruppi di merda super prodotti che vendono migliaia di dischi e dal vivo fanno fatica ad andare addirittura a tempo.....e loro che potrebbero sfidare i metronomi (ascoltate "Theo dei 64" e ditemi se quello splendido tun-tun-cià Kraut/progressivo l'avessero fatto i Battles non vi sareste inchinati tutti al Dio Geometrico del Caos) non solo non vendono dischi (che poi quali dischi cazzo? torniamo al punto uno...), ma in dieci e passa anni non hanno mai avuto uno stronzissimo manager che li portasse, eccheccazzo, almeno in qualche festival....così, giusto per far sapere ai giovani consumatori che esistono dei musicisti con gli attributi che sanno MENARE gli strumenti, oltre ai tanti debosciati che fanno strimpellare il mac e vendono pacchi di dischi al consumer medio.

Ma distribuiamo le colpe.

I manager non crescono sugli alberi. Noi siamo i migliori manager di noi stessi. Capisci ammè.

I 64SOAC sono rimasti compressi dal loro status senziente.
Immobili e paralizzati in un ghetto socialmusicale che a lungo andare avrebbe blindato nella grafite anche Superman.

Introduco un termine: PROGREDIRE.

Vi faccio un esempio.

Prima stavo ascoltando uno dei pezzi che lancia il nuovo album dei Black Mountain.
Possiamo considerare i Black Mountain dei musicisti con la M maiuscola? CERTO che si, zio prete.

Ebbene, a orecchio, in questo pezzo potrei confonderli con i 64, almeno nella base musicale.



Quindi invertiamo: cosa manca ai 64 per essere i Black Mountain o un qualsiasi altro gruppo dotato di cazzo, visto che musicalmente non si discutono?
Una voce per esempio. Mille anni insieme e mai un tentativo serio di collaborazione.
Andiamo avanti: uno sviluppo-musicale-nel-tempo che avesse un minimo di razionalità.
Andiamo oltre. Parliamo di FEDE.
Ecco il punto, LA FEDE.

La fede è quella cosa che spinge Indiana Jones a mettere un piede nel vuoto, nell'Ultima Crociata.
Fede è movimento. Moto a luogo. Andare verso qualcosa. Sbattersi.
Rischiando, forse tutto.

I 64 hanno sciolto (e sciolgono) il loro credo nello stato in luogo. Nella lunga attesa di niente.
Crogiolandosi nell'uscita di vinili-meraviglia che accontentano ego da hobbit svogliati e un blocchetto di fedeli che è meglio non toccare.

Qui si narra la favolosa leggenda dei 64 Slices Of American Cheese, super-gruppo che promise meraviglie al mondo e scomparve nel nulla a 177km da Santa Fe, dentro il favoloso pozzo senza fondo della musica, mentre la sezione fiati esplodeva un prolungato LA maggiore e l'immagine di un magnifico Pavone Reale inondava i cieli del New Mexico.

Che Dio li abbia in Gloria.





Bonus track la sempre magnifica:




23/03/16

NO ZU - AFTERLIFE

- Frequenze news -


I NO ZU sono uno spettacolo, una bomba nucleare, davvero una band agli antipodi.

Otto fricchettoni australiani a tinte fluo, guidati dal percussionista Nicolaas Oogjes. Per intenderci quel genere di persone che potresti trovare a un goa party nel deserto, che se la spassano suonando come i Liquid Liquid (con i quali hanno pure collaborato) ma piu coatti e dediti a sonorità tribali.
E quando scrivo tribali su queste pagine intendo la declinazione pop del termine.

Fortissima la matrice no wave, che oltre i sopracitati Liquid, strizza l'occhio a band cardinali come  LCD Soundsystem, Talking Heads e Tom Tom Club.

A Febbraio è uscito il secondo album, Afterlife. Come si dice in gergo, quello della consacrazione. O almeno spero. Miscela di roba potente: cassa in quattro, disco, techno (si, techno).
Roba funky. Per veri credenti.

Soccombete ad Afterlife, e i NO  ZU vi ricompenseranno con l'eternità.


22/03/16

MOP MOP - LUNAR LOVE

- Support your local band -


Si prega di prendere posto, allacciare le cinture perché se ci fossero ancora dubbi sulla differenza che intercorre tra un album da ascoltare ed uno da avere, ogni nuova release dei Mop Mop ci fornisce sempre risposte risolutive sull'argomento.

Per la precisione il 06 di Maggio.
 

Mop Mop continue their journey through musically wide open spaces and places. Refining their sound even more, creating an unique and deep atmosphere based on the idea of traditional Gnawa rhythms mixed with a heavy Dub-Jazz-Funk pulse. They left the „isle Of Magic“ – but the magical experience of their music and vibe gets even more exciting . . .
 

The whole album has been recorded in five excellent studios located in Berlin and Ravenna using vintage analog equipment for he bliss of a warm sound, which can only be achieved by using analogue tape in the end.
"Lunar Love" is Mop Mop’s fifth studio album and it turns out to be Benini’s best work to date, deep and sometimes dark, but uplifting, very soulful and very original at the same time. Combining his afro american jazz background with a tribal offbeat approach and a wonderful story on top. Reaching out to a state of trance which feels very good once you let yourself go. 

18/03/16

SEI UN COGLIONE

- Considerazioni -


L'altro giorno parlavo col mio onorevole socio di come s'è modificato il "mercato" dei blog musicali negli ultimi anni.

Ciò che interessa non è più la recensione. O perlomeno interessa molto meno.
Anche Francesco Farabegoli da Calisese, titolare di Bastonate.com, nostro amico e co-scrittore di questo blog fino a poco tempo fa, ne parla QUI, in un post molto interessante e personale.

Non affermo nulla di strano se sottolineo che la cometa-social network ha spazzato via i blog-dinosauri.
Lo sa anche mia nonna.

La gente vuole la notizia nella faccia. Vuole il video, la cazzata leggera, veloce.
E più il gruppo è famoso e/o conosciuto, meglio è.
C'è anche da dire però che a volte fai più visualizzazioni o "Mi Piace" con un pulcino che scoreggia-a-tempo piuttosto che con l'ultimo singolo dei Coldplay.

E stiamo parlando dei Coldplay. Figuriamoci il resto.....

E' chiaro che da parte nostra, di chi foraggia la musica da più di 30 anni, da chi la vive, la compra da migliaia di anni...da chi ancora legge le recensioni, da chi le scrive con piacere, vedere questo deterioramento è più o meno come assistere alla mutazione genetica di un parente stretto.
Tipo film di Cronenberg.

Va be'.
Il mio socio mi ha fatto un esempio molto interessante.
"La notizia di ricerca non interessa più, quella sulla band famosa o contenuto sconosciuto di più....Ad esempio: se pubblichi qualcosa e lo titoli SEI UN COGLIONE, lo vanno a vedere tutti.
E' sociologia spicciola".

In effetti ad oggi vi dico che, dopo mille anni di post e contenuti, permetteteci, della madonna, i 2 post più cliccati di Frequenze indipendenti (con una marea di contatti, veramente una marea!) sono "DAFT PUNK PLAYING UNMASKED!!!" e "DONNE NUDE".

E allora perdonateci........"SEI UN COGLIONE" ci sta di brutto. Offendetevi vi prego.

Pace e bene.

JIMI TENOR - ORDER OF NOTHINGNESS / TROPICAL EEL

- Frequenze seven inch -


Giuro che finché sarò in vita, in questo blog ci sarà sempre posto per Jimi Tenor, per i suoi gruppi, la sua musica, il suo talento, i suoi 7", 12", album, cd e cassette.

Nonostante parlare di Jimi Tenor oggi sia piuttosto anacronistico e, in più, farlo su blogger un suicidio di contatti (e consensi).

Chissene.



17/03/16

AL DOBSON JR. - RYE LANE VOLUME II & III

- Frequenze news -


Coloro che nella vita hanno sentito parlare di Jil Scott Heron, J Dilla o Moodymann,  e magari hanno approfondito un attimino l’argomento, ascoltando l’album di Al Dobson Jr, avranno un' eiaculazione precoce.
Garantita. Facilmente diagnosticabile.

Tutti gli altri ci metteranno un poco di più, ma godranno.
Eccome se godranno.

ITALIAN NIGHT CLUBBING

- Frequenze book con ingiustificabile e penitente ritardo -



ITALIAN NIGHTCLUBBING
Deliri, follie e rock’n’roll negli storici club del Bel Paese
Alessandra Izzo - Tiziano Tarli
Arcana musica - pp. 240

Era il 17 febbraio del 1965 quando aprì i battenti il mitico Piper Club di Roma.
Da quella prima notte di baldoria i ragazzi non hanno più smesso di ballare, divertirsi e ascoltare musica, aggregandosi nei locali dello Stivale per cavalcare le nuove mode che impazzavano in Europa e negli States.
Attraverso aneddoti, episodi e ricostruzioni questo libro racconta la storia delle discoteche e dei locali più caldi e di tendenza, attraversando quattro decenni di vita italiana, dai favolosi anni ’60 ai ’90, fino a quelli della generazione X.
Tra hippies sotto trip, punk dalle creste colorate, travoltini in completo bianco e oscuri darkettoni, sfogliare Italian Nightclubbing sarà come fare un al Divina o al Plastic, in cerca dei soggetti più stravaganti e della disco più cool di Milano; al Banana Moon, tempio del rinascimento del rock fiorentino; al Black Out di Roma, club famoso anche in Inghilterra; alla monumentale Baia degli Angeli di Gabicce Mare, archetipo della discoteca italiana; al torinese Tuxedo per ballare la migliore new wave in circolazione, e in molti altri ancora.




15/03/16

LA DIFFERENZA FRA ROBA VECCHIA E ROBA DATATA OVVERO COSE DA FARE PRIMA DI COMPRARE IL NUOVO ALBUM DEI CORAL OVVERO UN PIPPONE DI UN'ORA

- Frequenze News -


Ammesso che il nuovo album dei Coral sia la cosa più datata uscita dal duemila ad oggi.

Vecchio. Ammuffito. Pieno di ragnatele.

E che un fan ci può rimanere male. Molto male.

Ammesso questo, credo si possa supporre che possa esistere anche una schiera di persone, fan o meno, a cui questo album possa piacere.

E' pure probabile che ne conosca qualcuna.

Ebbene, quelli che seguono sono suggerimenti che vogliono sviare l'attenzione di QUESTE persone nei confronti di QUELL'album. Se non siete fra di esse prendeteli come suggerimenti generali e se ancora non vi è chiaro: non acquistate il nuovo album dei Coral.

Dei trentenni talentuosi che vivono nel 2016 non possono permettersi di produrre un album già putrefatto nel 1972. Vergogna.

Prendete questi discorsi con animo leggero, perchè il mio lo è.

CONSIGLIO N. 1 - USCITE DI CASA
Il che significa che il disco dei Led Zeppelin o degli Stooges, o degli Them, o di un gruppo garage a caso del vostro roster, che stavate per prendere in mano e suonare amaramente in risposta a ciò che avete appena letto, NON VA BENE.
Uscite di casa. Senza cuffie nelle orecchie (anche quello non vale), a meno che non vogliate ascoltare il nuovo di Rihanna o di Kanye West. Ecco, allora fatelo pure. Anche se temo non fosse esattamente la vostra prima scelta.
Passeggiate, coraggio.
Mettere in moto il sistema circolatorio in genere aiuta i pensieri positivi.


CONSIGLIO N. 2 - JAMES HUNTER SIX
Ok, siete vecchi dentro. Non è niente. Ma a questo punto toglietevi almeno quei pantaloni a zampa d'elefante (virtuali) che non si guardano. Scalate una marcia, e dal quadriennio 1968/1972 tornate ai primi anni sessanta.
James Hunter è lì che aspetta, con un album prodotto nel 2016. Si, roba vecchia.
Però, a differenza dei Coral, dopo aver spinto play, sentirete una ventata di freschezza. Perchè la soul music fatta bene, pur vecchia che sia, non scade mai (a differenza di tante altre cose la cui puzza si sente dopo pochi mesi dall'uscita).



CONSIGLIO N. 3 - I MILLE ALBUM PRIMA
E' stata fatta un'inchiesta di recente, su quanti album usciti fra il '68 e il '72 possono suonare più freschi del nuovo album dei Coral. Sono circa mille. Cioè più o meno tutto ciò che l'industria discografica fece uscire in quegli anni.
Considerate che sono presenti anche bootleg, live e album veramente bruttissimi e mai veramente prodotti, tipo un inedito di John Lennon coi rumori emessi nel cesso di Yoko Ono dopo alcune sbronze. Questo dovrebbe far riflettere.

CONSIGLIO N. 4 - LE ORE SPESE MEGLIO
E' ovvio che non ho un cazzo da fare, se no non perderei un'ora a scrivere queste puttanate.
Bene, trovo che sia comunque un'ora spesa meglio rispetto a quella spesa poche ore fa, dedicata interamente al quarto ascolto di tutto il nuovo album dei Coral.
Questo dovrebbe far riflettere.
Soprattutto me, che ho già buttato al vento due ore oggi.

CONSIGLIO N. 5 - DEDICATEVI ALLE DONNE
Se siete arrivati a leggere il consiglio n. 5 siete sicuramente di sesso maschile, una donna non avrebbe assolutamente letto nient'altro dopo le prime 3 righe di questo post.
Questo mi permette di dedicare questo e i prossimi consigli esclusivamente al genere pisello, il che è abbastanza liberatorio dal punto di vista morale.
Gentili signori, sappiate che gli album migliori degli ultimi anni sono stati prodotti da donne. E il futuro è loro.
Quindi, piuttosto che perdere altro tempo, date un ascolto a quanti più album femminili potete. Questo, oltre a farvi capire ciò che intendo, potrebbe darvi un vantaggio con la prossima tipa che conoscerete, quando sfoggerete Julia Holter all'interno della vostra auto e lei penserà di aver finalmente conosciuto una persona intelligente (avrà ovviamente tempo per ricredersi).

CONSIGLIO N. 6 - SI, MA QUALI DONNE?
Il consiglio n. 5 ha prodotto in voi un enorme punto interrogativo poichè al momento non solo non vi vengono in mente donne a parte vostra mamma, Cicciolina ed Edvige Fenech (se avete più di 40 anni), Jenna Jameson e Gianna Michaels (se ne avete 30) e Belen (praticamente tutti), ma quelle che vi vengono in mente (vedi sopra) non c'entrano un cazzo con la musica (Samantha Fox e Sabrina Salerno non valgono perchè vi sono venute in mente adesso, come a me).
Calma.
Album, recenti, donne. Ne indico 3, vi risparmio il pippone delle rece, che già vado di pippone con sto post, tanto sono tutti più che discreti, fidatevi.
E comunque Spotify esiste, le vostre orecchie pure. Forza e coraggio.

Sarah Blasko - Eternal Return



Emma Pollock - In Search Of Harperfield



Basia Bulat - Good Advice



CONSIGLIO N. 7 - SE PROPRIO NON CE LA FATE
Potrebbe pure essere che il vostro amore verso i Coral non abbia ancora mosso il vostro spirito critico e questo post vi stia facendo incazzare paurosamente.
Allora fate una cosa.
Cliccate questo link. E' la recensione che tal Marco Frattaruolo fa di Distance in Between su Sentireascoltare, concedendogli un inspiegabile 6,9. Forse Marco è uno dei vostri. Oppure ha concesso pochi ascolti agli album sotto il 1975, cosa più che naturale se la sua età non glielo permette. O forse, più semplicemente, Marco non ha i miei gusti.
Fatto sta che sente l'impasto semiputrefatto come rinascita.
Il che mi rincuora, perchè significa che i Coral venderanno comunque dischi a qualcuno, anche questa volta. Il che potrebbe portarli a riprovare a proporsi anche dopo questa anzianità precoce che li ha colpiti. E magari faranno altro. Oppure la stessa cosa ma in maniera diversa. O perlomeno, io me lo auguro.

14/03/16

CASSIUS - ACTION

- Frequenze news -
 

Ritorno gradito quello dei Cassius con un brano leggero, gioioso ma per nulla scontato.
Una combinazione fresca e costruttiva  tra il mondo del pop, quello dell'house (spesso complici a generare mostri) e soprattutto l' afrobeat.
La voce è quella inconfondibile di Cat Power.
Completa il quadro Mike D.

12/03/16

MIIKE SNOW - HEART IS FULL

- Frequenze News -


Oggi ascoltate del pop.
Ve lo prescrivo come cura verso i problemi più immediati, le incazzature, gli scazzi.

Io è tutta la mattina che ho il nuovo album di Miike Snow ("iii") in sottofondo e devo dire che funziona.
Oltretutto non gli davo una cicca, invece è proprio un bel prodotto.
E' come uno dei quei ragù pronti che compri alla Conad: non sarà mai come un ragù che ti puoi fare in casa, però serve sempre averlo in cucina.
E' veloce da usare, riempe e soddisfa.

E poi ad un certo punto parte "Heart is Full". Che è come quando becchi il pezzo di salsiccia succoso nel ragù e godi. Cazzo, io ho goduto. La salsiccia e il soul hanno una parentela stretta, ti toccano dentro.

Dai, oggi sparatevi del pop. Oppure fatevi un piatto di tagliatelle col ragù. Oppure entrambe le cose.
M'è venuta fame.





11/03/16

SONGS WE LIKE

- Frequenze old school -


Compositore, arrangiatore, interprete e produttore, pioniere della scena elettronica, architetto principale della scena disco: sono tanti gli aspetti che legano la figura e la carriera di Patrick Cowley ad un altro genio assoluto come Arthur Russell.
Oltre all’omosessualità ed una morte prematura per mano dell’Aids, che negli li ha elevati ad uno status di culto, entrambi hanno flirtato con il mainstream, pur continuando sempre a sperimentare in proprio. 
In particolare Cowley ha prodotto centinaia di registrazioni, alcune delle quali tradotte in colonne sonore per film hard, altre finite nel tempo in polverosi archivi, dal suono dark, glaciale, sincopato: perfetto connubio uomo macchina.

Attingendo a questo repertorio nell'ultimo anno sono state pubblicate due raccolte fondamentali  School Daze e Muscle Up
Da quest'ultima appunto viene il brano di oggi.
Non è altro che la versione demo strumentale di I Need Somebody To Love Tonight prodotta da Cownley nel ‘75 e rispolverata poi nel’79 per il suo interprete di riferimento Sylverster.

C’è una parola in inglese che meglio di ogni altra rende lo spirito di questo brano: insane.
 


09/03/16

LA LISTA DELLA SPESA

- Record store day -


Come per gli anni passati, anche quest'anno scorrere la lista delle 550 ristampe (200 singoli e 350 album) in edizione limitata è un momento di puro godimento.

MODERAT - III



Possono essere definiti un supergruppo, ma i Moderat stessi sanno che è proprio il concetto tradizionale di gruppo a renderli interessanti. Ring ha confessato che i Moderat non erano stati concepiti come progetto in studio, ma solo come fonte di divertimento.
Questo forse serve a spiegare i 6 anni intercorsi tra il loro primissimo EP e il successivo ritorno nel 2009, con l’eponimo album di debutto. Intenti a creare qualcosa che contrastasse i progetti personali, il gruppo ha iniziato un ciclo originale sbocciato definitivamente con il secondo album, opportunamente chiamato “II”, culminato quest’anno con l’ultimo capitolo della trilogia, “III”.

Se “I” era la combinazione di due entità separate e in “II” è aumentata la complicità tra i membri, è in “III”, la conclusione, che i Moderat suonano come una vera band.
Sia Szary che Ring vi diranno che i Moderat sono passati progressivamente dal creare tracce a un più tradizionale scrivere canzoni un processo ampiamente realizzato in “III”.
È in parte per questo che la voce è diventata più prominente.
Hanno migliorato la tradizione compositiva con un’intricata tavolozza di attente e studiate abilità, supportati dalla loro lunga esperienza, ormai venticinquennale, con il suono all’interno della cultura (e sotto-cultura) da club.

Uscire dalla loro comfort zone è ciò che aiuta a creare il legame tra pop ed elettronica.
Perciò “III” rappresenta per i Moderat una nuova maturità all’interno della scena pop moderna.

 

08/03/16

THE CORAL - DISTANCE INBETWEEN

- Frequenze News & Reviews -


La "Distance Inbetween" del titolo potrebbe voler significare tante cose.

La distanza del periodo a cui la musica dei Coral fa riferimento, per esempio. Roba di 40 anni fa.

Oppure la distanza fra il tema acustico dei loro ultimi album e questa presa di posizione elettrica più determinata.

Oppure la distanza fra l'approccio più live del presente e quello più dedicato allo studio dei suoni, più raccolto e intimo, del passato.

Oppure anche nulla.

Tuttavia io un valore a questo titolo glielo voglio trovare per forza.

Una definizione di diversità? Un aggettivo qualificativo?
Diversità da tutto ciò che in questi anni è uscito in ambito di rock psichedelico...

Purtroppo lo è. Ma non in termini strettamente qualificanti.

Siamo al riesumè di tanti clichè classici. Di tante melodie consolatorie. Nulla di nuovo.

Un bell'album per chi non ne ascolta tanti altri, per chi non cerca novità. Un bell'album come quello dei Kula Shaker per esempio. Molto simile. Fine a sè stesso.
Stesso piano dei Mando Diao più classici. "Il tempo si è fermato signori! E' il '68 o il '72?"
In poche parole....migliore, o sicuramente più apprezzato, fosse uscito 15 o 20 anni fa, periodo in cui certa roba viveva un'inflazione meno marcata.

Cmq i fan possono star tranquilli. Saranno felici e apprezzeranno.

Ma devono sapere che fuori c'è gente che con gli stessi ingredienti si mette più in gioco di così.
Voglio rimanere POP: Temples (i più freschi), gli stessi Kasabian (vedi primi 3 album), anche Paul Weller cazzo.....che sarà il mod-nonno di tutti ma è anche uno che se c'è da giocare gioca eccome...

Skelly fa il crooner come sempre. La sua voce rende tutto oiled-and-ready-for-insertion (tant'è che due pensierini su un progetto solitario o quanto meno diverso se li potrebbe pure fare sto ragazzo).
I Coral hanno ripreso l'autobus seduti con le spalle al senso di marcia.
Il che lo posso capire da dei ragazzini come i Last Shadow Puppets, per esempio, che si prendono un progetto solo focalizzato al passato (da vedere però cosa sbucherà fuori fra poco dal loro nuovo album) per smaltire i loro amori musicali......ma da degli ultratrentenni all'ennesimo album lo trovo un pò poco originale.

Mah.
Forse a loro interessa solo riprendersi ciò che sanno fare meglio, le loro certezze. Interessa suonare, rimettersi in gioco. Ritrovare il loro pubblico. Forse è così.

Allora forse la distanza nel mezzo non è uno spazio che divide ma uno da colmare, per ritornare a pieno sul pezzo, prima di proseguire.





07/03/16

YEASAYER - AMEN & GOODBYE

- Frequenze gigs & preview -
 


Martedi 21 Giugno
YEASAYER live
HanaBi - Marina di Ravenna
(unica data italiana)


La seconda grande notizia è che arriveranno in Romagna sulle ali di un nuovo album (Amen & Goodbye) in uscita il 1 di Aprile.
Un lavoro  che, nelle intenzioni, dovrebbe allontanarsi parecchio dalle atmosfere plasticose dei precedenti, ricercando quella dimensione world, eastern, psych, pop, snap, gospel, ricca di percussioni, ritmiche tribali, chitarre dilatate, handclapping, cori e brividi di All Hour Cymbals.

Al momento, per quel che ci è dato ascoltare dai primi singoli pubblicati, il livello di ispirazione e misticismo non è ancora paragonabile  agli standard del primo album (2080 è una delle canzoni più belle del decennio, ndr.), però sono vicino casa, a gratis, porteranno del groove, aggiungiamoci un paio di falò e la festa hippie sulla sabbia è bella che apparecchiata.
 

D.K. - ISLAND OF DREAMS

- Frequenze electronic -



Basta feste a bordo piscina, stop a fuoriserie rosse lanciate in direzione Miami, con la sua terza release (e secondo album) su Antinote, il produttore parigino D.K. dà alla sua musica una nuova direzione.
Mentre il suo precedente 12" Love On Delivery poteva essere la colonna sonora perfetta per lunghi pomeriggi al Sega Mega Drive a bordo di Outrun, Island On Dreams sarà la scusa più plausibile per riaccendere il vostro vecchio Mackintosh e giocare di nuovo a Myst.

Gia con Evening Shadows, D.K. svela lentamente un paesaggio virtuale molto personale, dove passandoe alla successiva Ivory Forest la natura dei beat si fa piu intricata. Play On è un affare di spiaggia, un invito a riposare sulla sabbia numerica di fronte a un tramonto digitale prima di un tuffo iniziatico in un mare pixelato di blu. Raindrops è l’unica escursione housey di un album non progettato per il dancefloor. Infine , Hight On The Sea, è la conclusione eterea che ti aspetti.
Non un addio all'isola. Ma una finestra aperta su questo mondo sintetico.


04/03/16

HONOLULU

- Frequenze mix -
 

Mercoledi in Romagna è stata una giornata splendida, oltre misura.
Al che, la voglia d'estate ha rotto gli indugi e ho passato un oretta a mixare cose calde.
Niente elettronica stavolta. Solo dischi d'annata. Disco, funk, rare groove: cose esotiche, quasi equatoriali.
Considerando poi la piega presa dal meteo le successive 48 ore, oggi il mixtape suona come un cocomero al pranzo di Natale.
Ma un lato positivo c'è: a differenza di tutti gli altri forse piacerà al mio socio.

03/03/16

GODBLESSCOMPUTERS - POLVERE

- Support your local band -
 

Ieri Godblesscomputers ha pubblicato a sorpresa un nuovo brano attraverso il suo canale Soundcloud.
E stamattina, mentre qui sta piovendo moltissimo e non sono del migliore degli umori, l'ho ascoltato parecchio, ed è stato un piacevolissimo colpo di grazia.
Musica senza vie di fuga: tirate giù le tapparelle e indossate comunque il maglione di lana più pesante.
Buon ascolto.

PS: per la cronaca due post consecutivi di artisti italiani penso non sia mai accaduto in quasi 10 anni.

02/03/16

JOLLY MARE - TEMPER

- Frequenze news -
 

L'album di debutto di Jolly Mare (in uscita l'8 Aprile, ndr) lo sto aspettando come un bimbo il Natale.

In parte per pura curiosità, in buona parte per il senso di patriottismo che mi trasmette, in larghissima parte perché al produttore salentino piace da matti cantare fuori dal coro, ottenendo apprezzamenti unilaterali in Italia come all'estero. E scusa se è poco.

Uno con il background per spaccare il trend hip hop - più o meno deviato - del momento, che  per fortuna preferisce fare il progressivo, fedele scudiero del funk più cosmico, sarebbe da candidare al consiglio supremo interstellare. 

“There is this heat treatment I studied in a metallurgy course at university
called “Tempering”, which is used to increase the superficial toughness of ferrous alloys.
It consists of hard heating and instantaneously cooling the material.
I tried to translate into music what happens to these atoms before,
while tempering (the special part in the middle) and after.”
- Jolly Mare


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